giovedì 3 gennaio 2013

York, Sheffield, Preston, Agosto 2012


Ho aspettato qualche giorno prima di scrivere il “report” del mio viaggio a York, Sheffield e Preston perché è ancora forte la malinconia pensando ai quei meravigliosi giorni passati in una città favolosa, York, e in altre due città che mi sono piaciute, ma per le quali i ricordi migliori sono legati alla visita dello stadio Hillsborough, naturalmente a Sheffield, ed alla partita del Preston North End giocata a Deepdale, a Preston.
Ho vissuto forti emozioni soprattutto durante la partita del PNE, ma vi dico subito che mi sono anche letteralmente ed irrimediabilmente innamorato della città di York, una città dal sapore medioevale, piena di storia e di fascino irresistibile, grazie alle sue mura, alle sue vie piene di negozi e di colori.
Cercherò di non dilungarmi troppo e di non essere troppo malinconico, ma vi assicuro che questa è stata la vacanza che ricordo con maggiore piacere e che resterà per sempre nel mio cuore.

Inizio quindi subito con la “cronaca” di questi favolosi sei giorni passati nella mia cara ed amata Inghilterra, tra lo Yorkshire e il Lancashire, nelle città, come già detto di York, Sheffield e Preston.

Io e mia moglie Silvia siamo partiti da Bergamo mercoledi 15 agosto ed in aereo siamo arrivato a Manchester da dove avremmo poi dovuto prendere il treno per York.
Durante l’attesa del treno in stazione abbiamo conosciuto una coppia di genitori italiani che stavano aspettando il treno per Durham, dove abita loro figlio che si è trasferito in Inghilterra per motivi di studio.
Il figlio di questa coppia, come mi ha raccontato il padre, è diventato un grande tifoso del Newcastle trascinando in questa passione il papà stesso e infatti il sabato successivo sarebbe andati al St.James Park per il match tra Newcastle e Tottenham.
Parlo al padre del ragazzo della mia immensa passione per il football britannico, gli racconto che anche io sabato sarei andato a vedere una partita a Preston e gli parlo anche di Rule Britannia invitando lui e il figlio ad iscriversi al forum.
Arriva il nostro treno e ci salutiamo; il viaggio è piacevole e confortante, sono contento, ci stiamo avvicinando a York e per farlo attraversiamo bellissimi paesaggi, li osservo attentamente e con entusiasmo dal finestrino mentre ascolto ottima musica, dagli Enemy agli Arctic Monkeys, l’ideale per entrare nel clima perfetto.
Quando passiamo da Huddersfield vedo il Galpharm Stadium, nuova casa dell’Huddersfield Town, e quando arriviamo alla stazione di Leeds vedo in lontananza Elland Road… quanta storia, quanto football!
Dopo un paio d’ore arriviamo a York, il clima è il mio ideale… un bel fresco e una pioggerellina  mai fastidiosa! Attendiamo in fila ordinata un taxi tra quelli che arrivano in rapida successione per soddisfare le esigenze di ognuno.
Il nostro taxista è un tipo poco dall’aspetto simpatico, ma poco raccomandabile e per questo mi piace subito!! Barba, capelli lunghi e disordinati e soprattutto un certo rossore in faccia… si direbbe un simpatizzante di buona birra e sidro inglese!
In taxi parlo con lui di York, lui mi spiega di essere originario di Belfast… non so come, ma il discorso si sposta sul football… gli spiego che conosco le squadre di Belfast, lui è tifoso dei Crusaders, si meraviglia e si entusiasma quando capisce che conosco i Crusaders così come altre squadre nordirlandesi… gli racconto della mia passione per il football inglese, gli dico che sabato andrò a Preston e lui mi dice che invece andrà a vedere lo York City Fc al Bootham Crescent… già Bootham Crescent, proprio la nostra destinazione e siamo arrivati. La Guest House nella quale soggiorneremo, infatti, si trova proprio a Bootham a pochi passi dallo stadio dei Minstermen.
Arriviamo, salutiamo il simpatico taxista ed andiamo alla Guest House dove ci accolgono Peter e sua moglie che in questo periodo sostituiscono i proprietari, Julian e sua moglie, attualmente in vacanza in Spagna.





La camera è piccola, ma accogliente e dopo un breve riposo ci tuffiamo in città per una prima veloce visita e per cenare. Capiamo subito di essere in una città meravigliosa!
Subito oltrepassiamo le mura ed un arco dopo il quale si apre una fantastica via piena di locali e negozi .. una via che più tardi capiremo essere una delle tante bellissime viette che caratterizzano il centro città di York.



Ceniamo nel pub The Punch Bowl, tipico ambiente inglese dove bevo la prima gustosissima birra della vacanza e dove mangio il primo squisito Fish & Chips!
La serata è stata piacevole e non vediamo l’ora di gustarci la città il giorno successivo!



La mattina del giovedi, dopo una sana e gustosa English Breakfast, facciamo due passi verso… Bootham Crescent, vediamo i giocatori dello York recarsi a piedi allo stadio per gli allenamenti, bellissimo!! Vediamo subito il cartello “Welcome to Bootham Crescent” che tante volte avevo visto in foto.
Dopo qualche foto entriamo, lo shop è purtroppo chiuso, vado in un ufficio e chiedo ad una signora di poter visitare lo stadio internamente, ma con grande delusione mi viene detto che in questo momento non è possibile dato che la squadra si sta allenando.
Sono un po’ deluso, ma ritenterò!







Andiamo a piedi in centro York, attraversiamo le bellissime vie, da Coppergate, a Coney Street, da Stonegate al mercato di Newgate, e soprattutto nella fantastica via chiamata The Shambles ricca di negozi davvero particolari dove si può trovare di tutto.
I negozi ed i locali sono tantissimi e tutti stupendi, la città è fantastica, davanti al mercato di Newgate ci fermiamo ad ascoltare un gruppo musicale di ragazzi che si esibisce suonando delle bellissime melodie.
Pranziamo nel pub “The Golden Lion” e nel pomeriggio continuiamo a percorrere le vie ed a fare i primi acquisti… un paio di scarpe ed un giubbetto impermeabile Adidas, un paio di CD e naturalmente alcune riviste sul calcio inglese.









