Lunedì 5 agosto, Premier Inn, Preston, la sveglia suona, ma sono già sveglio da un pezzo, impossibile dormire, impossibile non pensarci, impossibile non essere tesi, emozionati, agitati... impossibile far finta che oggi sia un giorno normale...
No, non lo è per niente, oggi è lunedi 5 agosto, ed è il giorno del derby, il derby della M6, il derby probabilmente più sentito qui nel Lancashire, la rivalità più accesa.
Blackburn e Burnley, ok, rivali, ma è contro il Blackpool che si gioca il vero derby, è questa la partita più importante per ogni Northenders, nessuno vuole mancare e questa sera Deepdale sarà pieno, ci sarà un'atmosfera elettrizzante, e io sarà lì.
Da quando seguo con passione il PNE ho sempre sentito questa rivalità, o meglio, ne ho sentito parlare, ho letto, ho cercato di capirla, ho cercato di immedisimarmi nei tifosi, ho cercato di interpretare certi sentimenti e certe emozioni, ma mai potrei sentirla per davvero prima di essere là a Deepdale.
Fino al momento in cui non sarò là, a Deedale, nella Town End, non potrò dire di sapere cosa significa per davvero.
In realtà però già dal momento in cui mi sono svegliato l'ho cominciata a vivere, già dal momento in cui ho smesso di dormire per pensarci inconsapevolmente, questa è una partita con dura 90 minuti, questa è una partita che per me è già iniziata da questa notte o forse addirittura dallo stesso momento in cui, quel lunedi mattina al lavoro, ho saputo che il sorteggio aveva detto PNE-Blackpool.
Questa è una partita che si gioca ancora prima di scendere in campo, ancora prima di essere fisicamente allo stadio ad incitare i ragazzi, questa è una partita che ogni tifoso e giocatore giocano a modo suo, ognuno la vive secondo le proprie emozioni e posso dire con certezza che le mie sono forti e non mi fanno dormire e pensare ad altro.
Niente e nessuno potrà distogliere la mia mente da quel pensiero fisso, da quella partita così importante, da quella partita che dentro di me sto già giocando da un pezzo, me la sto immaginando, me la sto sognando una vittoria al 90° minuto, una di quelle vittorie che ti rimangono in testa per anni, una di quelle vittorie che ti fanno stare cosi bene, tanto quanto dure sono da accettare per i rivali che perdono..
E allora eccomi scendere per fare colazione, e poi eccomi per le vie del centro città a fare compere, o a cercare di fare compere, a cercare di passeggiare come se niente fosse, ma non ce la faccio, penso al derby, incrocio gli sguardi delle persone e cerco di capire se qualcuna di esse sta vivendo le mie stesse emozioni, paure e speranze.
Piove e la pioggia rende tutto ancora più malinconico, queste emozioni, queste paure, che la pioggia sembra incentivare ancora di più...
In mattinata ricevo un messaggio: è Janice che mi chiede di farmi trovare davanti allo shop del PNE per le 6pm. Va bene , ci saremo.
Impossibile restare indifferenti, impossibile non sentire la tensione, giri per la città, ma alla fine ti rendi conto che, pur essendo Preston, pur essendo l'amata Inghilterra, alla fine non te ne frega niente perchè vorresti già che fosse sera, vorresti già essere a Deepdale a perdere la voce, a sperare con tutte le tue forze di vedere il North End trionfare.
Forse adesso qualcosa comincio a capire di questa rivalità, comincio a sentire quella tensione che ti impedisce di pensare ad altro, fai le cose, ma ti rendi conto che la tua testa è già là, il cuore sicuramente.
In ogni caso riesco a concedermi qualche distrazione e compro tre libri a prezzi davvero convenienti, guarda caso, su Preston e sul Preston... Un libro narra la storia della città, un altro parla di calcio e della stagione 1952/53, quella storica stagione nella quale il Preston NE di Sir Tom Finney contese il Titolo di Campione di Inghilterra fino all'ultimo momento all'Arsenal che avrebbe poi vinto, ma solo grazie ad un gol di differenza a suo favore, ed infine, il terzo libro, scritto da Bill Routledge come il libro "Northern Monkeys" acquistato qualche giorno prima, nel quale si parla di un gruppo di tifosi del PNE.
