giovedì 3 gennaio 2013

Londra, Marzo 2010


Loftus Road, London, 23 marzo 2010. Un padre accompagna allo stadio il figlioletto per vedere, come tutte le settimane, la sua squadra del cuore ed i suoi beniamini. Prima fila, la mascotte del Queens Park Rangers, Spark, saluta e scherza con il bimbo.
La fila appena dietro siede un italiano che sogna un giorno di poter vivere la stessa esperienza di quel padre, ma dentro di sè, malinconicamente, sa che non potrà mai succedere, dato che vive in Italia e non porterà mai suo figlio in uno stadio italiano, troppo pericoloso, atmosfera diversa, mentalità diversa… ok, magari ogni tanto un giro in Inghilterra... ma non sarà mai la stessa cosa..., non sarà mai come andarci tutte le settimane, non sarà mai un rituale, una cosa da fare insieme, padre e figlio.

Beh, come avrete capito quel ragazzo italiano sono io !

Ero indeciso se scrivere il racconto di questo mio ennesimo viaggio a Londra, perchè, credetemi, la nostalgia mi riempie di tristezza... tristezza per non poter vivere tutti i giorni certe esperienze e per non poter passare la mia vita nei luoghi che più amo al mondo... ma poi mi sono reso conto che il modo migliore per rivivere quei momenti è proprio quello di raccontarli a delle persone appassionate come me e che mi possono quindi capire.

Ma andiamo in ordine; venerdi 19 marzo parto con mia moglie Silvia da Bergamo, destinazione London Stansted con tre obiettivi principali: 1- vivere giorni fantastici nella mia città preferita, 2- vivere il british football, l’unico che amo e che mi appassiona, 3- fare shopping!! L’abbigliamento british è una mia grande passione ed ogni volta che vado in GB ne approfitto per rifarmi il guardaroba dato che in Italia ormai non compro più nulla…

Devo dire che tutti gli obiettivi sono stati rispettati in pieno e la vacanza è stata perfetta, davvero speciale: ho vissuto la città girando per le sue vie senza fretta, senza impegni, con tranquillità e spensieratezza, ho visto due partite, Arsenal – West Ham United e Qpr-Derby County, ed inoltre ho comprato quello che mi serviva e che cercavo, camicie, scarpe, cardigan, polo, pantaloni, felpe.. di Ben Sherman, Baracuta, Fila (sono stato contagiato dal film “The Firm”), e Merc.

Si inizia subito venerdi pomeriggio, dopo l’arrivo a Stansted, prendiamo lo Stansted Express e quindi la metro da Liverpool Street a Russel Square, dove alloggiamo nel nostro solito B&B di fiducia. Un breve riposo, un pranzo in zona e poi andiamo subito ad Arsenal a fare foto alle nuove (per me dato che mancavo da agosto) “coreografie” che addobbano l’Emirates Stadium, cioè le grosse immagini raffiguranti le leggende dei Gunners e a dare un saluto alla casa dell’Arsenal.
Poi un giro allo shop, dato che il giorno del match è sempre affollatissimo, dove compro la bellissima felpa blu e gialla dell’Arsenal che vinse la FA Cup nel 1971, oltre al magazine ufficiale ed al programma del match contro il Liverpool nel quale c’è un articolo con tanto di foto riguardante gli Italian Gooners.
Naturalmente nulla a che vedere con le emozioni che si provano nel match day, ma comunque tornare ad Ashburton Grove è sempre un grande piacere ed ogni volta sembra sempre più di sentirsi a casa!!

La mattina seguente andiamo in zona Sheperds Bush dove c’è lo splendido negozio Stuarts London nel quale compro una fantastica felpa ed una maglietta della FILA, attratto, come dicevo, dal film recentemente uscito “The firm” (blu ray comprato la sera prima insieme al dvd “Jimmy Grimble” da HMV). A dir la verità ci sarebbero molti altri capi interessanti, per esempio della Pringle, ma purtroppo devo trattenermi (soprattutto per i soldi, ma anche x il peso della valigia..).
Un negozio che consiglio a tutti gli appassionati del genere, per la qualità dei capi di abbigliamento, ma anche per la gentilezza dei commessi (quando stavo pagando la felpa la commessa si è accorta di un piccolissimo ed impercettibile difetto di cui io nemmeno mi sognavo e me l’ha fatta subito cambiare).