Andiamo poi nella zona del Castello dove vediamo la famosa Clifford Tower e poi ci dirigiamo verso la imperiosa Cattedrale.
La giornata trascorre piacevolmente, ma purtroppo anche velocemente ed arriva la sera.




Il giorno dopo ci svegliamo presto, dobbiamo prendere il treno delle 9.30 che ci porterà a Sheffield. A colazione conosciamo Rory, un ragazzo simpaticissimo che aiuta nella conduzione della Guest House in assenza di Julian, con il quale parlo di calcio; lui è tifoso del Manchester United e diventa “matto” quando gli dico che sto andando a Sheffield dove visiterò Hillsborough e che sabato andrò a vedere il PNE.
Si meraviglia del fatto che un italiano possa essere cosi appassionato al calcio inglese e che possa tifare per una squadra storica, ma al giorno d’oggi poco conosciuta come il Preston North End.
Continua a ripetere “brilliant, brilliant”, è entusiasta e mi fa molte domande, poi mia moglie gli chiede le previsioni del tempo per la giornata a Sheffield e lui dice che purtroppo è prevista pioggia….. ed io gli risposndo… Hillsborough senza pioggia non sarebbe Hillsborough!
Prendiamo il treno e già anche a York sta piovendo, abbiamo un ombrellino e per fortuna ho portato il giacchettino impermeabile comprato il giorno prima..
In treno, non è nemmeno un’ora di viaggio, il tempo passa veloce tra qualche biscottino Walker’s e la solita musica che accompagna i miei viaggi, musica che mi aiuta a ricordare le emozioni già vissute e ad immaginare quelle ancora che sono certo vivrò nei prossimi giorni.
Arriviamo a Sheffield, ha smesso di piovere, e dopo esserci orientati ci dirigiamo verso il centro, è presto non c’è molta gente e nella piazza principale ci sono dei lavori perché si sta allestendo un palco ed uno schermo gigante perché in serata ci sarà una festa per  la campionessa olimpica, oro a Londra, nativa di Sheffield, Jessica Ennis.







Andiamo alla ricerca di alcune vie in cui ci eravamo segnati dei negozi che ci interessano, le troviamo con qualche difficoltà perché non sono tutti nella piazza, ma in strade secondarie che non sono semplici da trovare. Comunque alla fine trovo il negozio "Ark” che vende alcune marche di abbigliamento che conosco bene e che mi piacciono parecchio… ed infatti trovo e compro una polo ed un giubbetto Harrington della Merc  che sono in super offerta!!
Contento dell’affare appena fatto giriamo la città con più entusiasmo e poi ci fermiamo a mangiare in uno Starbucks che si trova in una bella piazzetta piena di negozi.
Dopo la classica cioccolata calda (oggi a Sheffield fa un bel freschino) andiamo in qualche negozio e soprattutto nella libreria Waterstone’s dove vedo alcuni libri che già conoscevo, ma che ora avevo la possibilità di sfogliare per essere sicuro che valesse la pena di acquistarli.
Mi decido a comprare un libro illustrato sullo Sheffield Wednesday ed un libro che da tempo avevo nel “basket” di Amazon uk , “Football Postacards”, una bella raccolta di vecchie immagini riguardanti il vecchio british football.





Arrivano le 14 circa e la voglia di Hillsborough comincia a salire… andiamo nei pressi della Cattedrale dove c’è una fermata per prendere il tram, a Sheffield è più comodo utilizzare appunto il tram piuttosto che i bus o i taxi. Cerchiamo di capire quale tram dobbiamo prendere e una volta certi saliamo, facciamo i biglietti e ci accertiamo di quale sia la fermata migliore per andare allo Stadio.
Arriviamo e… inizia a piovere a dirotto… arriviamo ad Hillsborough, un po’ me lo aspettavo diverso, vediamo una facciata dello stadio, poi per vedere il resto proseguiamo in strada ed arriviamo allo shop.





Tra la forte pioggia e dei lavori in corso è un’impresa e arrivare allo shop è un sollievo… il negozio è molto grande e c’è di tutto, davvero molto bello!
Compro la nuova maglia, una spilla ed una sciarpa, ma l’obiettivo vero è quello di vedere lo stadio dall’interno… non vedo l’ora.. chiedo ad un addetto se è possibile scattare qualche foto all’interno, ma lui mi risponde di no… ci rimango anche un po’ male perché mi dice che le foto dello stadio le posso trovare anche su internet… io gli rispondo.. sì, lo so, ma non è la stessa cosa…
Vabbè… non mi arrendo, dal piazzale davanti allo shop si vede un altro spicchio di stadio e sbirciando da un angolino attraverso una cancellata intravedo una piccola parte degli spalti e soprattutto il famosissimo orologio con la scritta Sheffield Wednesday Hillsborough.
Già questo mi riempie di felicità. Scatto foto in continuazione sotto la pioggia battente, ma ancora non mi basta… c’è un cancello aperto, entro, nonostante il divieto… e vedo un paio di persone in un piccolo ufficio e chiedo di poter entrare per vedere lo stadio… NO… peccato.. ci tenevo molto, ma forse qui senza un tour organizzato non è possibile vedere lo stadio… sono deluso.. ci ero riuscito in altri stadi come al Cardiff City Stadium, al Tynecastle, al Kingsmeadow, ed invece qui a Hillsborough niente da fare…
Però vado alla ricerca di altri “spicchi” di stadio… ci incamminiamo di nuovo sotto la pioggia ancora forte, l’ombrello causa vento e pioggia è ormai quasi distrutto… arriviamo in un altro piazzale dove c’è un parcheggio, ma da qui non si vede niente… si fa tardi e piove ancora… ho già chiesto troppo a Silvia, così desisto e ci incamminiamo per riprendere il tram che ci riporterà in centro.