Libri importanti per saperne sempre di più di questa città e della sua meravigliosa squadra di calcio, di questa città e della sua squadra di calcio che già da tempo sono entrate inesorabilmente nel mio cuore.
Nel primo pomeriggio si cominciano a vedere maglie del PNE in giro per la città e allora mi rendo conto di quanto sia vicino il momento, di quanto sia vicina la realizzazione di un sogno, di quanto teso io sia, di quanto vorrei vincerla questa partita.
Indosso con orgoglio la felpa del PNE acquistata venerdì scorso allo shop e vorrei che tutti la vedessero, vorrei che tutti pensassero, come me, al grande evento di questa sera, vorrei che tutti mi si avvicinassero per augurarmi una grande serata e per dirmi Come on You Whites, vorrei che tutta la città si fermasse per concentrarsi solo ed esclusivamente sul derby...
Ormai non riesco più a fare altro che pensare alla partita, la sento, la sento la tensione, l'emozione, la sento la rivalità adesso, adesso comincio un pò a capire cosa possa significare anche se sono convinto che non la potrò mai vivere con lo stesso trasporto di chi vive a Preston, di chi ci è nato e di chi ci vive da anni, di chi questa rivalità la sente e la "combatte" tutti i giorni.
Non posso e non voglio far finta di credere di sentirla come loro. Questa è la loro partita, la loro rivalità... io sono italiano, io vivo lontano, io seguo solo da qualche anno il PNE e non da quando sono nato. Non oso nemmeno pensare di poterla vivere come loro, ma in ogni caso a modo mio la sento e la sento anche forte!
Per ingannare il tempo e per rilassarci ci beviamo qualcosa di caldo da Starbucks, ma non funziona, sono agitato, penso alla partita, parlo della partita..
No, non è un giorno normale questo lunedi 5 luglio, non lo potrebbe mai essere per un tifoso del Preston North End.
Ammetto di essere anche un pò teso per eventuali possibili disordini tra le tifoserie, ma più che altro per Silvia, non per me.. sono certo che non succederà niente, ma non voglio nemmeno mettere a rischio la sua incolumità, per me, ma anche per lei deve essere solo un giorno di festa, un giorno memorabile, non voglio che a causa di qualche scalmanato si possa rovinare tutto.
E allora decido che sarà meglio andare direttamente allo stadio all'appuntamento con Janice senza andare al pub prima del match; sono sicuro che tutto sia perfettamente sotto controllo e che non ci sarà nessun tipo di problema, ma la mia priorità è quella di fare in modo che tutto vada nel migliore dei modi senza nessun tipo di inconveniente.
Sono le 5pm, ci siamo quasi, adrenalina, tensione, agitazione, paure, speranze, sogni, voglia di vincere, paura di perdere, tutto si mescola in un unico stato che potrei definire "pre-partita" o meglio "pre-derby"....
Torniamo velocemente in camera per cambiarci, io indosso la maglietta del PNE, il Club ed i tifosi hanno chiesto una notte "In White" per cercare di colorare lo stadio il più possibile di bianco.
Sarà una notte meravigliosa, me lo sento. Non potrò mai dimenticare questi attimi prima del match. Emozioni forti che ti pervadono, emozioni e tensioni, tensioni ed agitazione...
Non si può vivere questa attesa senza queste emozioni, non sarebbe normale, non sarei io.
Questa volta è il momento, con decisione imbocchiamo la porta della nostra camera d'albergo e si va: è cominciata la fase finale di questa partita infinita, stiamo arrivando alla resa dei conti, stiamo arrivando al momento decisivo.
Prendiamo come al solito il taxi, dico semplicemente al conducente "Football" e capisce subito, capisce, oggi c'è la partita chiunque qui lo deve sapere anche chi non segue il calcio, questa è una partita di tutta la città, chi ama Preston deve amare anche il Preston e di conseguenza sentire quell'odio sportivo per il Blackpool che solo una grande rivalità come questa può far nascere per davvero.
