sabato 18 luglio 2015

Cardiff City - The Bluebirds

Quando nel 2012 Vincent Tan, attuale proprietario del Cardiff City in carica dal 2010, decise di stravolgere e disonorare la storia e le tradizioni del Club cambiando i colori sociali dallo storico blu al rosso, in onore della sua Terra, la Malesia, ed il crest, sostituendo l'uccello blu (dal quale derivava il soprannome "Bluebirds") con un dragone rosso (simbolo porta fortuna per il popolo Malese), la mia forte simpatia per questa squadra diminuì drasticamente; mi rifiutavo infatti di accettare quei cambiamenti ed ero deluso per il fatto che i tifosi li permisero senza organizzare proteste convincenti o boicottando ad esempio la loro presenza allo stadio o l'acquisto del merchandise, vero motivo scatenante che ha spinto Tan a fare questa discutibile scelta con lo scopo di creare business anche in Asia facendo conoscere il Cardiff e la sua maglia rossa con il dragone sul petto.
Il Cardiff ha poi ottenuto una storica promozione in Premier League e sembrava che ai tifosi andasse bene così.. pur di ottenere gloria e vittorie erano disposti a stravolgere la storia del loro Club ed a sottostare ai voleri del ricco proprietario che avrebbe potuto portare in alto la loro squadra, però a caro prezzo... al prezzo di rinunciare alla storia ed all'orgoglio.
Ma non per tutti era così e, forse anche complice l'immediata retrocessione in Championship, le proteste hanno cominciato a farsi sempre più forti e convinte.
Ho provato a mettermi nei panni dei tifosi, la scelta per loro era davvero difficile.. restare vicini alla loro squadra nonostante tutto lottando per farla tornare quella di sempre oppure abbandonarla al suo destino fondando magari un altro Club? I tifosi del Cardiff hanno sopportato la maglia rossa e il dragone anche per troppo tempo, ma non hanno mai smesso di lottare per cercare di riavere il loro Club, quello con la maglia blu ed il Bluebird, quello che vinse la FA Cup nel 1927, quello che aveva regalato loro tante emozioni... un colore non poteva cancellare il passato, ma poteva essere un insulto alle tradizioni, un fatto inaccettabile, ma che non poteva cancellare l'orgoglio dei tifosi che non avrebbero mai abbandonato la loro squadra a questo destino.
E così la loro lotta e le loro proteste hanno convinto Tan nel 2015 a ridare al Cardiff il suo blu ed il suo simbolo, il Bluebird.

Chissà cosa ne avrebbe pensato Bartley Wilson.

Già, Bartley Wilson, un artista litografico nativo di Bristol che nel 1899 ebbe l'idea di fondare un Club calcistico a Cardiff in modo da permettere alla squadra di Cricket della città, il Riverside Cricket Club, di continuare a tenersi in allenamento durante i lunghi mesi invernali nel corso dei quali i giocatori si sarebbero invece dovuti fermare.
Wilson, che era stato membro ed organizzatore del Club di cricket per diversi anni, programmò nell'autunno del 1899 presso la sua abitazione, all'ombra del castello di Cardiff, un incontro con altri membri durante il quale venne fondato il Riverside Football Club, la squadra di calcio della città gallese della quale Wilson venne subito nominato segretario. 