Poi di corsa a Carnaby Street dove il mio negozio preferito, Ben Sherman, mi aspetta!! Anche qui cerco di trattenermi perché ci sono molte cose belle, ma alla fine compro comunque una camicia, un cardigan ed un paio di scarpe.

Proprio di fronte c’è Merc ed anche qui faccio compere… tutto come da programma… poi un salto nei negozi Barbour, Fred Perry, ma solo per guardare…
Carnaby Street è sempre meravigliosa ed in questo periodo è addobbata a festa dato che festeggia il proprio 50° anniversario!!

Nel pomeriggio c’è la partita tra Arsenal e West Ham e quindi andiamo a cambiarci (maglia e felpa Arsenal), a mangiare qualcosa e poi alle 15 circa finalmente prendiamo la tube in direzione ARSENAL!!! In metropolitana le solite bellissime emozioni: i colori bianco e rosso dominano ed i Gooners la riempiono!! Fantastico!!

Ad Arsenal ci incontriamo con Elio, membro dell’Italian Arsenal Fans Club, con il quale andiamo a fare la obbligatoria visita al vecchio mitico ed indimenticato Highbury. Scambiamo qualche battuta con due ragazzi del fans club greco dei Gunners e poi ci dividiamo.
Il bello del tifo è proprio quello di fare sempre nuove amicizie e conoscenze e sentirsi tutti uniti!!

Io e Silvia ci facciamo con calma la via che porta allo stadio per respirare meglio l’atmosfera e per vedere le bancarelle. Compro delle spille e poi compro il programma della partita, un rito che non può mancare. I tifosi cominciano ad affollare la zona intorno allo stadio, tutto si colora di bianco rosso e il pre partita è rilassato anche se questa può essere una sfida davvero importante per le speranze di titolo dei Gunners.

Entriamo in anticipo nell’Emirates per poter andare nel settore proprio vicino al bordo campo, dove sappiamo che poi i ragazzi faranno il riscaldamento pre partita. Infatti poco dopo arrivano Almunia e Fabiansky seguiti poi dal mitico Pat Rice e dal resto della squadra.
Facciamo qualche foto e guardiamo il riscaldamento. Sono contento di vedere che Cesc ha recuperato e che sarà in campo, mentre non partirà titolare il “mio” Theo Walcott…

Naturalmente il mio pensiero va anche al povero Aaron Ramsey fermo per quel bruttissimo infortunio di cui tutti sapete, e, come me, anche tutti i tifosi, visto che poi prima del match verrà esposto come sempre ormai, uno striscione con l’immagine del gallese e la scritta “One Aaron Ramsey”. Sono rimasto molto colpito dal suo infortunio e gli auguro una completa guarigione ed un ritorno ai campi di gioco il prima possibile!!

Manca poco all’inizio del match e lo stadio sta riempiendosi quindi saliamo al nostro posto, giusto in tempo per ascoltare le note di “The wonder of you” e l’ingresso in campo delle due squadre.
I tifosi Hammers si fanno naturalmente sentire con il loro fantastico “Bubbles”, mentre i Gooners rispondono con i loro cori, anche se, secondo me, in questo stadio ancora non si riesce a vivere l’atmosfera di Highbury o di altri stadi inglesi old style. I cori partono da settori diversi e raramente c’è un coro unico al quale tutto lo stadio partecipa insieme.

La partita inizia benissimo con il gol di Denilson subito nei primi minuti , l’Arsenal gioca bene, ma poco prima della fine del primo tempo, l’arbitro fischia un rigore per un fallo, secondo me e tutto lo stadio assolutamente inesistente, di Vermaelen su Franco. Il belga viene anche ingiustamente espulso per fallo da ultimo uomo e così l’Arsenal resta in 10 uomini per tutto il secondo tempo.
Il rigore viene tirato da Diamanti, ma Almunia incredibilmente lo para!!!!!
Grandissima esaltazione, come se avessimo segnato un gol!!!!