Una rivalità tra due città, una rivalità che se nasci da queste parti te la senti dentro, te la senti che sale sempre di più fino a quando arriva il giorno del match.
Un giorno che i tifosi hanno dovuto aspettare per troppo tempo, adesso tutto questo tempo è annullato e ne manca davvero poco, non sembra vero, non lo capisci adesso, ma sta arrivando..
Il taxi ci porta a Deepdale, noto già parecchio movimento intorno ad esso, i tifosi sono elettrizzati, i tifosi girano sotto lo sguardo dolce di Sir Tom ed aspettano con ansia che arrivino le 19.45.
Mentre aspettiamo Janice scattiamo qualche foto ricordo... speriamo di conservarle nel cuore e che ci potranno ricordare in futuro una serata magica!
Dalla mia faccia si nota la tensione, ma anche una certa "grinta", voglia di vincere, come se fossi io a dover entrare in campo, come se potessi decidere io l'esito del match.
Ma siamo tutti cosi, i tifosi mi guardano ed alzano il pollice, i tifosi sono convinti di poterla vincere, i tifosi sono concentrati e determinati, speriamo che lo siano anche i giocatori!
Alle 6pm ci incontriamo con Janice e Kim e con loro andiamo al parcheggio dove i giocatori lasciano le proprie vetture per poi recarsi a piedi verso gli spogliatoi.
Arrivano parecchi giocatori, Mousinho, King, Wright, Keane, Croasdale, Humphrey, Holmes... li incoraggio, dico ad alcuni che si deve vincere, loro annuiscono convinti, li vedo decisi e concentrati, sono fiducioso!!
Janice è molto gentile perchè spiega a tutti i giocatori che sono un tifoso italiano del PNE e loro si fermano volentieri con me per una foto e per scambiare qualche battuta, meravigliati dal fatto che un italiano possa tifare North End.
Purtroppo Will Hayhurst deve essere probabilmente già arrivato in precedenza; immagino che anche lui sia molto concentrato ed emozionato... lui, ragazzo di Preston, un local lad cresciuto con questa rivalità, un local lad che sa cosa significa, un local lad cresciuto con il mito di Finney, un local lad tifoso del Preston North End.
Janice mi regala un poster del PNE, un libricino sulla storia di Preston e, incredibile, un grembiule da cucina per Silvia con gli autografi di tutti i giocatori!!
Davvero splendida la gentilezza e l'accoglienza che mi è stata riservata! Io ricambio regalandole una sciarpa del Branch Italiano del PNE, i GBS.
Sono sempre più emozionato e teso... per qualche attimo sono riuscito a distrarmi grazie all'arrivo dei giocatori, ma la tensione sala sempre di più, ma non solo, sale anche la grinta, la voglia di vincere e di gridare COME ON YOU WHITES!
Riesco a scambiare qualche battuta anche con Neil Mellor, ex giocatore del PNE che qualcuno ricorderà ad inizio carriera con la maglia del Liverpool e che ha dovuto abbandonare il calcio giocato a causa di un infortunio, e con un conduttore di Sky visto che la partita verrà trasmessa in diretta TV.
Anche un operatore di Sky ci riprende mentre mostriamo la bandiera dei GBS, il Fans Club Italiano del PNE.
Janice ha in serbo per me un'altra gradita sorpresa: più tardi arriva Moe Hayhurst, la mamma di Will, amica di Janice.
"Conoscevo" già Moe grazie a Facebook e grazie a lei ero riuscito qualche mese fa a mettermi in contatto conWill al quale ho fatto la famosa intervista di cui ho parlato in precedenza.
Moe si dimostra una persona disponibilissima, gentile e simpatica: con mia grande soddisfazione mi dice che Will le ha spiegato di avermi incontrato dopo la partita contro i Wolves e di essere stato molto contento.
Addirittura Moe mi regala un giubbetto di suo figlio e da lui autografato con tanto di dedica "Conor, thanks for your support!", sono emozionatissimo e davvero contento per tanta generosità, ringrazio e consegno a Moe una sciarpa GBS come regalo e segno di riconoscenza per Will.