Sono contento di aver finalmente visto Hillsborough, un sogno che si è avverato, uno stadio davvero bello e storico anche se verrà sempre ricordato per la triste famosa tragedia che vide 96 tifosi del Liverpool perdere la vita nel 1989.
Sono soddisfatto e felice, ma anche un po’ deluso per non aver potuto vedere lo stadio internamente, i suoi spalti, il suo campo… non ho potuto immaginarmelo pieno di tifosi colorati di bianco e blu… peccato, ma comunque questa giornata resterà piacevolmente nei miei ricordi anche per la “piccola” avventura… tram, diluvio, stadio, shop nel quale ho fatto ottimi acquisti…
Torniamo in centro e giriamo ancora per la città, facciamo una sosta da Starbucks e visitiamo la Millennium Gallery, niente di speciale per i miei gusti…
Dentro di me vorrei andare a cercare gli stadi di Sheffield FC e Hallam (faccio a meno del Bramall Lane), ma sarebbe davvero troppo chiedere a mia moglie uno sforzo del genere… torniamo nella piazza principale ora stracolma di persone che sventolano bandiere britanniche in attesa dell’arrivo della Ennis.



Torniamo in stazione e prendiamo il treno per York dove, nonostante la stanchezza, andiamo direttamente al pub The Hole in the Wall a gustarci una bistecca con dell’ottima Guinnes in un ambiente davvero fantastico.
Torniamo alla Guest House stanchissimi, domani ci aspetta un’altra bellissima, ma impegnativa giornata a Preston!!

La mattina seguente mi sveglio … è finalmente sabato ed in Inghilterra sabato significa football e per me football significa Preston North End!!!
Indosso la maglia ufficiale e un giubbettino del PNE comprati on line, la testa è già a Deepdale!!
Io e Silvia andiamo in stazione, la giornata è bellissima, non piove e non fa nemmeno freddo.. con noi abbiamo portato una targa che a nome del Fans Club abbiamo fatto preparare per premiare il nostro miglior giocatore giovane della scorsa stagione; premierò William Hayhurst, ma sono un po’ preoccupato e temo che allo stadio non se ne farà nulla… infatti avevo parlato di questa idea dei G.B.S. (il Fans Club Ufficiale Italiano del PNE) con Gary, membro dello Staff del PNE,  che mi aveva dato la sua conferma chiedendomi però di contattarlo qualche giorno prima del match per organizzare la premiazione.
Prima di partire gli ho inviato un paio di mail e l’ho contattato tramite Facebook senza però ottenere alcuna risposta… ero abbastanza deluso ed ero convinto che non sarei riuscito a consegnare il premio, nonostante fosse una cosa alla quale ci tenevo moltissimo… sarebbe stato un gesto innanzitutto per premiare un giovane giocatore, ma anche per far capire al PNE che i G.B.S. sono un Club serio e che vuol far sentire la propria vicinanza alla squadra.
Comunque adesso volevo solo godermi la giornata ed una volta arrivato a Deepdale avrei deciso cosa fare; il treno è pieno di gente che, immagino, va a Blackpool al mare… io sono contento e orgoglioso di mostrare la mia maglietta e di far sapere a tutti che sto andando a Preston! A Preston a vedere il North End!!


Dopo un paio di ore arriviamo alla stazione di Preston, le emozioni sono già forti… il solo fatto di tornare lì, dove un anno fa vissi dei fantastici momenti, è già motivo di felicità, ricordo quei momenti e spero di poterli rivivere ancora più intensamente.. se possibile!
Ci incamminiamo verso il vicino centro e, visto che mancano più di tre ore al match, decidiamo di goderci prima un po’ la città, passeggiando per la via principale piena di negozi e di persone che la affollano. Entriamo in un paio di negozi e poi, attratti da una musica, scopriamo che c’è una rassegna folkloristica con alcuni gruppi che danzano e riempiono di colore la piazza.
Ci soffermiamo per una decina di minuti ad assistere a questa simpatica manifestazione per viverne l’atmosfera e per partecipare a questo momento di festa nella città di Preston.



Successivamente prendiamo un taxi per Deepdale.. nel tragitto ripercorro mentalmente quello stesso tragitto che avevo percorso un anno fa… penso e mi vengono i brividi.. poi arriviamo, le sensazioni sono subito forti, forse diverse da quelle vissute lo scorso anno… per me un anno fa era la prima volta a Deepdale, stavolta invece mi sentivo già preparato… preparato a quello stupendo spettacolo!!
La vista di Deepdale è meravigliosa ed in più, rispetto ad un anno fa, su una facciata dello stadio c’è la bellissima gigantografia del volto del leggendario Sir Tom Finney, ideata in occasione dei festeggiamenti per il suo 90° compleanno.



Vorrei andare subito alla reception per chiedere informazioni sulla premiazioni, ma non resisto, voglio prima tornare a vedere ed ammirare di nuovo la statua di Sir Tom! La statua, denominata The Splash, raffigura, prendendo spunto da una famosa foto, Sir Tom che calcia un pallone in mezzo al campo bagnato con l’acqua che schizza… beh, lo scorso agosto l’acqua non c’era…. Questa volta invece per fortuna c’è e lo spettacolo è molto migliore e le foto sono certamente più belle!
Ammiro e riguardo in continuazione lo stadio, le mattonelle della Sir Tom Finney Walk of Fame poste proprio dietro alla statua, e i tifosi che cominciano ad accorrere.
Vado a ritirare i tickets.. finalmente li abbiamo in mano, finalmente si avvicina il momento tanto desiderato del pre-match, voglio respirarne l’atmosfera e vivere con entusiasmo ogni singolo minuto.










