Ci siamo di nuovo… anche questa volta ho deciso di andare a Londra: Natale, Capodanno, Pasqua, primo maggio, ferie estive… ogni occasione è buona per tornare nella “mia” amatissima Londra.
Dico “mia” anche se è una città grandissima e quindi popolata da tantissimi londinesi ed è sempre affollata da turisti in qualsiasi periodo dell’anno, ma è proprio così che la sento.
La sento “mia” perché è solo lì che mi sento veramente a casa, è lì che mi sento me stesso ed è sempre lì che ho vissuto giorni stupendi e memorabili il cui ricordo mi accompagnerà per tutta la vita.
Ci sono tante altre città che mi piacerebbe visitare come Dublino, Cardiff, Edimburgo, ma alla fine torno sempre a Londra. Mi rendo conto, anche per mia moglie, che almeno d’estate sarebbe più giusto andare al mare o perlomeno vedere cose e luoghi nuovi, ma il mio egoismo e soprattutto il mio cuore mi portano dritto dritto sempre lì e più in particolare ad Ashburton Grove… infatti a Londra c’è qualcosa che non posso trovare né in Irlanda, né in Galles, né in Scozia, né tantomeno al mare: l’Arsenal!
Sì è vero, amo Londra per i suoi fantastici parchi, monumenti e musei, per i taxi neri ed i bus rossi a due piani, per i mercatini e per i londinesi ed il loro modo di vivere, ma soprattutto perché è qui che gioca la squadra che mi è entrata nel cuore.
Amo Londra ormai da tanti anni e poi di conseguenza ho iniziato a seguire il calcio inglese ed in particolare l’Arsenal, una squadra speciale che ti travolge e ti conquista!
Purtroppo noi tifosi italiani dei Gunners non possiamo andare a vedere la nostra squadra tutte le volte che gioca all’Emirates Stadium ed io di questa cosa ci soffro enormemente perché mi piacerebbe seguire l’Arsenal sempre che vinca o che perda, ma comunque cerco di fare il massimo che posso per starle vicino il più possibile.
In questa vacanza ho potuto finalmente passare una settimana intera a Londra (solitamente ci vado 3 o 4 giorni) ed ho potuto gustarmi con calma la vita londinese, senza fretta.
Passeggiare per le vie della città, visitare i mercati di Portobello Road, Covent Garden o Camden Town, fare compere in Carnaby Street (la mia preferita) è fantastico, ma alla fine la cosa più bella è andare ad Arsenal, nelle vie che portano al mitico stadio di Highbury ed all’Emirates che ha sicuramente meno fascino e tradizione, ma è comunque maestoso ed emozionante.
Questi posti li puoi trovare solo a Londra, nessuna città al mondo te li può dare !!!
Nella mia vacanza londinese sono stato accompagnato da mia moglie Silvia che è ormai (per forza e per amore) diventata una super tifosa dei Gunners!
In quello stesso periodo a Londra c’erano anche altri membri dell’Italian Arsenal Fans Club: innanzitutto il presidentissimo in persona, Stefano, con sua moglie Fabrizia ed altri due ragazzi . Come in ogni partita casalinga dell’Arsenal per il nostro Fans Club c’è sempre presente qualcuno a testimonianza della passione che ognuno di noi ha nei confronti della squadra. Con Stefano e gli altri ci siamo trovati una mattina davanti allo stadio ed insieme siamo andati nel negozio del club dove ognuno ha fatto grosse compere!! D’obbligo per me l’acquisto della nuova maglia di casa che, anche se per molti non è bella ed è meglio quella da trasferta che ricorda quella mitica indossata nell’ 89, a me piace parecchio anche se ammetto che non rispetta in pienola tradizione e la storia.
Poi arriva il grande giorno della partita: lo so, è la prima di campionato e quindi non è una partita decisiva, e si gioca con il WBA, ma non importa, la cosa che conta è essere lì ed essere lì in quel momento a vedere giocare l’Arsenal. Questo dovrebbe essere secondo me lo spirito di ogni tifoso: non si deve per forza andare a vedere un big match, l’importante è sostenere l’Arsenal anche in queste partite che apparentemente contano di meno.