Mi chiede anche per quanti giorni ci fermiamo ancora a Preston... le dico che domani mattina partiremo per Chester, lei mi dice di farle sapere quando verremo la prossima volta... probabilmente aveva in mente di farmi incontrare Will... peccato dovercene andare proprio domani!!!
Qualche minuto dopo, tutti felici e soddisfatti, ci congediamo da Moe e ci dirigiamo verso l'entrata che ci porterà nel cuore della Town End!
Davanti alla statua di Sir Tom cerco il mattone che avevo acquistato per la Walk of Fame... non lo trovo, ma la gentilissima Kim lo troverà qualche giorno dopo per me, ecco la foto che mi ha inviato:
Orgoglioso che una parte di me sia sempre là con Sir Tom a Deepdale!!
E' il momento di entrare.
All'improvviso la tensione si trasforma in gioia, speranza, ottimismo, passo il tornello e davanti a me si presenta un Deepdale meraviglioso che sprigiona tanta elettricità, tanta grinta e voglia di lottare, di vincere, di sostenere i ragazzi, di incitarli, di spingerli alla vittoria!!
Prima di salire al mio posto al fianco di John restiamo ancora un pò con Janice e Kim a bordo campo guardando il riscaldamento dei giocatori, cercando di far sentire loro il nostro appoggio e la nostra carica. Will vedendoci ci saluta e lo ringrazio mostrandogli il suo giubbetto che indosso con orgoglio.
Lo stadio si riempie, l'adrenalina sale anche Deepdale Duck, la mascotte, ci da il suo benvenuto!
Il fotografo del Club ci fa una foto:
Siamo tutti carichi e ormai pronti alla sfida!!!
Quando sentiamo le note della canzone dei Lancashire Hot Spot "PNE, PNE" l'emozione si alza e si comincia a cantare e ad entrare in piena trance agonistica!!!
Salutiamo e ringraziamo Janice e Kim per la splendida compagnia e per i regali e poi ognuno va al proprio posto... saliamo, saliamo... John ancora non c'è... speriamo arrivi presto!
Nel frattempo trovo ancora Andrew con il suo amico Ammar, entrambi carichissimi!!!!
Manca davvero poco, siamo tutti su di giri, arriva John di corsa, lo saluto, ci diamo un cinque di incoraggiamento, non servono tante parole.
Ci siamo, ci siamo, parte Can't Help Falling in Love, la Town End esplode... cori di incitamento, cori di sfida verso gli avversari, le squadre entrano in campo!!! PNE PNE PNE!!!!
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Le squadre sono in campo, si salutano, si stringono la mano, ma sono certo che anche per i giocatori in campo la voglia di vincere e la rivalità si senta tantissimo.
Impossibile per loro non capire quanto sia importante, quanto i tifosi vogliano vincerla e so che daranno il massimo, faranno di tutto per darci questa soddisfazione, lotteranno fino all'ultimo secondo di gioco, lotteranno su ogni palla, in ogni contrasto, correranno fino a perdere il fiato, cosi come noi canteremo e li inciteremo fino a perdere la voce, noi saremo lì a sperare e a crederci perchè se non ci credessimo allora nulla avrebbe senso.
Loro giocano in una categoria superiore alla nostra, loro sono favoriti, loro hanno Tom Ince, ma a noi non fanno paura, noi abbiamo Hume e Will che partiranno titolari, noi abbiamo undici leoni che daranno battaglia, noi metteremo in campo tutta la grinta possibile e la Town End metterà la voce per dare coraggio ai ragazzi e per intimorire gli altri che vestono la maglia tangerine...
Oggi John pare tesissimo, non ha portato le bambine questa sera, la partita la sente tantissimo, questo sì che è un tifoso, uno di quelli che ci sono sempre, non mancano mai, danno il loro sostegno vocale sempre, in casa e in trasferta, e questa sera è anche la sua sera, questa sera è la sera di ogni Northender.
I cori che partono da John e da tutta la Town End sono assordanti e io mi lascio trasportare dall'entusiasmo, da una sorta di incoscienza che per 90 minuti ti fa trasformare, ti fa sentire libero, ti fa sentire forte.