Andiamo alla reception dove veniamo accolti dalla stessa gentile signora con cui parlammo anche lo scorso anno; le chiedo di parlare con Gary, ma mi risponde che Gary oggi non è al lavoro perché è stato da pochi giorni operato. Sono dispiaciuto per Gary che conosco personalmente dato che lo scorso anno ci accolse splendidamente permettendoci anche di fare un tour dello stadio, ma nello stesso tempo sono sollevato perché capisco che Gary non aveva risposto ai miei messaggi perché si trovava in ospedale.
Spiego quindi alla signora dell’iniziativa del Fans Club di premiare Hayhurst e le mostro la targa; la signora è sorpresa e ci conduce in un altro ufficio dove spiega ad un ragazzo, Chris, probabilmente il sostituto di Gary, la nostra richiesta.
Lui si complimenta con noi e ci dice che la premiazione potrà avvenire durante l’intervallo, prende nota dei nostri posti allo stadio e ci dice che verrà lui a chiamarci.
Lo ringrazio, sono contentissimo ed orgoglioso di poter rappresentare i GBS in questo momento importante e “storico” per il Fans Club, ma anche emozionato… chissà come sarà, chissà se andrà tutto bene … e Hayhurst? Sarà contento o non gli importerà niente del nostro premio? Chissà…
Lascio da parte i dubbi e andiamo allo shop… come potrete facilmente immaginare ci sono tantissime cose che vorrei comprare… maglie, felpe, sciarpe, foto, programmi…. Prendo un cesto.. mi accorgo che le cose che ci ho messo dentro sono davvero tante e che la spesa è davvero alta… rinuncio ad una felpa ed ai pantaloncini della divisa ufficiale oltre a qualche altro piccolo oggetto, ma non rinuncio comunque ad un’altra felpa, al dvd relativo alla scorsa stagione, ad una sciarpa, ad un cappellino da regalare al figlioletto del mio migliore amico, una targa riguardante Sir Tom, al programma della partita di oggi (un obbligo comprarlo!!) e soprattutto una fantastica maglia old style creata dalla Puma, lo sponsor tecnico del Pne.



Mangiamo qualcosa di veloce e ci dirigiamo verso il nostro settore, il Block D, ed entriamo… spettacolo assoluto e brividi, emozioni e gioia… appena vedo la gigantografia del volto di Sir Tom sugli spalti della Sir Tom Finney Stand i brividi si fanno ancora più forti…
Scendiamo verso la nostra fila.. Fila 1 posti 107 e 108, praticamente in campo ed attaccati alle poltroncine che verranno occupate dal manager Westley e dai giocatori di riserva..
Cominciamo a fare foto e a far conoscenza con tre stewarts ai quali spieghiamo di essere italiani e membri del Fans Club Italiano Ufficiale del PNE, loro sono sorpresi ed entusiasti.. ci fanno parecchie domande e cercano di capire i motivi per cui un italiano possa tifare per il North End!
Incredibilmente arriva anche il Chairman, Peter Ridsdale, che mi saluta e mi stringe la mano… non ho ancora capito se fosse lì per caso o se lo avessero avvisato della mia presenza… ma forse mi sto illudendo!!





   


Poco dopo i giocatori entrano in campo per il riscaldamento e mi posiziono vicino al punto del campo in cui si stanno allenando per fare foto e per poterli vedere da vicino. Purtroppo non vedo Hayhurst e capisco che non è stato convocato per il match.
Dopo qualche minuto però lo vedo dietro di me che si dirige verso il tunnell per andare negli spogliatoi… lo chiamo, lo saluto, gli spiego di essere italiano e gli chiedo di farmi un autografo sulla pagina del programma nel quale c’è una foto della squadra al completo. Gli anticipo inoltre che durante l’intervallo gli consegnerò un premio a nome del Fans Club e lui mi sorride emi ringrazia.
Attendo che i giocatori escano dal campo, ma solo Simonsen, nuovo portiere di riserva, si ferma per un autografo.


Torno al mio posto 107 in attesa dell’inizio del match. Nel frattempo lo stadio si è riempito di tifosi, la Alan Kelly Stand è stracolma e piena di entusiasmo per questa partita d’esordio in questo campionato contro il Colchester.
Partono i primi cori, il primo ruggito di Deepdale e parte la musica che annuncia l’ingresso in campo dei giocatori, tutto è bellissimo, ho la pelle d’oca nonostante il sole e il gran caldo che c’è oggi a Preston.
Osservo i giocatori, arriva anche Westley con il suo staff, la Alan Kelly Stand fa sentire come sempre il suo incondizionato supporto e la mascotte, la Deepdale Duck, accompagna i giocatori verso il centrocampo. Prima dell’inizio del match la squadra fa il solito veloce riscaldamento che secondo me serve ai giocatori anche per caricarsi e si unisce in cerchio per trovare la giusta concentrazione e la giusta determinazione.
Lo speaker annuncia le formazioni, ma purtroppo non parte il Can’t Help Falling in Love che per tanti anni ha accompagnato l’inizio delle partite dei Lilywhites a Deepdale.
Ci penseranno poco dopo i tifosi ad intonarlo, insieme a tanti altri cori con i quali cercano di sostenere la squadra.
Prima dell’inizio del match Westley si avvicina agli spalti per salutare una persona con le stampelle, che riconosco… è Gary, lo saluto e sono felicissimo di averlo incontrato di nuovo!
Non riesco però, purtroppo, a scambiare una battuta con il manager che è già in clima partita e si dirige velocemente verso la sua panchina.












La partita inizia, lo stadio non è pieno, ci sono parecchi spazi vuoti e la Bill Shankly Kop è occupata solo da poche decine di tifosi ospiti. Credo che la poca affluenza sia dovuta al periodo estivo… e comunque ci pensa la Alan Kelly Stand a farsi sentire!
Il primo tempo vede un PNE molto intraprendente ed alla ricerca del gol, molto bene sulla fascia vicino alla mia postazione il giovane talentuoso e velocissimo Jeffrey Monakana dal quale sono rimasto molto ben impressionato! Non arriva nessun gol e il primo tempo termina sullo 0-0.