Nel secondo tempo Song, che si deve sacrificare in difesa, gioca benissimo, ma tutta la squadra fa una grande partita e regge bene anche in inferiorità numerica, dando una dimostrazione di grande forza…. Chelsea e Man U sono avvertite…

Nel finale inevitabilmente si soffre e Carlton Cole prende una clamorosa traversa, ma secondo me non sarebbe stato giusto, l’Arsenal merita la vittoria e quando l’arbitro fischia un rigore a nostro favore e Cesc lo trasforma la paura si trasforma in grande gioia!!! 2-0!!!! Vittoria!!!

Sono naturalmente molto contento e le emozioni vissute in questo pomeriggio sono state davvero tante ed indescrivibili, l’atmosfera è sempre meravigliosa qui ad Ashburton Grove e quando arriva il momento di uscire mi volto ancora una volta per dare un ultimo saluto all’Emirates ed ai suoi meravigliosi tifosi.

Alla fine del match incontriamo altri due membri del fans club italiano e dopo qualche battuta io e Silvia ci dirigiamo verso la metropolitana.
La folla è tanta e comincia a scendere una leggera e rinfrescante, quindi quasi piacevole, pioggerellina e siamo in fila praticamente per tutta la strada fino alla stazione della tube.
Noto, come già avevo fatto in altre occasioni, ed ammiro, l’ordine e la compostezza della folla che segue le istruzioni della polizia, a sinistra chi va in metropolitana, a destra chi deve prendere altre direzioni, nessuna spinta, nessuna lamentela, nessuna protesta.
Tutti ordinatamente ed educatamente in fila. C’è chi commenta il match, c’è chi scrive sms, c’è chi ascolta musica con il proprio ipod, c’è chi, come me, è addirittura felice di essere in fila in mezzo a tanta gente, per potermi così godere ancora per qualche attimo quelle vie, quelle sensazioni, quella gente, quel mondo così diverso dal nostro.


























Arrivati alla metro, direzione Russel Square, breve riposo, doccia e poi subito a mangiare per poter essere di ritorno per le 22.35, orario in cui iniziera Match of the day.. non me lo posso perdere per nessun motivo!!!

La trasmissione è come al solito fantastica, tante immagini, commenti tecnici, niente moviole, liti, polemiche… ripeto, un altro mondo…
Mi rivedo i gol dei Gunners e quelli delle altre partite, dalla Premier fino alla League Two, uno spettacolo davvero!

La domenica mi sarebbe piaciuto fare una “gita” a Birmingham, ma ci sono tantissime altre cose che vogliamo fare a Londra e così alla fine optiamo per restare nella Capitale.
Si va verso Nottingh Hill, Landbroke Grove e poi Portobello Road, tra fantastiche case, parchi (Holland Park), librerie, negozi ed ovviamente mercatini.
Ci dirigiamo a piedi (è una bellissima giornata) da Kensinghton verso Hyde Park attraversando una bellissima zona residenziale dove risiedono le sedi delle ambasciate estere (ville favolose, vietato fare foto) e poi continuiamo attraversando il parco, davvero bello, ci sono molte famiglie, coppie e gruppi di amici che passano la domenica in modo rilassante e spensierato.

Più tardi cerco da Foyles un libro (ovviamente sul british football..) che da tempo cerco in internet, ma che risulta sempre non disponibile, ma purtroppo anche qui mi dicono che non lo hanno.
Come al solito però ci sono tantissimi libri di ogni genere, naturalmente prediligo quelli sul calcio, ma ce ne sono anche molti altri che mi sarebbe piaciuto comprare, soprattutto quelli che descrivono i luoghi da visitare in Gran Bretagna.
Una giornata all’insegna del relax e della tranquillità, lontani dal caos del centro dove turisti (italiani soprattutto) e scolaresche in gita, fanno chiasso ed invadono ogni monumento, fanno foto ed urlano, cercano le occasioni nei negozi e si fanno sempre riconoscere!!