Siamo convinti di potercela fare, non ci sentiamo inferiori e per l'intera durata del match l'atmosfera è meravigliosa, il sostegno non manca mai, è incessante, i cori vengono cantati a squarciagola con convinzione e grande orgoglio.
Proud Preston, siamo orgogliosi di essere i tifosi del Preston North End.
Si resta in piedi per tutta la partita, impossibile riuscire a restarsene seduti, sia per cantare, sia perchè ogni azione ti farebbe sobbalzare dalla poltroncina.
La squadra gioca bene, la squadra ha carattere e ci mette tutta la grinta, la cattiveria agonistica necessaria, loro invece appaiono un pò impacciati e nervosi... beh, non dev'essere facile giocare in un ambiente che è così ostile nei loro confronti!
Vogliamo vincere, voglio vincere, questa volta il risultato non passa in secondo piano, ma diventa fondamentale, non so come potrei reagire ad una sconfitta, non voglio nemmeno pensarci, mi rovinerebbe l'intera vacanza!
Per la prima volta seguendo una partita del PNE allo stadio dal vivo sento di voler vincere ad ogni costo, oggi non c'è spazio per nient'altro, per nessuna distrazione, oggi tutti siamo concentrati e tesi perchè vogliamo batterli!
Quello che conta è esserci, quello che voglio è che i ragazzi in campo diano tutto.... no, oggi no, non è vero, oggi quello che conta è vincere.
Fatelo per noi, fatelo per una città, fatelo per voi stessi, fatelo per il PNE, fatelo per me.
Tutto è elettrizzante, non capisco più niente, capisco solo che devo continuare a cantare e sperare che arrivi un gol da parte dei nostri ragazzi.
Seguo il match concentrato, ma allo stesso tempo, nonostante l'agitazione mi diverto. Sì, mi diverto tantissimo, mi diverto a stare lì a cantare, saltare, a stare lì con loro.
E allora forse alla fine è questo quello che voglio veramente : voglio farne parte, voglio condividere la mia passione, voglio gridarla qui ogni volta che il North End giocherà, voglio cose semplicissime, voglio sentirmi libero per quei 90 minuti, voglio lasciarmi trasportare inconsciamente e perdermi in questo mare bianco.
Qui dentro siamo tutti uguali, non ci sono ricchi o poveri, non ci sono distinzioni, qui siamo tutti tifosi del Preston North End, è questa l'unica cosa che conta e allora tutti insieme come un'armata imbattibile e coraggiosa continuiamo a combattere con gli unici mezzi a nostra disposizione, la voce per cantare, le braccia per alzarle ed agitarle, le mani per applaudire, i piedi per saltare... queste sono le nostre armi e oggi le usiamo con tutte le nostre forze, nessuno ci potrà mai fermare.
Perchè noi siamo i ragazzi della Town End, noi siamo i Townenders del Preston North ENd.
Il primo tempo termina sullo 0-0, ma siamo tutti molto soddisfatti per la prova offerta dai ragazzi che stanno giocando bene e tenendo bene testa agli avversari sulla carta più forti.
Durante l'intervallo ho ancora l'occasione di scambiare qualche battuta con i tifosi, ed in particolare con John che è in pieno clima partita, come me, come tutti noi, questa è una serata magica, deve finire bene, non può andar male, sono ottimista, sento che vinceranno per noi, per me, per tutto questo.
Non riesco a sedermi nemmeno durante l'intervallo, voglio essere pronto, non voglio rilassarmi, voglio godermi ogni singolo momento e stando in piedi guardo tutto Deepdale, vedo tanto bianco e quel settore Tangerine... adesso comincio davvero a capire cosa si prova, questa rivalità sta cominciando ad entrarmi dentro anche se, per come sono fatto, non provo odio, solo rivalità calcistica, e grande voglia di batterli!!
Ed ecco che i ragazzi rientrano in campo, come on guys, come on you Whites, non deludeteci, fatelo per noi, vincete e diventerete i nostri eroi, vincete e non vi dimenticheremo mai.
Le emozioni continuano nel corso del secondo tempo, non smettiamo mai di cantare, ci agitiamo per ogni occasione da gol, speriamo ogni volta che sia quella buona, speriamo, continuiamo a crederci, continuiamo a incitare.