Durante l’intervallo aspetto Chris che arriva puntualmente… è il momento… l’emozione è alta, ma lo seguo deciso e quando vedo arrivare anche Will lo saluto, lui mi riconosce e sorride.
Siamo in campo e consegno la targa ad Hayhurst, mentre lo speaker annuncia la premiazione leggendo anche quanto riportato sulla targa e nominando il nome del Fans Club chiamandolo Ghigli Bianchi Supporters anziché Gigli Bianchi Supporters… ma questo, avevo già notato in altre situazioni, fa parte della pronuncia inglese… è un momento fantastico, Hayhurst è felice, mi stringe la mano e mi ringrazia, il pubblico applaude e mia moglie Silvia ed un fotografo professionista scattano alcune foto… spero che le inseriscano magari nel prossimo programma, sarebbe fantastico e motivo di orgoglio!
Gli stewarts si complimentano con me e capiscono quanto sia vera e bella la mia passione per questo Club.







Dopo questo fantastico momento inizia il secondo tempo, assisto il match e spero nella vittoria, spero di poter rivivere l’emozione che si può provare soltanto in occasione di un gol segnato dalla propria squadra… emozione che purtroppo non posso rivivere dato che la partita termina con il risultato di 0-0.
La squadra però ha giocato bene ed ha cercato il gol con insistenza. Monakana ha giocato un grande match, Laird viene nominato Man of the Match, mentre Capitano Mousinho, purtroppo, è costretto ad uscire dal campo per un infortunio.


Mi ha incuriosito molto vedere i “movimenti” sulla panchina del PNE con Westley ed i suoi assistenti che si consultavano, davano indicazioni ai giocatori, si lamentavano con il quarto uomo per un paio di episodi molto dubbi nei quali richiedevano il calcio di rigore.
Molto curioso il momento della sostituzione di King dato che Westley aveva fatto riscaldare e preparare prima Sodje, poi Cummins che, quando era ormai già pronto ad entrare in campo, ha dovuto rivestirsi e sedersi di nuovo in panchina dato che alla fine la scelta è ricaduta su Procter…
Mi è piaciuto molto anche ascoltare e partecipare ai cori della tifoseria ed anche stare in prima fila… ok, la visuale non è la migliore per godersi una partita e per vederla attentamente, ma a me piace molto vedere i giocatori da vicino, sentirli parlare, sentire il suono magico di un pallone calciato… da qui posso sentirmi quasi in campo e mi sembra di respirare meglio l’atmosfera, mi sembra di essere più vicino alla squadra..




Al termine del match il pubblico applaude la squadra per l’impegno e per la buona prestazione, mi unisco naturalmente a questo applauso, ma sono già un po’ triste pensando che la partita è finita e che la mia giornata a Preston terminerà velocemente…
I giocatori comunque restano in campo per un riscaldamento post-match e io resto lì ad osservarli e poi mi posiziono vicino al tunnel nella speranza di ottenere qualche autografo e qualche foto.
Nel frattempo mi si avvicina Hayhurst che mi vuole ancora ringraziare e salutare! Questa per me è una grande soddisfazione, lo ringrazio a mia volta ed una sua domanda gli dico che spero di tornare il prima possibile e che mi auguro di poterlo vedere giocare la prossima volta.
Alcuni giocatori cominciano ad uscire dal campo, tra i primi c’è John Mousinho, lo chiamo, lui si ferma a farmi un autografo ed è anche disponibile per una foto, grande Capitano!! Spiego velocemente anche a lui dell’esistenza dei G.B.S. e mi sembra sinceramente sorpreso e contento.
Riesco ad avere gli autografi anche da Beardsley, Buchanan, Amoo, Monakana, Laird, Keane… sono davvero contento, mi sento un po’ un bambino, ma, come mi aveva detto poco prima uno stewart, per le passioni non c’è età… non bisogna vergognarsi se alla mia età ho questa bella passione, se mi emoziono ancora per queste piccole cose, per un autografo, una foto…







Ormai i giocatori sono usciti… restiamo solo io, Silvia ed un paio di ragazzini nello stadio… gli ultimi ad uscire, troppo bello, vorrei restarci ancora, ma non si può e allora sono costretto ad uscire, saluto ancora una volta Deepdale, saluto Sir Tom, Alan Kelly e Bill Shankly… osservo ancora lo stadio , il campo, ripenso a questa meravigliosa esperienza e poi vado..
E’ stato magnifico, un’esperienza indimenticabile, forse irripetibile…
All’uscita è incredibile, ma incontro ancora Hayhurts che si sta recando verso il parcheggio, ci salutiamo ancora nella speranza di potersi incontrare ancora presto!
Vorrei tanto andare al Sumner Pub, luogo di ritrovo per i tifosi Whites, chiedo informazioni, ci incamminiamo, ma poi ci rendiamo conto che il tempo a disposizione è davvero poco dovendo tornare in stazione a piedi visto che di taxi non se ne vedono…
A malincuore e con delusione rinuncio… peccato, avrei bevuto volentieri una birra in compagnia dei tifosi del PNE, avrei davvero voluto vedere come vivono il post match, avrei voluto vedere la loro “tana”… mi prometto che lo farò sicuramente la prossima volta… mi organizzerò meglio e cercherò di andarci prima del match.