Wilson
La divisa del Riverside era composta da una camicia con colori cioccolato ed ambra a quarti e pantaloni e calzettoni di colore nero.
Nel corso della stagione vennero organizzati diversi incontri amichevoli contro squadre locali, le partite casalinghe si giocavano al Sophia Gardens, la prima casa della squadra.
Nel 1900 il Riverside venne ammesso alla Cardiff and District League, un fatto che permise alla squadra di giocare in modo competitivo per tutta la stagione.
Il Club riuscì a migliorare il Sophia Gardens con alcune ristrutturazioni e dotando gli spogliatoi dei giocatori di acqua e gas.
Nel 1902 avvenne una fusione con il Riverside Albione, ma ci vollero tre anni prima che il Club riuscì a conquistare il suo primo trofeo vincendo il Bevan Shield, un torneo locale che si svolgeva in quell'era.
Proprio in quel periodo Cardiff venne nominata città e il Riverside fece immediata richiesta di variare il proprio nome in "Cardiff City Football Club", ma  questa venne respinta a causa del fatto che la squadra non giocava a livelli abbastanza elevati.
Nel 1908, però, quando il Riverside iniziò a giocare nella South Wales Amateur League, la richiesta venne accettata e da quel momento il Club potè variare il proprio nome.
Il Cardiff e l'interesse nei suoi confronti stavano crescendo sempre di più, ma il Club non potè comunque iscriversi alla neonata Second Division of the Southern League a causa dell'inadeguatezza del Sophia Gardens, privo di tornelli, di misure di sicurezza per gli spettatori e per la mancanza di un campo chiuso.
Nell'ottobre del 1909 venne organizzata un'amichevole contro il Crystal Palace, partita che terminò in parità con il risultato di 3-3 e che richiamò tantissimi spettatori costringendo così a giocarla al Cardiff Arms Park.
Il successo riscosso da questa partita convinse il Club ad organizzare un'altra amichevole contro un altro avversario importante, il Bristol City, squadra che militava in Division One e che vinse nettamente battendo il Cardiff con il risultato di 7-1.
A questo punto Wilson ed il suo comitato invitarono a Cardiff un'altra squadra inglese di Division One, il Middlesbrough, facendo disputare la partita al New Road, stadio oggi della squadra di rugby del St.Peter's RFC ed ai quei tempi degli Harlequins.
Nel "Boro" militavano due giocatori importanti come Steve Bloomer e Alf Common ed il pubblico gallese rispose ancora con grande entusiasmo riempendo lo stadio e vedendo la loro squadra vincere per 2-1, permettendo al Club di trarre un altro buon profitto economico.
In considerazione del successo di queste partite, della risposta del pubblico e del buon tornaconto finanziario, Wilson interpellò la Bute Estate, Società proprietaria di gran parte della città, per trovare un terreno adatto sul quale costruire la vera casa del Cardiff City FC.
Il terreno venne trovato in uno spazio tra Sloper Road e la stazione ferroviaria e l'offerta del Cardiff venne accettata dopo che la Cardiff Corporation accettò di contribuire alla costruzione dello stadio.
Questo importante e fondamentale passo significò inevitabilmente che il Cardiff City entrò a far parte del calcio professionistico venendo ammesso a partecipare alla Second Division of the Southern League nel 2010.
Il Consiglio di Amministrazione del Club nominò S.H.Nicholls come primo Presidente del Cardiff City, mentre Wilson mantenne i suoi compiti da segretario.
Ci volle un gran lavoro da parte degli operai della Cardiff Corporation e di volontari per livellare il terreno, che era stato una discarica, in modo che potesse diventare possibile giocarci a calcio, ma l'obiettivo venne raggiunto.
Lord Ninian Crichton-Stuart, figlio del Marchese di Bute, si offrì a diventare garante nella costruzione dello stadio che in suo onore venne chiamato "Ninian Park" invece di "Sloper Park" nome precedentemente scelto.


Lord Ninian
Wilson ebbe ancora una volta un ruolo fondamentale nella crescita del Cardiff quando si assunse la responsabilità di migliorare il gioco della squadra e procedendo al primo acquisto di un giocatore professionista, Jack Evans, un esterno sinistro proveniente dal Galles del Nord, ma che stava giocando a  Cwmparc, vicino ad Aberdare dove lavorava anche come stampatore; il Club lo ingaggiò pagando 6 scellini, cifra che gli permise di coprire le spese del viaggio.
Il Cardiff era in una fase di crescita evidente e fu necessario ingaggiare un manager in grado di guidare la squadra gestendo anche la sua preparazione fisica e tattica; Wilson scelse per questo compito Davy McDougall, proveniente dal Glasgow Rangers e che giocò anche per il Bristol City, che venne ingaggiato con il ruolo di allenatore-giocatore e Capitano della squadra.
McDougall iniziò a "reclutare" nuovi giocatori andandoli a cercare in giro per la Scozia, consapevole che nonostante l'importante esborso di denaro questa era una mossa inevitabile per migliorare gli standard del gioco del Cardiff e per poterlo rendere competitivo.
Il Ninian Park venne ufficialmente inaugurato il 1 settembre 1910 con un'amichevole di prestigio contro i Campioni della Division One dell'Aston Villa.
La partita ebbe inizio alle 5pm di fronte a circa 7.000 spettatori ed Evans ebbe l'onore di segnare il primo gol in quello stadio anche se poi il Villa si impose con il risultato di 2-1.
Il "City", che  giocava con maglia e calzettoni blu con pantaloncini bianchi, ottenne un buon quarto posto nella sua prima stagione della Second Division of Southern league, ma il Consiglio ritenne comunque necessario affidare la gestione della squadra ad una mano più esperta.
Poco dopo venne così ingaggiato dallo Stockport County il 38enne Fred Stewart che sarebbe rimasto alla guida del Club per i successivi 22 anni.



Stewart
Stewart diede subito la sua decisa impronta alla squadra con l'obiettivo di ottenere la promozione nella Division One della Southern League.
Il suo primo acquisto fu Billy Hardy, giocatore che si sarebbe poi rivelato un perno fondamentale della squadra per molti anni.
La promozione venne raggiunta dopo due anni ed il Cardiff sarebbe poi rimasto in quella divisione fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914.
Il calcio professionistico tornò nel 1919, dopo la fine della Guerra, il Cardiff perse nel conflitto "solo" un giocatore, il terzino Tom Watt, a differenza di altre squadre che furono più sfortunate.
Stewart, nonostante lo scarseggiare delle risorse finanziarie, dovette comunque andare alla ricerca di nuovi giocatori e grazie agli ottimi risultati ottenuti sul campo, quarto posto già alla prima stagione, il Club riuscì ad ottenere dei buoni guadagni che gli permisero di azzerare i debiti ed anche di migliorare le condizioni di Ninian Park con la costruzione di una nuova Stand con tutti posti a sedere.
Gli Amministratori del Cardiff City fecero domanda di iscrizione alla Football League, richiesta che venne accettata il 31 maggio 1920 diventando così membri della ristrutturata Second Division nella stagione 1920-21, solo 21 anni dopo la fondazione del Club e dopo 10 anni dal suo passaggio al professionismo.
Stewart cercò ancora una volta di migliorare la squadra per poter competere a quei livelli e lo fece innanzitutto acquistando dal Wednesday Jimmy Gill per la cifra record per il Club di £ 750; Gill lo avrebbe ripagato collezionando nelle successive sei stagioni 184 presenze e realizzando 83 gol con la maglia del Cardiff.