Ci si trova con Stefano e gli altri alla stazione della metropolitana di Russel Square abbastanza in anticipo rispetto all’inizio della partita perché dobbiamo ritirare i biglietti al box office e perché ognuno di noi non vede l’ora di andarci e vuole vivere il clima pre partita al completo.
Nonostante l’orario la metro è già sufficientemente biancorossa per permettere di far già salire l’emozione e l’adrenalina.
Scendiamo ad Arsenal e attraversando le bellissime vie che portano allo stadio mi sento un vero Gooner! Dentro di me non sono pienamente soddisfatto perché queste sono sensazioni che vorrei vivere molto più spesso, ma poi capisco che la cosa importante è essere lì e che devo godermi in pieno questi bellissimi momenti. L’atmosfera è già incredibile e siamo già in clima partita. Andiamo a ritirare i biglietti, poi passiamo attraverso le bancarelle che hanno di tutto, da spille, a maglie, sciarpe, libri, foto.. le strade cominciano a riempirsi di una marea biancorossa ed allora mi rendo veramente conto di essere proprio nell’unico posto al mondo in cui vorrei trovarmi ed è fantastico!! Stefano ci porta in un piccolo locale, punto di ritrovo per un gruppo di tifosi, tra i quali c’è il suo amico “Baso”, un personaggio veramente mitico che ogni anno indossa, tagliate a metà, contemporaneamente le due divise dell’Arsenal!!! Da una parte è vestito dunque di bianco e rosso compresi pantaloncini e calzettoni e dall’altra è vestito di giallo e blu… veramente unico!!
Facciamo parecchie foto, io sono un grande appassionato e ne conservo tantissime anche delle mie precedenti trasferte londinesi, e compriamo il programma della partita, l’handbook ufficiale della nuova stagione, la rivista “The Gooner”, e riesco anche a trovare un CD con delle canzoni famose modificate con temi riguardanti ovviamente l’Arsenal!
Troviamo anche altri amici di Stefano, ragazzi inglesi conosciuti a Londra o in Austria nella sede del ritiro estivo della squadra, e poi, con particolare orgoglio del nostro presidente, molti tifosi inglesi, incuriositi dalle magliette che indossano alcuni di noi con la scritta “italian Gooner”, ci fermano meravigliati del fatto che degli italiani tifino Arsenal e vengano fino a Londra solo per vedere giocare i Gunners! Un gruppo di ragazzi, che vivono in Inghilterra, ma sono originari dell’Italia, sono molto interessati al nostro club e ci chiedono parecchie informazioni.
E’ bello sentirsi protagonisti, noi italiani, in mezzo ad una marea di tifosi inglesi dell’Arsenal!!!
Sono molto colpito comunque dagli inglesi, che sono veramente ospitali e gentili con noi e sono contento di aver conosciuto tifosi che vivono l’Arsenal da tanti anni e tutti i giorni, persone che hanno la mia stessa passione!
Prima della partita ci sediamo su delle gradinate davanti allo stadio, qualcuno mangia, qualcuno fa foto, qualcuno legge il programma appena acquistato: è bello vivere l’atmosfera che si respira prima della partita in tutta calma e tranquillità!
Poi finalmente arriva il momento di entrare all’Emirates: l’adrenalina comincia a salire, ma la pelle d’oca mi viene sulle note di “the wonder of you” la bellissima canzone di Elvis che l’Arsenal ha scelto come “sigla” prima dell’entrata in campo delle squadre.
Ascoltando questa canzone mi rendo conto di quanto sia bello essere lì, di quanto sia bello tifare Arsenal e condividere questa passione con tante altre persone come me.
Le squadre entrano in campo: l’applauso dei tifosi, lo speaker che annuncia le formazioni, la mascotte, il Gunnersaurus che saluta… tutto fantastico e tutto tipicamente inglese.