Ci incamminiamo così verso la stazione ed arriviamo con un po’ di anticipo, giusto il tempo di mangiare un panino e di bere una birra…. Il barista vedendo la mia maglia del PNE mi chiede se sono stato alla partita, gli rispondo affermativamente e gli spiego di essere italiano, lui mi dice che segue il calcio italiano (io che sono italiano no…) e che simpatizza per la Fiorentina e per l’Udinese essendo un ammiratore di Di Natale… come è strano il mondo… noi impazziamo per il calcio inglese ed andiamo fino a Preston per vedere il North End.. lui che abita a Preston simpatizza per delle squadre italiane… incredibile davvero!
Prendiamo il treno che ci riporta a York. Durante il viaggio, accompagnato dalla musica e riguardando le foto scattate a Deepdale, sale già la malinconia e soprattutto la voglia di tornarci… chissà quando potrò. Chissà quando riuscirò ad organizzare un nuovo viaggio a Preston… chissà…
Riguardo le foto e ascolto la musica… ancora e ancora… e ripenso, riavvolgo mentalmente tutte le immagini che ricordo di questa giornata che resterà impressa nel mio cuore.. quanti momenti fantastici… il prematch, gli stewarts simpatici e disponibili, le foto, i giocatori, Ridsdale, Westley e Gary…. I tifosi, i cori, la Alan Kelly gremita, le emozioni e la passione… il Preston North End FC… e Deepdale.. meraviglioso… la premiazione, Will Hayhurst, lo speaker, il pubblico che applaude, la partita, i gol mancati, le emozioni, le corse sulla fascia di Monakana, le foto e gli autografi, Mousinho, il Capitano… e ancora Hayhurst… le emozioni, la passione, il Preston North End FC e Deepdale… i brividi che ancora percorrono il mio corpo, la pelle d’oca, i ricordi, le foto, la musica… arriviamo a York…
In camera ripenso ancora alla bellissima giornata ed alla partita e poi accendo la TV e guardo, classico, Match of the Day  e The Football League Show, nonostante la stanchezza… e allora apprendo i risultati delle altre partite, guardo i gol… questo è il football… finalmente è tornato. Questa è l’Inghilterra e qui c’è il football, quello vero, il football, quello che ti fa emozionare, gioire e piangere, il football, quello che ti fa andare fino a Preston… solo una forte e sincera passione può farti andare a Preston per vedere una partita di calcio, anzi di football, il football vero, quello che nel 1888 vide trionfare nel primo campionato della storia proprio il Leggendario Preston North End, i Lilywhites, i primi a vincere!

La mattina seguente a colazione, con la solita English Breakfast, racconto a Rory della giornata passata a Preston, anche lui è entusiasta, brilliant dice… ovviamente!! Che grande personaggio che è Rory!
La domenica decidiamo di goderci in pieno la meravigliosa York, la vogliamo vedere tutta , la vogliamo vivere!! Come prima cosa compro due giornali… The non league Paper e The Football League Paper… giusto per cominciare la giornata con un po’ di sano football!
Visitiamo la Cattedrale e poi passeggiamo per York, facciamo foto, entriamo in vari negozi, attraversiamo le vie bellissime, vediamo la Mansion House, e camminiamo su un breve tratto delle mura medioevali che ancora circondano York.






Poi torniamo in centro città ed al mercato di Newgate non credo ai miei occhi quando vedo una meravigliosa bancarella che vende degli “omini” fatti a mano in legno rappresentanti tantissime squadre inglesi e britanniche… favolosi!!!! Mi perdo subito a guardarle tutte, una per una, cerco ovviamente l’omino che indossa la divisa del PNE, ma anche quelli di altre squadre come Arsenal, Sheffield Wednesday, York City, AFC Wimbledon, Everton, Newcastle, Rangers, Hearts… tutti con i nuovi kit della stagione 2012/13… sono entusiasta e vorrei comprarli tutti… mi complimento subito con il signore che li ha realizzati e che li vende, parlo con lui ed alla fine compro quelli relativi a PNE e Arsenal…  ma davvero a malincuore rinuncio ad altri che mi sarebbe piaciuto tantissimo avere… ma devo valutare non solo i costi, ma anche il peso delle valigie… questo sarà un bel problema!!




Pranziamo in un bellissimo Pub l’Old White Swan che ha anche un cortile all’aperto con i tavolini per mangiare e bere, ma che sono tutti occupati e quindi entriamo… per il solito fish&chips + birra, un’accoppiata vincente!



Nel pomeriggio giriamo ancora per York, per vie favolose, una su tutte, Shambles, che bello.. resto veramente impressionato dalla bellezza della città e delle sue vie!!
Andiamo nella zona del Castello, rivediamo la Clifford Tower e passiamo una giornata fantastica!







La sera usciamo per cena ed al nostro ritorno in camera trovo comunque ancora il tempo di accendere la TV e guardare parte del V Festival alla ricerca di nuovi gruppi musicali britannici da aggiungere alla mia collezione… e mi segno il nome di un gruppo davvero ottimo che ancora non conoscevo, gli Snow Patrol, che hanno cantato Chasing Cars, una canzone bellissima che quando riascolterò in futuro mi riporterà con il pensiero a questa fantastica vacanza.

Lunedì mattina a colazione Rory ci invita per la serata da lui per vedere in TV il Monday Night che si giocherò alle 20.00 tra Everton e Manchester United! Accetto volentieri e con entusiasmo, non vedo l’ora di poter assistere ad una partita di Premier League in compagnia di un vero tifoso inglese!!
Organizziamo la giornata in modo da cenare presto e poter essere liberi in tempo per andare da Rory.
Ci rechiamo ancora verso il centro di York e facciamo qualche foto nella via denominata Whip ma Whop ma Gate , famosa per essere la via più piccola di York, ma con anche il nome più lungo!



Mi volto un attimo e vedo entrare in un negozio…. Il taxista del primo giorno a York!! Lo aspetto e quando lo vedo uscire mi avvicino a lui chiedendogli se si ricorda di me… sì, certo, si ricorda, il tifoso italiano del PNE, quello che conosce anche le squadre dell’Irlanda del Nord!!
Parliamo di York e di football, lui sabato è andato a Bootham Crescent a vedere lo York City perdere 1-3, e poi ci presentiamo, lui si chiama Jerry, un grande personaggio davvero e sono contento di averlo incontrato di nuovo!! Facciamo un paio di foto insieme e ci salutiamo!



Durante la mattinata facciamo qualche acquisto in un negozio che si chiama Old Guys Rule e che vende magliette simpaticissime raffiguranti alcuni simboli della Gran Bretagna come la Mini o una Vespa con a bordo un Mod … e poi da HMV dove ovviamente trovo e compro un cd degli Snow Patrol,  e dove sento una canzone che già conoscevo vagamente, ma che mi rimane impressa… è Bye Bye Baby dei Bay City Rollers, come mi spiega un commesso, gruppo anni 70.
Sarà questa canzone insieme a Chasing Cars a comporre la colonna sonora di questa vacanza!