Il 30 agosto il Cardiff City giocò la sua prima partita in Football League ospitando a Ninian Park il Clapton Orient pareggiando per 0-0 davanti a ben 25.000 spettatori.
La prima vittoria arrivò soltanto cinque giorni più tardi quando i 23.000 che accorsero a Ninian Park videro il Cardiff sconfiggere per 3-0 il favorito Stockport County grazie a due gol di Arthur Cashmore ed al gol di Bill Grimshaw.
Nel mese di novembre Stewart spese altri £ 3500 per strappare ancora al Wednesday il 32enne terzino Jimmy Blair.


    

La stagione del Cardiff fu trionfante, la squadra di Stewart ottenne la promozione al primo tentativo terminando in classifica alle spalle dei Campioni del Birmingham City che ebbero la meglio soltanto grazie alla miglior differenza reti.
Nelle gare casalinghe la media spettatori fu di 28.000, una cifra davvero impressionante che dimostrava il grande entusiasmo dei tifosi nei confronti della loro squadra.
Anche in FA Cup il rendimento del Cardiff fu entusiasmante: vennero sconfitte Sunderland, Brighton e Southampton prima di incontrare il Chelsea nel quarto turno a Ninian Park.
Per questa grande partita accorsero allo stadio addirittura 50.000 spettatori che videro Cashmore realizzare il gol che decise l'incontro a favore del Cardiff che si qualificò così al turno successivo.
La partita del quinto turno vide il Cardiff affrontare il 19 marzo 1921 il Wolverhampton ad Anfield Road in un match passato alla storia perchè per la prima volta dei monarchi, Re Giorgio V e la Regina Maria, parteciparono ad un incontro di calcio.
La partita terminò 0-0 ed il replay si giocò all'Old Trafford di Manchester dove davanti a ben 74.000 spettatori il Cardiff venne sconfitto con onore per 2-1, fu inutile il gol realizzato da Fred Keenor su calcio di rigore.


I capitani Brittain (Cardiff) e Gregory (Wolves)

Nella stagione successiva il Cardiff giocò quindi in Division One, Stewart rinforzò ulteriormente la squadra, l'acquisto di maggiore rilievo fu quello di Jimmy Nelson prelevato dai Crusaders di Belfast.
Per ottenere la prima vittoria il Cardiff dovette attendere sette partite quando a Ninian Park sconfisse per 3-1 il Middlesbrough con due gol di Gill ed uno di Harry Nash interropendo una serie di sei sconfitte consecutive.
Il 21 gennaio 1922 Len Davies realizzò la prima tripletta del Cardiff in Division One nella vittoria per 6-3 ai danni del Bradford.
La stagione, nonostante la brutta partenza, si rivelò ancora una volta molto positiva, il Cardiff raggiunse il quarto posto nella classifica finale grazie alle diciannove vittorie nelle quarantadue partite disputate.
In quella stagione Stewart fu costretto ad utilizzare non meno di trenta giocatori soprattutto per il fatto che diversi sui giocatori venivano chiamati dalle rispettive Nazionali per disputare incontri internazionali.
Nella stagione 1922-23, il 14 aprile, il Cardiff affrontò lo Sheffield United battendolo per 1-0 a Ninian Park con gol di Joe Clennell nonostante l'assenza di ben sei giocatori chiamati a rappresentare le rispettive Nazionali; nella partita Galles v Irlanda a Wrexham Keenor, Davies e Jack Evans giocarono per il Galles, mentre per gli irlandesi giocarono Tom Farquharson e Bert Smith. Blair fu invece chiamato a rappresentare la Scozia contro l'Inghilterra a Hampden Park.
La stagione 1923-24 fu la migliore di sempre in campionato per il Cardiff che sfiorò la clamorosa conquista del Titolo di Campione: prima dell'ultima giornata il Cardiff guidava la classifica con un punto di vantaggio sull'Huddersfield che vinse per 3-0 contro il Nottingham Forest la sua partita.
Il Cardiff doveva vincere a Birmingham contro il Birmingham City per assicurarsi la vittoria, ma il match terminò 0-0 anche a causa di un calcio rigore fallito dal solitamente affidabile Davies.
In seguito a questi risultati l'Huddersfield si laureò clamorosamente Campione d'Inghilterra grazie soltanto ad una media gol migliore di 0.024 rispetto al Cardiff, il margine più basso di sempre per assegnare la vittoria di un campionato!
La stagione successiva vide i Bluebirds arrivare per la prima volta a giocare a Wembley grazie al raggiungimento della Finale di FA Cup.
Prima di conquistare l'accesso alla Finale il Cardiff sconfisse nei turni precedenti Darlington, Fulham, Notts County e Leicester sconfitto grazie ad un gol di Willie Davies realizzato direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo all'ultimo secondo di quella partita terminata 2-1 a favore dei Bluebirds.
In semifinale l'avversario fu il temibile Blackburn Rovers che venne però battuto senza grandi difficoltà con il risultato di 3-1 che permise al Cardiff di andare a Wembley ad affrontare lo Sheffield United nella Finale.
La grande partita si giocò a Wembley il 25 aprile 1925 davanti a 91.763 spettatori, Stewart schierò la seguente formazione:

Farquharson, Nelson, Blair, Wake, Keenor (C), Hardy, Davies, Gill, Nicholson, Beadles, Evans.