La mattina seguente passeggiamo da Piccadilly in direzione Oxford Street, poi ancora una corsa in Carnaby Street, Regent Street, fino ad arrivare a Covent Garden dove mi butto subito nel negozio Baracuta da poco tempo aperto a Londra.
Ci sono tantissimi Harringhton di vari colori, ma dato che ne ho già due, compro una polo ed una camicia. Comunque un negozio di vero “culto” per me!!
Proseguendo troviamo anche il negozio Dr Martens, ma qui davvero non posso più spendere soldi…anche se provo un paio di scarpe davvero belle.
Passiamo un po’ di tempo all’Apple Market di Covent Garden e giriamo un po’ nelle zone vicine, il tempo passa veloce, purtroppo.



















Martedì facciamo altri giri, ma l’appuntamento importante è alla sera: QPR-Derby County, non vedo l’ora di rivivere l’atmosfera che si respira a Loftus Road, uno stadio old style veramente fantastico dove davvero si riesce ancora a respirare l’aria buona del vecchio calcio inglese
Finalmente è il giorno del football!!! E che football, a Loftus Road, uno dei pochi “veri stadi inglesi” ancora rimasti in piedi, uno di quelli poco moderni magari, ma molto, molto affascinanti e pieni di ricordi ed emozioni legati al Queens Park Rangers!
Alle 18 circa prendiamo la tube da Russel in direzione White City.
Forse sarà l’orario (è un po’ presto ed inoltre molti sono ancora al lavoro) o forse perché è un turno infrasettimanale, o più semplicemente perché il QPR non è un grosso club come l’Arsenal e gioca in Championship,  fatto sta che in metropolitana non trovo tifosi Hoops a differenza di quello che succede nel tragitto verso Arsenal.
Forse la maggior parte dei tifosi degli Hoops vivono nelle zone vicine alla sede del club e quindi non prendono la tube e soprattutto lo stadio contiene molti meno spettatori rispetto all’Emirates e quindi, ovviamente, il flusso di folla è molto minore. Così, dirigendomi verso Loftus Road, c’è pochissimo movimento e non c’è la tipica folla bianco blu che mi sarei aspettato. Peccato.
Alle 18.30 abbiamo appuntamento davanti al pub “The Springbok” , anch’esso ancora deserto, con Davide, un tifoso italiano dei Superhoops che vive a Londra e che ho conosciuto grazie al forum degli Italian Hoops.
Davide mi racconta della sua vita a Londra, del suo lavoro, e di come si è innamorato del QPR, del quale è ormai un fedelissimo tifoso, abbonato ed appassionatissimo.
Davanti allo stadio vediamo arrivare il pullman del Derby e Davide mi racconta che addirittura solitamente i giocatori di casa arrivano in macchina, la parcheggiano e poi si avviano a piedi verso lo stadio e si fermano spesso e volentieri a scambiare qualche parola con i tifosi ed a fare autografi… fantastico!!!! Purtroppo a quest’ora i giocatori sono già arrivati e così non ho la possibilità di incontrare nessuno di loro.. Davide mi racconta che lui spesso riesce a parlare con i giocatori ed ha fatto loro sapere dell’esistenza del fans club italiano del QPR!
Insieme a lui ci dirigiamo verso lo stadio e verso le 19 ci salutiamo ed ognuno va a prendere posto nel proprio settore.
Mi ha fatto tantissimo piacere conoscere Davide e parlare con lui, è stato molto bello sentire il suo entusiasmo per il QPR ed i suoi racconti. Naturalmente lo invidio tantissimo perché vive a Londra con sua moglie ormai da qualche anno, si è inserito benissimo nella realtà londinese sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista lavorativo, ma soprattutto lo ammiro perché ha avuto il coraggio di lasciare tutto e cambiare vita in una nuova grande città, con una lingua ed una cultura molto diverse da quelle italiane. E poi ha saputo inserirsi bene, si è sposato, ha un buon lavoro ed una casa e…. ha il QPR!!
Ringrazio Davide per la sua disponibilità e simpatia e…. anche perché mi ha regalato il programma del match!!

Ed eccoci dunque finalmente all’interno del favoloso Loftus Road, siamo all’altezza del centrocampo in seconda fila, praticamente quasi in campo, la linea di bordo campo è vicinissima, piove, tipico “quadretto” british! Tutto perfetto, scattiamo qualche foto, poi cominciano ad arrivare i tifosi Hoops, adulti, ragazzini, ragazze con la mamma, anziani, ed anche bambini accompagnati dai genitori, davvero bellissimo.