A pranzo mangiamo qualcosa di veloce e poi decidiamo di attraversare la città facendolo dalle famose mura! E’ fantastico, il panorama lascia senza parole, e ci godiamo con tranquillità la lunga ma piacevole passeggiata che concludiamo andando in un parco davvero accogliente e ideale pe trovare un po’ di riposo in piena serenità.









E’ tutto meraviglioso, mi sto innamorando sempre di più a York, una città straordinaria!
Ceniamo ancora al Pub The Old White Swan, questa volta all’aperto, l’ambiente è fantastico ed anche qui possiamo rilassarci mangiando e bevendo in tranquillità. Questo è senza dubbio il miglior pub in cui io sia mai stato, me ne sono innamorato!!



Alle 19 arriviamo alla  Guest House… Rory non c’è e c’è un cartello con il quale avvisa che è dovuto uscire… spero torni in tempo per la partita, ma alle 19.45 non è ancora arrivato… però poco dopo arriva Peter, il signore che ci aveva accolti al nostro arrivo, che ci fa entrare nell’appartamento di Rory (che si trova all’interno della Guest House.. sicuramente è una sistemazione provvisoria, non è casa sua, la usa soltanto per gestire con comodità la Guest House e credo che solitamente sia l’appartamento che usano i proprietari).
Di Rory nessuna traccia… però cominciamo a vedere il match con Peter che mi offre una birra e con il quale parlo un po’ di football e di Manchester United squadra della quale anche lui, come Rory, è tifoso.
La partita è da subito spettacolare e molto vivace, dopo circa 20 minuti arriva Rory in compagnia di un suo amico, ovviamente un Red Devil, e si mette “comodo” a guardare il match…. Sdraiato sul pavimento! Senza tante spiegazioni circa il suo ritardo (né con me, né con Peter) comincia a parlare simpaticamente, l’atmosfera è rilassata e si segue la partita senza tensioni, ma con serenità ed allegria.
Durante l’intervallo Rory prepara tè e caffè per tutti e spiega a Peter ed al suo amico della mia grande passione per il calcio britannico e del fatto che sono andato a Sheffield ed a Preston; inizio a spiegare come è nata la mia passione, parlo degli stadi che ho visitato, della mia esperienza a Deepdale, mostro qualche foto e dico che il giorno dopo avrei ritentato di visitare il Bootham Crescent.
Scrivo su un foglio gli indirizzi internet del nostro forum Rule Britannia e del mio blog dedicato al PNE, loro sono assolutamente entusiasti e parlando di calcio inglese capiscono che me ne intendo per davvero… parliamo anche di non-league (chiedo cosa ne pensano dello United of Manchester e dicono che secondo loro è stata una buona idea quella di fondare questo Club), gli chiedo come mai non tifano la squadra della loro città, lo York City, ma hanno un po’ deviato… sono tifosi del Man U, non servono troppe spiegazioni, le passioni e il tifo non si sceglie… sono loro che ti catturano!
Parliamo anche di alcuni film e libri come Fever Pitch e The Damned United…. Insomma… credo abbiano capito quanto sia grande la mia passione!! A volte sapevo anche qualcosa in più di loro… ho l’impressione che loro seguano la loro squadra, la Premier in generale, ma che della Football League e della non-league sappiano poco.. non sapevano nemmeno in quale serie militasse il PNE! Forse loro lo vivono diversamente il tifo e la passione, per loro il calcio inglese è la normalità e a differenza di noi non vanno a cercare emozioni in campionati “minori”, non vanno alla ricerca di storie, di nuove squadre da scoprire ecc.. forse è normale così, anch’io quando da ragazzo tifavo per una squadra italiana la seguivo con passione, ma delle altre squadre e dei campionati minori mi interessavo relativamente…
Comunque inizia il secondo tempo, l’Everton gioca bene, non oso dirlo, dato che mi trovo in una tana di fans dello United, ma io simpatizzo per i Toffees e dentro di me spero fortemente che vincano il match!!!
Quando entra in campo Van Persie, da pochi giorni passato dall’Arsenal al Man U, loro sono entusiasti, mentre a me fa una certa “impressione” vederlo con quella maglia dopo averlo visto per tanti anni giocare con quella dei Gunners…
Loro seguono comunque la partita sempre in pieno relax e quando Fellaini segna per l’Everton non fanno una piega…. Continuano a chiacchierare quasi come se non fosse successo niente, mentre io esulto dentro me stesso… anche se un po’ mi dispiace per loro.
La partita termina con la vittoria dei Toffees, loro la prendono con classe dicendo… mancano ancora 37 partite… ci salutiamo, li ringrazio per la fantastica serata, parlo ancora un po’ con Rory, un personaggio davvero incredibile!! Mi dice che è un peccato che io non abbia potuto conoscere Julian, anche lui grande appassionato di calcio e tifoso Spurs ed avrebbe sicuramente apprezzato la mia passione.



La mattina seguente è quella dell’ultimo giorno a York… tanta malinconia, tanta tristezza nella consapevolezza di dover lasciare una città meravigliosa nella quale lascerò parte del mio cuore e per la quale conserverò tantissimi fantastici ricordi…
Facciamo ancora un giro per la città, compriamo una valigia perché ci siamo resi conto che con quello che abbiamo acquistato non riusciremmo a rispettare le regole sui pesi delle valigie della Ryan Air… Passeggiamo sulle note di un gruppo che sta suonando in piazza, ripercorriamo per l’ultima volta quelle vie che tanto ci sono piaciute… Stonegate, Coppergate, Coney Street, Newgate, The Shambles, The Little Shambles… che bello… vorrei restare ancora lì, ma non si può…