Lo Sheffield United, già vincitore della FA Cup in quattro occasioni, si impose per 1-0 grazie ad un gol del Nazionale Inglese Tunstall che al 30° minuto di gioco approfittò di un clamoroso errore di Wake che perse malamente palla a centrocampo.

Fu certamente un brutto colpo per i Bluebirds che però confermarono di essere davvero una grande squadra in quegli anni, la migliore di sempre.

La stagione 1925-26 iniziò con una sconfitta per 3-2 contro il Manchester City a Maine Road, partita da ricordare per la prima espulsione ricevuta in Division One da un giocatore del Cardiff, Jimmy Nelson.
Il 1 gennaio 1926 il Cardiff subì la sconfitta più pesante di sempre in campionato quando venne sconfitto per 11-2 a Bramall Lane proprio dallo Sheffield United, la squadra che pochi mesi prima aveva negato ai Bluebirds la gioia di alzare al cielo la FA Cup.
Non fu una stagione entusiasmante anche se il Cardiff potè vantare il fatto di avere in squadra ben 16 giocatori chiamati a rappresentare le rispettive Nazionali, otto per il Galles, quattro per Scozia ed Irlanda.

La stagione 1926-27 fu molto difficile, il Cardiff si classificò al quattordicesimo posto in classifica in campionato e la media spettatori si abbassò a 14.000 a partita anche a causa di una preoccupante situazione dovuta ai continui scioperi in città.
Ma la grande e forse inaspettata gioia arrivò dalla FA Cup: il Cardiff divenne, e lo è ancora oggi, il primo Club non inglese a conquistare questo storico ed importante trofeo, un vero trionfo, la pagina più bella nella storia del Cardiff City Football Club.
L'avventura in FA Cup iniziò con la vittoria per 2-1 sull'Aston Villa a Ninian Park seguita dalla vittoria per 0-2 sul Darlington.
Fred Keenor dopo un periodo negativo dovuto ad un infortunio venne richiamato in campo in occasione della partita del quinto turno nella quale guidò la squadra alla vittoria per 2-0 sul Bolton Wanderers.
Nel turno successivo il Cardiff fu ospite del Chelsea a Stamford Bridge, la partita si giocò davanti a 70.184 spettatori e terminò sullo 0-0 costringendo le due squadre al replay da giocarsi a Ninian Park.
47.583 accorsero alla stadio per assistere al match: il Cardiff si portò sul 2-0 grazie a i gol di Sammy Irving e di Len Davies, ma il Chelsea guadagnò un calcio di rigore che avrebbe potuto riaprire la partita.
Mentre Wilson si preparava a calciare il rigore il portiere del Cardiff, Farquharson, uscì dalla sua porta bloccando così facilmente il tiro dell'avversario.
Dopo questo fatto la regola venne cambiata diventando così come la conosciamo oggi con il portiere che non può uscire dalla propria porta e costretto invece a restare sulla linea di porta.
Il Chelsea fallì così l'occasione di accorciare le distanze, ma nel corso della partita riuscì clamorosamente a rimontare ed a pareggiare, ma fu un altro rigore, questa volta a favore del Cardiff, a permettere a Hughie Ferguson di realizzare il terzo gol che "chiuse" definitivamente il match sul 3-2 per i Bluebirds che approdarono così alla semifinale dove avrebbero incontrato il Reading.
La semifinale si giocò il 27 marzo 1927 al Molineux di Wolverhampton ed il Cardiff si impose con un netto 3-0 che gli permise di raggiungere in Finale l'Arsenal che a sua volta aveva battuto per 2-1 il Southampton.

La Finale si giocò il 23 aprile 1927, il giorno di San Giorgio, Patrono dell'Inghilterra, a Wembley davanti a 91.206 spettatori e fu per la prima volta trasmessa in diretta radio.

Stewart schierò la seguente formazione:

Farquharson, Nelson, Watson, Keenor (C), Sloan, Hardy, Curtis, Irving, Ferguson, Davies, McLachlan

Curtis, 19 anni, fu fino a quel momento il giocatore più giovane a  giocare una Finale di FA Cup.

Proprio nel giorno di San Giorgio, davanti al Re Giorgio V, i gallesi del Cardiff City sconfissero gli inglesi dell'Arsenal diventando la prima ed unica squadra non inglese, ancora oggi, a vincere la Coppa d'Inghilterra.
La partita terminò infatti con il risultato di 1-0 a favore del Cardiff che realizzò il gol decisivo al 74° minuto di gioco con Hughie Ferguson, un gol che entrò di diritto nella storia del Club e della Fa Cup.