Sono stato tantissime volte a San Siro a Milano in passato ed anche in altri stadi italiani, ma non ho mai provato queste emozioni, questa adrenalina che ti fa capire che la partita sta per iniziare e che tra poco sarai lì a gridare “come on Arsenal” sentendoti vicino alla squadra, molto di più di quanto ci si possa sentire stando sul divano di casa tua in Italia…
La partita inizia bene, l’Arsenal segna subito con Nasri, la gioia è tanta, tra noi italiani la soddisfazione è forse ancora maggiore rispetto a quella dei tifosi inglesi perché quando ci veniamo all’Emirates, pretendiamo che l’Arsenal vinca per noi e per i sacrifici che abbiamo fatto per venirci!
La partita prosegue con l’Arsenal che attacca, ma non segna più. Nell’intervallo ne approfittiamo per la “sciarpata” d’obbligo.. fieramente mostriamo le nostre sciarpe da “Italian Gooner” e le nostre pazienti donne ci scattano le foto con noi che siamo più contenti di un bambino che va allo stadio per la prima volta!
Nel secondo tempo l’Arsenal non riesce a chiudere la partita, ma per fortuna arriva la vittoria ed il pubblico canta “One- nil to the Arsenal” e tutti siamo contenti!!
Dopo la partita Stefano ci porta all’Arsenal Tavern un tipico pub inglese dove troviamo Keith, il grande Gooner n. 1, ci beviamo una birra, scattiamo qualche foto e ci facciamo una chiacchierata con i tifosi inglesi: bellissimo.
L’Arsenal è davvero speciale, ma anche il nostro fans club grazie al quale, durante le partite e nei raduni annuali, ho conosciuto tanti ragazzi come me, con la mia stessa e strana passione, ognuno con le sue storie, ognuno tifoso Gunners per un motivo particolare, legato magari a qualche strano episodio… chi per i colori della maglia, chi per un giocatore, chi per una partita rimasta impressa, chi per caso… comunque tutti legati dallo stesso grande tifo!!
Ogni volta che vado a Londra c’è qualcuno del fans club che mi fa conoscere persone e posti nuovi, stavolta ho conosciuto Keith, Baso, ed altri, le volte passate ho conosciuto dei ragazzi di Dover e sono stato in pub diversi… sono tutte esperienze che porto nel cuore.
Tutti noi Italian Gooner sogniamo di andare all’Emirates ogni volta che gioca l’Arsenal, ma purtroppo non è possibile, ma penso che se la nostra passione ci porta fino a Londra per seguire la nostra squadra anche solo poche volte all’anno, significa che i Gunners ci sono veramente entrati nei cuori e che siamo disposti a dei sacrifici per poterlo fare.
Magari qualcuno di noi non è ancora riuscito ada andarci, ma sono sicuro che il tifo prima o poi lo porterà dritto ad Ashburton Grove…
Adesso sono a casa, in Italia rassegnato a guardare la prossima partita dell’Arsenal in TV, ma quando arriverà il momento chiuderò per qualche secondo gli occhi, immaginerò di sentire “the wonder of you” e di provare l’atmosfera e le sensazioni avute all’Emirates, poi li riaprirò e mi sentirò più vicino alla squadra con la testa e con il cuore anche se fisicamente saremo molto distanti.
Ringrazio tutti gli amici del fans club che mi hanno accompagnato in questi momenti fantastici, il presidente Stefano che è sempre disponibile e tifoso appassionato, Roberto per il prezioso lavoro che svolge e, permettetemi, mia moglie Silvia che a furia di sopportare la mia passione per l’Arsenal ne è diventata una tifosa vera, che mi accompagna ad ogni partita e che rinuncia ad altre vacanze che magari preferirebbe e che, molto importante, scatta per me centinaia di foto che riescono ad immortalare i bellissimi attimi vissuti a Londra e mi aiutano a mantenerne sempre vivo il ricordo.
St.
Nessun commento:
Posta un commento