Torniamo alla Guest House dove troviamo ancora Rory, sistemiamo le valigie ed andiamo al Bootham Crescent, me lo ero promesso, non posso lasciare York senza aver visto per bene lo stadio della squadra locale!! Lo York tra l’altro in questa stagione è tornato a giocare in Football League dopo aver vinto nella scorsa stagione i Play Off di Conference in Finale contro il Luton Town, oltre ad aver vinto il FA Trophy a Wembley contro il Newport County.
Ci dirigiamo verso lo stadio, entriamo nel piazzale dopo esserti stati accolti dal cartello “Welcome to Bootham Crescent”, entriamo nello shop che questa volta è aperto e comincio a guardare i tanti articoli che vorrei comprare, ma questa volta devo veramente rinunciare per motivi di portafoglio e di valigia… non posso proprio comprare la maglia o un giubbetto… nemmeno la sciarpa, pesa troppo… mi accontento così, con rammarico, di una spilla e di un libretto che contiene le foto delle partite contro Newport e Luton e dei festeggiamenti conseguenti. E’ bello vedere come nel negozio entrino delle coppie, presumibilmente di nonni, che comprano dei regalini per i nipoti… lo shop della squadra è proprio considerato come un negozio di abbigliamento “normale”, in Inghilterra vestire i colori della propria squadra è una cosa normale, ho visto molte persone in giro per York che indossavano le maglie della Nazionale Inglese, ma anche di varie squadre come Newcastle, Sunderland, Hull, Chelsea, Arsenal, Manchester Utd… e ovviamente York!
Dopo aver pagato chiedo al commesso se c’è la possibilità di fare qualche foto all’interno dello stadio, lui mi risponde che non è autorizzato, ma che posso chiedere all’ufficio che si trova sempre su quel piazzale.
Dopo aver fatto qualche foto ed aver visto alcuni giocatori, entro nell’ufficio e chiedo, trovo ancora la signora dell’altro giorno che mi riconosce e questa vota, dopo aver consultato un’altra persona, mi da il permesso! Ci indica dove andare e lì, all’ingresso dello stadio, ci sono due persone che ci accolgono, spiego loro della mia simpatia per i Minstermen e dico loro di aver visto tramite internet la partita contro il Luton… loro sono sorpresi, ma più che entusiasti mi sembrano … non so come dire… insomma, secondo me si chiedono cosa ci faccia un italiano lì, a fare foto al piccolo Bootham Crescent… a fare foto e ad esaltarsi nel vedere il campo e le tribune… lo so, questa passione può sembrare strana a volte, ma è bellissima!!!
Dopo aver scattato parecchie foto posso andarmene con soddisfazione, ringrazio tutti, sono davvero contento di aver visto questo stadio anche perché so che c’è il progetto già concreto di sostituirlo con uno stadio nuovo e più moderno e quindi per me, forse, questa era l’ultima occasione di poterlo vedere.
















Me ne vado contento e soddisfatto, ma stavolta è proprio ora di andare… alle 13 arriva un taxi a prelevarci ed a portarci in stazione… quanta malinconia… come ho già detto in altri miei racconti, la stazione dei treni è spesso un luogo di malinconia, un luogo dal quale si parte, dove si lasciano bellissimi ricordi…
Io ricordo e mi porto dentro tanti fantastici momenti…  la Guest House, Rory, lo York City, le fantastiche vie di York, i suoi artisti di strada, i suoi negozi, le mura, il castello, la gente, le bancarelle, quei fantastici omini in legno, i Pub, le birre, i fish&chips, il parco, il fiume, i ponti, Jerry il taxista, le canzoni, i viaggi a Sheffield ed a Preston…
Spero di tornarci, York è meravigliosa, per certi aspetti la preferisco addirittura a Londra…
Il viaggio in treno verso l’aeroporto di Manchester è abbastanza triste, con la stanchezza, il treno affollato, ma comunque piacevole nei ricordi.
In aeroporto incontriamo nuovamente la coppia che era avevamo incontrato in stazione a Manchester all’andata, si sono trovati benissimo a Durham e mi regalano il biglietto della partita del Newcastle alla quale hanno assistito.
Per il resto non c’è molto da dire… aspettiamo l’aereo e mi rassegno al fatto di dover tornare a casa, ai 38 gradi, al caldo, alla solita routine, al lavoro… ma questa è la vita.. naturalmente non si può vivere eternamente in vacanza.. e con la testa sono già al prossimo viaggio in Gran Bretagna, alle prossime emozioni, e da un certo punto di vista sono contento di tornare al mio “Corner” per sistemare i miei acquisti, le nuove maglie, i nuovi “gadgets”, libri e riviste…
Si torna alla solita vita nella quale, comunque, non mancherà di certo il football britannico, tornerò a seguire come sempre con tutta la passione che ho dentro il Pne e le altre squadre,  “rivedrò” i miei cari amici di Rule Britannia, contento almeno di poter raccontare questa fantastica esperienza!!
Come al solito alcuni ringraziamenti sono doverosi… ricorderò per sempre la fantastica ospitalità di Rory e il suo “Brilliant”, la sua simpatia e il suo essere un “personaggio” così tipicamente inglese, ricorderò la simpatia e la “genuinità” di Jerry, una persona dall’aspetto magari poco raccomandabile, ma una persona con un gran cuore, ricorderò la gentilezza degli addetti allo stadio dello York, forse un po’ meno a quella degli addetti di Hillsborough, e soprattutto alla gente di Deepdale, a Chris ed alla signora che ci ha accolto, a Will Hayhurst e a tutti i giocatori che si sono prestati per un autografo ed una foto, agli stewarts tanto simpatici, ai tifosi che hanno accompagnato la mia giornata con i loro cori ed il loro entusiasmo ed amore per la squadra…. Ricorderò anche quegli artisti di strada che con la loro musica e la loro bravura hanno a volte reso ancora più serene le nostre giornate, ricorderò anche il simpatico e gentile signore della bancarella degli “omini” del football… i camerieri dei pub… insomma ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a rendere fantastica questa vacanza…
Ma la persona che in assoluto ha reso tutto ancora più fantastico e semplice, che mi ha sopportato e supportato, che mi ha aiutato in ogni momento, che ha condiviso con me ogni secondo, che si è fatta in quattro per farmi tantissime foto, che mi ha accontentato in tutto… senza di lei non sarebbe stato tutto così perfetto….
Grazie Silvia!

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