Soltanto sette anni dopo essere entrato nella Football League il Cardiff fu capace di compiere questa grande impresa e Fred Keenor, il Capitano, ricevette la Coppa d'Inghilterra da Re Giorgio e la alzò con gioia ed orgoglio al cielo di Londra, a Wembley, il tempio del calcio inglese.











Il Cardiff conquistò anche la Coppa del Galles, per la quinta volta dopo le vittorie nel 1912-1920-1922 e 1923, sconfiggendo per 2-0 in Finale il Rhyl e la Charity Shield battendo per 2-1 il Corinthian allo Stamford Bridge.
Il periodo d'oro, però, proprio dopo la vittoria in FA Cup, era finito e nel 1929 il Cardiff venne retrocesso in Seconda Divisione per poi scendere addirittura ancora di categoria nel 1931 dopo aver ottenuto solo 8 vittorie in 42 partite.
Dopo diversi risultati negativi, tra i quali una sconfitta per 9-2, nel maggio del 1933 Fred Stewart rassegnò le proprie dimissioni dopo essere stato alla guida della squadra per 22 anni che il Club accettò affidando provvisoriamente l'incarico al grande Bartley Wilson.
Nel marzo del 1934 venne ingaggiato un nuovo manager, Ben Watts-Jones, ma la stagione fu fallimentare ed il Cardiff terminò il campionato in ultima posizione.
Il Cardiff chiese ed ottenne la rielezione in Football League, Watts-Jones restò sulla panchina dei Blubirds per tre anni prima di essere sostituito da Bill Jennings.
Nel gennaio del 1937 il periodo nero continuò sul campo, ma anche quando un incendio distrusse la stand centrale di Ninian Park.
Finalmente però i risultati cominciarono a migliorare ed i tifosi tornarono sempre più in tanti allo stadio a sostenere la squadra.
Nella stagione 1938-39 debuttò Billy Baker, un giocatore che si sarebbe poi rivelato molto importante nel corso degli anni.
La tredicesima posizione ottenuta alla fine di questa stagione non era abbastanza per il nuovo Presidente Herbert Merrett che decise di sostituire Jennings con Cyril Spiers che decise di cambiare volto alla squadra portando nuovi giocatori tra i quali Trevor Morris, prelevato dall'Ipswich Town, e Wilf Wooller ex giocatore di rugby e cricket.
Ma i tentativi di rinascita del Cardiff furono vani dato che nel settembre 1939 tutti i campionati professionistici vennero sospesi a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.


Spiers

I campionati ripresero a partire dalla stagione 1946-47 ed i tifosi del Cardiff vennero subito sorpresi dalle inaspettate dimissioni di Spiers che accettò le offerte del Norwich City.
Merrett lo sostituì subito scegliendo come suo predecessore Billy McCandless, allenatore del Newport County.
Durante la Guerra, purtroppo, il Cardiff perse il portiere Pritchard, mentre molti altri, tra i quali Billy Baker e Billy James, furono fatti prigionieri in Giappone.
James, scosso dalla terribile esperienza, si ritirò anticipatamente.
McCandless, che compose una squadra formata da dieci gallesi ed un inglese, portò il Cardiff a vincere il campionato di Terza Divisione South riportando un grande numero di tifosi allo stadio come nel derby contro il Bristol City, terminato 1-1 e giocato davanti a ben 51.626 spettatori.
Il Cardiff dominò quel campionato conquistando nove punti in più rispetto al QPR classificatosi secondo.
Richards realizzò in quel campionato 30 gol, un record che solo Robert Earnshaw avrebbe battuto nella stagione 2002/03.

Fred Stanfield

Nella stagione seguente McCandless abbandonò il Cardiff accettando le offerte dello Swansea Town e con un colpo a sorpresa fu proprio Cyril Spiers a sostituirlo, un ritorno inaspettato.
Arrivarono nuovi giocatori come Dougie Blair dal Blackpool, figlio di Jimmy Blair, ex giocatore del Cardiff, che si aggiunsero a giocatori importanti come Alf Sherwood, Ken Hollyman e Billy Baker.
La media spettatori si alzò a 36.000 con l'apice di 56.018 nell'ottobre 1948 per assistere al match perso per 1-0 contro il Tottenham Hotspur.
Nella stagione 1950-51 il Cardiff fallì la promozione in Prima Divisione nonostante i gol del bomber Wilf Grant, ma non fallì l'obiettivo al termine della stagione 1951-52 quando terminò al secondo posto in classifica alle spalle dello Sheffield Wednesday conquistando così la promozione e tornando in First Division dopo la retrocessione avvenuta nel 1929.
La conquista della seconda posizione avvenne proprio all'ultima giornata quando il 3 maggio 1952 i 52.000 del Ninian Park guidarono la squadra a battere per 3-1 il Leeds United grazie alla doppietta di Chisholm ed al gol di Wilf Grant, capocannoniere delle squadra ed autore di 26 gol stagionali.