Deepdale ci crede, Deepdale è assordante, Deepdale è in una delle sue serate migliori, Deepdale è scatenato, Deepdale è magico, serve un gol, solo un gol, solo una gioia, ma che gioia sarebbe...
Le azioni si susseguono, il PNE sta continuando a giocare bene senza mai rischiare troppo, sono contento anche per Will che sta giocando tutto il match facendo la sua bella figura, ma oggi non contano i singoli, dobbiamo essere una squadra e come squadra andare a prenderci la vittoria.
Non manca molto, qualcuno pensa ai supplementari, comincio anche io a pensare che potrebbe addirittura finire con la sofferenza dei calci di rigore, manca poco.
Manca poco, manca pochissimo.
Lee Holmes è sulla pala, c'è un calcio di punzione, manca poco, pochissimo, tre minuti.
Non voglio illudermi, andremo ai rigori, non riusciremo mai a vincerla così facilmente, sarebbe troppo bello.
Smettiamo per un attimo di cantare, c'è tensione, paura mischiata a speranza.
E' dentro, non so come, ma la palla è dentro.
E c'è solo casino, c'è delirio totale, saltiamo, esultiamo, gridiamo, ridiamo, piangiamo, non ci crediamo, è un unico urlo.
Un urlo liberatorio.
GOL.
Non capisco niente, grido e salto, esulto e rido, alzo le braccia e abbraccio chiunque, non penso a niente, mi lascio solo trasportare dall'entusiasmo, dal delirio generale.
Tom Clarke è arrivato su quella palla calciata da Lee, su quella palla sulla quale nessuno ci era arrivato, nemmeno Huntington, ma lui, Clarke è sbucato da chissà dove, e l'ha messa dentro la palla. L'ha messa dentro ed è 1-0, l'ha messa dentro ed è delirio, entusiasmo, gioia, liberazione, sfogo, buttiamo fuori in quei secondi le tensioni accumulate in giorni interi di attesa, in giorni interi di paure e speranze.
Poi ci rendiamo conto, capiamo che sta succedendo.
John è sfinito, John sta quasi male, John ha aspettato tanto tempo questo momento, John si ferma un attimo a cercare di capire cosa stia succedendo, John ripensa alle sofferenze degli ultimi anni, John pensa a tutte le volte che ha sognato un momento cosi.
John è un grande, John è un tifoso. E sa cosa vuol dire esserlo.
Dopo la grande gioia adesso scatta il momento della paura, della paura di rovinare tutto, della paura che segnino loro, ma noi sconfiggiamo queste paure cantando, cantando ed incitando, cantando per ringraziare Tom e tutti gli altri, cantando per dire che in Simon Grayson noi crediamo, cantando perchè noi siamo Preston Till I Die, Preston fino alla morte, oggi lo canto e lo prometto a me stesso, non potrò mai cancellare tutto questo, non potrò mai dimenticare quello che questa squadra mi sta regalando, quello che questi tifosi mi stanno facendo provare.
Preston Till I Die.
I Lashers non riescono a reagire, Deepdale è una bolgia, nessuno può provare a rovinarci la festa, nessuno può smorzare il nostro entusiasmo, una gioia incontenibile, una gioia mai vissuta prima, una gioia che ricorderò per sempre.
E arriva il fischio.
E' finita, è finita per davvero. Abbiamo vinto, abbiamo vinto il derby, abbiamo battuto i Lashers.
Altro urlo liberatorio, altri cori, altri abbracci, altra gioia, altri sorrisi, pacche sulle spalle, ma soprattutto applausi ai ragazzi e cori di ringraziamento.
Poi qualcuno esagera e l'entusiamo si trasforma in follia, qualcuno entra in campo e va a provocare gli avversari, a deriderli ad esultare sotto il loro settore.
Non si fa, ma sono ragazzi e la gioia è troppa, poi tanti altri invadono in campo ma solo per gioia, per poter correre liberi su quel manto verde protagonista di questa impresa, per poter gioire e festeggiare insieme agli eroi di questa magica serata.