Ed è qui, per ricollegarmi alla parte iniziale del mio racconto, che, proprio davanti al mio seggiolino, vedo arrivare un padre con il proprio figlio.
Il bambino è entusiasta anche se mi sembra già esperto (in effetti ha in mano una tessera, credo sia l’abbonamento, quindi è un “tifoso abituale”), parla con il padre della partita ed è una bellissima immagine per me che invidio da morire quell’uomo!
Vorrei tanto anch’io un giorno poter portare mio figlio allo stadio, magari tutti i sabati, vivendo una bella giornata con lui, spiegandogli le regole di questo sport, raccontandogli i miei ricordi, comprandogli la maglietta del club ed altri gadgets, e tifando con lui per la nostra squadra.
Certo, questa è una cosa che si può fare anche in Italia, ma qui è tutta un’altra cosa…. A parte il fatto, di certo non trascurabile, della violenza, che ancora è troppo alta negli stadi italiani, qui c’è un diverso approccio alle partite, una diversa mentalità, si vive la partita in modo molto più rilassato e molto meno polemico. In tutta la partita non ci sono mai state pause per proteste, il pubblico più che contestare l’arbitro per delle decisioni criticabili, faceva delle battute ironiche. Mentre verso i giocatori ed i tifosi della squadra avversaria massimo rispetto e nessun insulto o minacce
E poi ovviamente in uno stadio del genere tutto è più bello ed intimo; probabilmente anche rispetto all’Emirates, per esempio, qui c’è un qualcosa di diverso, sicuramente grazie al tipo di stadio ed al fatto che qui è tutto più “piccolo”, meno folla, meno rumore, meno confusione… è tutto più tranquillo, un luogo ideale per portare il proprio figlio allo stadio.
Purtroppo mi rendo conto che non potrò mai realizzare questo mio desiderio…. Chissà potrò magari portare mio figlio ogni tanto in Inghilterra, ma sarebbe diverso, troppo diverso…
Mi piace molto l’idea della famiglia che va a seguire il proprio local club… la mamma (o moglie) che prepara i panini e saluta gli uomini di casa che vanno allo stadio a fare il loro dovere, cioè quello di sostenere il proprio club… fantastico!! E magari anche il giorno di Santo Stefano con tutta la famiglia, con i parenti arrivati a pranzare e per poi andare allo stadio…. Sarebbe proprio un sogno, sarebbe tutto così diverso dalle nostre abitudini.

Vabbè… poi entrano in campo i giocatori per il riscaldamento ed abbandono i miei sogni…, tengo d’occhio soprattutto Simpson (QPR) e Sunu (Derby) che sono in prestito dall’Arsenal .
E’ fantastico, vediamo i giocatori vicinissimi a noi, sentiamo quello che si dicono e più volte (anche durante il match) rischiamo di prenderci una bella pallonata in faccia…

Fa il suo ingresso in campo anche la mascotte dei Rangers, Spark, che viene a salutare proprio il bimbo di cui parlavo precedentemente, e poi si mette in posa per farsi fotografare, scherza con i tifosi e li incita a sostenere la squadra.

Loftus Road si riempie (12.000 circa), nonostante la pioggia non fa freddo ed è veramente una serata stupenda. I tifosi intonano il tipico coro, appoggiati dalla musica che viene diffusa nello stadio, che accompagna l’ingresso in campo della squadra.
C’è un atmosfera festosa e di ottimismo, per fortuna sono finiti i brutti tempi delle contestazioni a Briatore, delle sconfitte dell’era Hart… ora, dopo le dimissioni del primo, e l’ingaggio di Neil Warnock come manager le cose vanno meglio e si sente.
Qui il pubblico pretende sempre il bel gioco, la ricerca del gol e dello spettacolo, le contestazioni (comunque molto contenute e civili) arrivano solo nel caso in cui la squadra gioca male o non mette il giusto impegno.
Anche Davide mi ha raccontato che la sua passione per il QPR è nata soprattutto grazie al gioco degli Hoops ed alla mentalità dei suoi tifosi che, prima di tutto, vogliono divertirsi.