Wilf Grant

La prima stagione in Division One fu positiva, il Cardiff ottenne un ottimo dodicesimo posto in classifica, la media di spettatori fu di 38.000 e l'affluenza maggiore fu di 57.893 in occasione dello 0-0 contro i detentori del Titolo dell'Arsenal.
Nel dicembre 1953 il Cardiff acquistò dal Sunderland l'attaccante Trevor Ford per la cifra record di £ 30.000 che segnò il gol vittoria contro il Middlesbrough nella sua partita d'esordio.



Ford

Al termine della stagione, per motivi mai rivelati, Spiers si dimise dal suo ruolo di manager e venne sostituito da Trevor Morris che già svolgeva un incarico all'interno del Club dopo che la sua carriera da giocatore si interruppe a causa di un infortunio.
La stagione fu molto difficile e solo una vittoria per 3-2 sui Wolves nell'ultima giornata scongiurò la retrocessione. 
I gol salvezza vennero realizzati da Ford, doppietta, e da Hitchens.
Nel 1954 all'età di 85 anni si ritirò Bartley Wilson che per tutti quegli anni aveva continuato a far parte del Club.
Seguirono stagioni negative culminate con la retrocessione in Seconda Divisione nel 1957 e con la cessione di Gerry Hitchens le cui ottime prestazioni attirarono le attenzioni di diversi grandi Club tra i quali ebbe la meglio l'Aston Villa.
Nelle stagioni 1955-56, 1956-57 e 1957-58 il Cardiff eliminò per tre volte consecutive dalla FA Cup il Leeds United incredibilmente vincendo sempre con il risultato di 2-1.
Nel luglio del 1958 Morris lasciò il Cardiff ed il suo posto venne preso da Bill Jones, la stagione iniziò male, ma alla fine fu positiva con il raggiungimento della nona posizione in classifica anche grazie all' acquisto di un giocatore importante come Derek Tapscott dal'Arsenal e all'utilizzo del giovane Graham Moore.
I Bluebirds furono protagonisti nella stagione successiva di un ottimo campionato che portò la squadra alla promozione di Division One, decisiva fu una vittoria per 1-0 a Ninian Park sull'Aston Villa nell'aprile del 1960 con gol di Moore davanti a 55.000 spettatori.
I Villans avrebbero poi vinto il campionato, ma il Cardiff secondo in classifica ottenne comunque la promozione.
Dopo due stagioni però il Cardiff tornò in Division Two, ma nell'estate del 1962 Jones diede un pò di speranze ai tifosi acquistando per £ 18.000 dal Newcastle United il forte attaccante Ivor Allchurch.


Allchurch


I risultati negativi nell'inizio della stagione 1962-63 portarono però al licenziamento di Jones che venne sostituito da George Swindin, ex portiere dell'Arsenal, che fu protagonista di una grande mossa di mercato quando nel 1963 portò a Cardiff il leggendario John Charles che realizzò un grande gol dalla distanza nella sua partita d'esordio a Ninian Park contro il Norwich.


Charles


Il Cardiff ottenne un decimo ed un quindicesimo posto in classifica che costrinsero nel 1964 Swindin a dimettersi.
Al suo posto venne nominato Jimmy Scoular che sarebbe diventato uno dei più grandi manager nella storia del Club.





Nella stagione 1964-65 il Cardiff si classificò al tredicesimo posto in classifica, ma fu in questa stagione che i Bluebirds esordirono in una competizione europea, infatti vennero ammessi alla Coppa delle Coppe per aver conquistato la Coppa del Galles.
La squadra di Scoular esordì con uno 0-0 a Cardiff contro i norvegesi dell'Esbjerg, ma in Norvegia conquistarono il passaggio del turno con una vittoria per 0-1 ottenuta grazie ad un gol di Peter King.
Nel secondo turno i Bluebirds si ritrovarono a sfidare i detentori della Coppa, i portoghesi dello Sporting Lisbona che vennero sconfitti a Ninian Park con un fantastico 2-1 firmato dai gol di Farrell e Tapscott.
Nel match di ritorno in Portogallo il Cardiff resistette sullo 0-0 guadagnandosi l'accesso ai quarti di finale dove avrebbe affrontato gli spagnoli del Real Saragozza.
Alla Romareda il Cardiff ottenne un ottimo 2-2 con i gol di Williams e King, ma a Ninian Park, davanti a 38.458 spettatori, gli spagnoli si imposero per 0-1 con un gol di Canario, ex giocatore del grande Real Madrid di Di Stefano.
La stagione successiva fu deludente, il Cardiff si classificò in ventesima posizione nel campionato di Division Two, ma questa verrà ricordata come la stagione d'esordio dell'allora sedicenne John Toshack che segnò il suo primo gol nel giorno del suo debutto contro il Leyton Orient nel novembre 1965.