Nessuna violenza, nessun intento violento, un pò di rivalità, forse sarebbe stato meglio restare ai propri posti, ma cosa dire dopo una serata del genere?
Non è tempo per criticare, non è tempo di moralismi, voglio solo divertirmi e continuare a vivere il sogno.
Nessuno vuole andarsene, il ricordo di questa notte meravigliosa non andrà mai via per nessuno di noi.
E' uno spettacolo, un favoloso sogno diventato realtà, abbiamo veramente segnato un gol negli ultimi minuti, un gol decisivo all'87° contro i Lashers, non c'è niente di più bello!!
I giocatori escono tra gli applausi, i cori continuano, John vuole ancora cantare, e noi con lui.
Poi arriva anche il momento di andare, arriva il momento di salutare Deepdale, stavolta con più malinconia nonostante una notte così magica, perchè già so che passerà del tempo prima che ci potrò tornare, ma lo farò il prima possibile, lo devo a me stesso, lo devo al PNE, lo devo a Will, a Moe, a Janice, a Kim, a Lennox, a Nathan, a Tom, a Andrew, a Trevor e a John.
O forse semplicemente lo voglio e basta.
Non riesco ad andarmene ed anche quando saluto John e Silvia mi dice che dobiamo andare vorrei rimanere, do un ultimo sguardo al teatro dei sogni, volto le spalle e scendo le scale che ci portano all'esterno dello stadio.
E anche qui il delirio composto continua, tutti cantano, tutti sono felici, sembra di aver vinto il campionato o una Coppa, ma per noi è così, abbiamo vinto contro il Blackpool FC, abbiamo vinto il derby.
Gente che mi saluta, gente che mi da pacche e che mi da il cinque, gente che addirittura mi riconosce "Italian Branch" mi gridano, io non ci capisco niente, cerco di filmare quello che riesco, voglio ricordare tutto di questa notte!!
Le emozioni continuano a scorrere come un fiume in piena e continueranno a farlo a lungo anche quando ci incamminiamo verso l'albergo.
Avrei voluto andare a festeggiare, ma c'è davvero tanto caos e tra poco usciranno i tifosi ospiti, c'è tantissimo polizia e dopo l'invasione di campo sono tutti allertati e pronti ad intervenire.
Il servizio sicurezza è ottimo ed anche nel tragitto a piedi, fino ad un certo punto, abbiamo la "protezione" della polizia che accompagna la folla per assicurarsi che non succeda nulla.
Sinceramente non credo che ci sia da preoccuparsi, tutto è nella norma, ma penso anche che sia meglio portare Silvia in albergo, meglio non ritrovarsi in spiacevoli situazioni e allora si va con in corpo ancora tanta adrenalina, con negli occhi ancora quelle immagini, con il cuore gonfio di emozione.
Arriviamo a destinazione senza nessun tipo di problema, sani e salvi!
Dall'albergo sentiamo ancora rumori, sirene, e la polizia che scorta in stazione i tifosi avversari.
Per loro una serataccia qui a Preston!!
In qualche modo riesco anche a dormire anche se prima di addormentarmi faccio ripassare nella mia mente ogni momento, ogni emozione.
Mi sento di ringraziare tutte le persone che in qualche modo hanno contribuito a rendere tutto bellissimo anche solo con una stretta di mano, un abbraccio, un sorriso.
Peccato non aver visto Will oggi, peccato non averlo potuto ringraziare di persona per il giubbetto e per la vittoria!
La mattina dopo dobbiamo lasciare Preston, andiamo a Chester... Indosso con orgoglio la felpa del PNE, voglio che tutti mi vedano, sono orgoglioso di far vedere lo stemma con l'agnello, lo stemma di Preston, lo stemma del Preston North End.
E' proprio il momento di lasciarsi alle spalle Preston e questi giorni meravigliosi.. ieri notte è stata ovviamente l'apice di tutto, ma non dimentico nulla di questi giorni, non dimentico la partita con i Wolves, la birra con Trevor, i cori con John, le foto con i giocatori, la gentilezza di Janice e Kim.
Con ancora l'emozione che mi pervade, appuntamento a Chester!
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