Inizia la partita, la mia visuale è perfetta, sono molto emozionato e soddisfatto, e la squadra inizia subito andando all’attacco. Taraabt, Vine e Simpson sono molto attivi, ma il gol arriva verso la fine del primo tempo, grazie ad un’ottima iniziativa di Cook, conclusa poi con un bel tiro che finisce in rete. Esulto insieme a tutto lo stadio e puntualmente parte la musichetta che accompagna tutti i gol dei Superhoops!!! Il pubblico è festante e finisce il primo tempo.

Nella ripresa mi aspetto una partita in discesa ed invece il Derby County reagisce e il QPR sembra accontentarsi  del vantaggio (contrariamente ai tifosi che continuano a spronare i giocatori con il tipico “Come on!!”)… grave errore dato che i Rams pareggiano… che delusione!!
Il pubblico comunque continua ad incitare i ragazzi, Warnock fa qualche cambio per cercare di tornare in vantaggio, Vine prende una clamorosa traversa dopo un fantastico tiro da fuori area.
Nel finale tutto lo stadio chiede un calcio di rigore per una evidente trattenuta ai danni del giovane German, ma niente da fare, l’arbitro non ci sente!!
Come dicevo prima, però, non ci sono grosse proteste da parte dei giocatori ed anche il pubblico lancia qualche messaggio ironico al “ref”, niente di più.
In tutto il match non ho visto proteste, polemiche, scene di isterismo, liti… ed anche sugli spalti i tifosi delle due squadre si comportano benissimo.

La partita finisce 1-1, i giocatori salutano e ringraziano il pubblico ed anche noi ci avviamo verso l’uscita consapevoli di aver vissuto una serata indimenticabile all’insegna di un calcio che difficilmente si può vedere in Italia e di un’atmosfera che non si potrà mai vivere davanti alla televisione.

All’uscita facciamo un giro allo shop e poi la leggera pioggia ci accompagna pian piano verso la tube di White City mischiandoci con i tifosi Rams ed Hoops.
Rimarrà il ricordo di questa ennesima favolosa esperienza che non vedo l’ora di rivivere al più presto!!!!












Il giorno dopo purtroppo è quello della nostra partenza e del ritorno in Italia.

Inutile raccontare la tristezza di quel giorno… mi faccio trasportare contro voglia dal treno che ci riporta in aeroporto, guardo fuori dal finestrino quegli ultimi paesaggi, quelle casette, quella pioggia, tutto appartiene già ai miei ricordi, ricordi che però non se ne andranno mai e mi accompagneranno per sempre, e la testa è già al prossimo viaggio in terra britannica.

Ora sono a casa a scrivere questo resoconto, a guardare e riguardare le foto di questo viaggio, a guardare le partite di Premier o Championship in TV, a leggere libri e riviste sul calcio inglese, a leggere libri inglesi, a guardare “The Firm” o altri dvd comprati in altre occasioni, ad ascoltare musica britannica … ma niente potrà cancellare la mia nostalgia….

E ripenso a quel bimbo a Loftus Road ed a suo papà… riuscirò un giorno anch’io a portare mio figlio a Loftus o all’Emirates? Chissà, nella vita non si può mai sapere, quello che è certo è che tornerò a Londra o in qualsiasi altra parte della Gran Bretagna perché il mio amore per quelle Terre non finirà mai!!!

Ringrazio come al solito mia moglie Silvia ed i ragazzi dei fans club italiani di Arsenal e QPR per avermi aiutato a vivere ancora una volta questo splendido sogno e ringrazio i ragazzi dei forum che mi aiuteranno a cercare di vivere il calcio e la cultura britannica ogni giorno…. Anche se dall’Italia e davanti ad un computer!!!

Di questo viaggio mi rimarranno molti ricordi e molte emozioni che sono contento di poter condividere con persone che hanno la mia stessa passione e che a loro volta potranno raccontarmi le loro esperienze nei fantastici viaggi che hanno fatto o che faranno!

GOD SAVE THE QUEEN AND THE FOOTBALL!!!!!!!

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