Toshack

Nelle stagioni successive il Cardiff riuscì ad evitare la retrocessione in Division Three, nel 1965 venne eliminato al primo turno nella Coppe delle Coppe dai belgi dello Standard Liegi, ma nella stagione 1967-68 sorprese tutti raggiungendo le semifinali.
L'avventura iniziò con un pareggio per 1-1 a Dublino contro lo Shamrock Rovers con gol di King, a Cardiff i Bluebirds si imposero per 2-0 con i gol di Brown e Toshack.
Nel secondo turno il Cardiff pareggiò per 1-1 in Olanda contro il NAC Breda con un altro gol di King ed a Ninian Park un netto 4-1, con gol di Brown, Toshack, Jones e Clarke, permisero alla squadra di Scoular di avanzare al turno successivo.
Nei quarti di finale i Bluebirds incontrarono i russi della Torpedo Mosca battendoli per 1-0 a Ninian Park con gol di Jones.
La gara di ritorno, a causa del troppo freddo di Mosca, si giocò a Tashkent, oggi capitale dell'Uzbekistan, dove il portiere dei gallesi, Bob Wilson, fu grande protagonista con una serie di parate che però non evitarono la vittoria per 1-0 dei russi.
Vista la parità nei due confronti la UEFA decise che si sarebbe giocata una terza partita ad Augsburg, in Germania, dove il Cardiff, pur dovendo fare a meno dell'infortunato Murray sostituito dall'esordiente Morgan, ebbe la meglio vincendo per 1-0 grazie ad un gol di Dean.
In semifinale gli avversari furono i temibili tedeschi dell'Amburgo, che schierava giocatori importanti come Seeler e Schulze.
Nella gara d'andata in Germania il Cardiff ottenne un preziosissimo 1-1 arrivato grazie ad un altro gol di Dean ed ancora una volta alle parate di Wilson.
A Ninian Park accorsero 43.070 tifosi per sostenere il Cardiff in questo storico appuntamento, ma nonostante i gol di Dean e Harris i tedeschi uscirono vittoriosi per 2-3 grazie ad un gol di Hoenig proprio allo scadere.
Nella stagione 1968-69 il Cardiff si posizionò quinto in classifica guidato dai gol del capocannoniere Toshack, autore di 22 gol.
In Europa il Cardiff venne eliminato dal Porto con un risultato complessivo di 4-3, nella stagione successiva, dopo l'ennesima conquista della Coppa del Galles, i Bluebirds ottennero il loro risultato europeo migliore quando sconfissero per 7-1 i norvegesi del Mjondalen, ma vennero poi eliminati dai turchi del Goztepe.
All'inizio della stagione 1970-71 il Cardiff acquistò dal Coventry Ian Gibson per la cifra record per il Club di £ 35.000, ma a novembre non riuscì a resistere all'offerta di  £ 110.000 da parte del Liverpool per Toshack, sostituito da Alan Warboys, prelevato dallo Sheffield Wednesday per  £ 40.000.
Il Cardiff fallì per poco la promozione in Division One classificandosi in terza posizione, mentre in Europa, dopo aver eliminato i ciprioti del Larnaca con un complessivo 8-0 ed i francesi del Nantes con un complessivo 7-2, i Bluebirds si ritrovarono ad affrontare nei quarti di finale un avversario da sogno, il Real Madrid.
A Ninian Park per questa super sfida accorsero 47.500 tifosi che videro il giovane Nigel Rees crossare per Brian Clark che realizzò il gol dell'incredibile 1-0 che permise al Cardiff, squadra di Seconda Divisione inglese, di sconfiggere i campioni del Real Madrid.






Al Santiago Bernabeu il sogno del Cardiff si infranse, il Real vinse per 2-0 ribaltando il risultato della gara di andata, ma per i gallesi questa sarebbe rimasta per sempre una sfida storica da ricordare sempre con grande orgoglio e piacere.
Nelle stagioni successive le cose però andarono male con il Cardiff sempre a rischio retrocessione in campionato e nel 1973 terminò dopo nove anni il regno di Scoular che venne esonerato dal nuovo Presidente David Goldstone.
Ma Scoular resterà per sempre uno dei simboli leggendari di questo Club, gli anni con lui furono probabilmente i migliori nella storia del Cardiff City.


Scoular

Per sostituire Scoular il Presidente Goldstone pensò all'esperto Frank O'Farrell, ex Leicester e Manchester Utd che portò con sè come assistente l'ex Tottenham Jimmy Andrews.
O'Farrell, però, ha guidato la squadra per soli 158 giorni accettando un'offerta dal Medio Oriente e lasciando ad Andrews il difficile compito di salvare il Cardiff dalla retrocessione, obiettivo che venne raggiunto grazie ad un decisivo pareggio contro il Crystal Palace all'ultima giornata di campionato.
La retrocessione in Division Three arrivò però nella stagione successiva, 1974-75, nella quale il Cardiff andò male anche in Coppa delle Coppe dove venne eliminato dagli ungheresi del Ferencvaros.
Per la stagione 1975-76 Andrews portò a Ninian Park giocatori come Mike England, Doug Livermore e l'attaccante australiano Adrian Alston che contribuirono notevolmente nella promozione che fu certa dopo la vittoria per 2-0 a Ninian Park contro l'Hereford.
I Bluebirds conquistarono nel 1976 anche la Welsh Cup.
Seguirono due stagioni povere di soddisfazioni anche a causa del poco denaro messo a disposizione, ma nel 1977 dopo la partenza di Alston per gli USA, Andrews riuscì a mettere sotto contratto l'estroso attaccante Robin Friday proveniente dal Reading.

Friday

Friday realizzò una doppietta contro il Fulham nel giorno del suo esordio con la maglia del Cardiff, ma la sua vena realizzativa svanì e le sue prestazioni, nonostante le premesse, furono negative e dopo soli venti presenze in campionato il suo contratto venne annullato. 
Friday fu una vera e propria delusione anche se resterà per sempre uno dei personaggi più rappresentativi del calcio di quegli anni. 



  

Nel settembre 1977 si registrò la più bassa affluenza a Ninian Park quando solo 3.631 spettatori parteciparono al match di Coppa delle Coppe contro il FK Austria Memphis, partita che terminò sullo 0-0.
Il nuovo Presidente, Bob Grogan (che acquistò il Club con la Società Kenton Utilities), licenziò nel novembre del 1978 Andrews ingaggiando al suo posto Richie Morgan, una scelta interna dato che il 34enne aveva lavorato con altri ruoli per tutta la sua carriera proprio per il Cardiff.
I Bluebirds terminarono il campionato in nona posizione, il miglior piazzamento negli ultimi sette anni, ma la media spettatori era scesa a soli 6.500 e quindi Grogan, per aumentare le entrate, permise alla squadra di Rugby del Cardiff Blue Dragons di utilizzare Ninian Park e diede a Ron Jones il ruolo di direttore generale con lo scopo di seguire con attenzione la parte finanziaria del Club.
La situazione si fece sempre più complicata, le affluenze allo stadio continuavano a diminuire e la squadra Riserve non venne ammessa alla Welsh League, un brutto colpo per la crescita dei giovani.
Nel novembre 1981 Morgan venne licenziato e venne sostituito dall'ex WBA Graham Williams che sarebbe poi diventato l'assistente di Bobby Gould.
Ma dopo sole undici partite, di cui nove perse, entrambi vennero allontanati e sostituiti nel marzo 1982 da Len Ashurst che non riuscì però ad impedire la retrocessione dopo una sconfitta decisiva contro il Luton Town.
Nell'estate successiva Ashurst reclutò Jimmy Goodfellow come suo assistente ed ingaggiò alcuni nuovi giocatori tra i quali Gibbins, Hemmerman e Bodin.
Nel settembre 1982 venne ingaggiato Godfrey Ingram dal San Jose Earthquakes per la cifra record per il Club di £200,000, ma dopo sole nove settimane il giocatore venne rimandato al suo ex Club per lo stesso importo.
La stagione fu positiva soprattutto grazie alle prestazioni di Bennett ed Hammermann, il Cardiff però perse uno scontro decisivo contro il Newport, con gol decisivo di John Aldridge, che lo fece scivolare al quarto posto.
Nel maggio 1983 però 11.480 tifosi accorsero a Ninian Park per vedere la loro squadra battere per 2-0 l'Orient, con gol di Lewis e Bennett, vittoria che permise ai Bluebirds di portarsi al secondo posto in classifica dietro al Portsmouth e di ottenere la promozione.
In tutto il campionato il Cardiff perse una sola partita in casa, ma questo non bastò per aumentare in modo soddisfacente l'affluenza di pubblico e le casse del Club ne risentirono parecchio e nell'estate successiva i soldi necessari per i trasferimenti non erano sufficienti.
Nel marzo del 1984 Ashurst lasciò il Cardiff per andare al Sunderland e Ron Jones affidò la squadra al duo Goodfellow-Mullen.
Da segnalare soltanto che Phil Dwyer superò il record di presenze nel Club,445, battendo Tom Farquharson.

Dwyer

La campagna trasferimenti fu ancora molto difficile, partirono diversi giocatori, tra i quali Bennett, ed arrivarono soltanto Mike Ford e Gerry Francis, ex stella dell'Inghilterra che giocò solo sette partite prima di passare al Portsmouth.
Con otto sconfitte nelle prime nove partite Goodfellow venne allontanato e sostituito da Alan Durban, ex Derby County, che nulla potè, però, per impedire la retrocessione in Terza Divisione e poi in Quarta Divisione alla fine della stagione 1985-86 con una media spettatori di appena 3.000.
La Kenton Utilities mise in vendita il Club che venne acquistato da Tony Clemo che nel maggio del 1986 licenziò Durban ingaggiando Frank Burrows che riuscì a portare a Cardiff a titolo gratuito Alan Curtis dal Southampton e Graham Moseley dal Brighton e convincendo Goodfellow a tornare con il ruolo di fisioterapista.
Ma le cose continuarono ad andare male e Burrows ottenne solo una vittoria in casa in quattro mesi, il Cardiff terminò il campionato in tredicesima posizione, solo 1.510 spettatori seguirono il match finale in casa contro l'Hartlepool che vinse per 0-4.
Per la stagione 1987-88 arrivano nuovi giocatori come Jimmy Gilligan e Phil Bater (espulso nella partita d'esordio contro il Wrexham) e nonostante alcune difficoltà, come il ritiro di Moseley dopo un incidente stradale, il Cardiff ottenne finalmente la promozione grazie ad un ottimo finale di campionato durante il quale vinse cinque partite consecutive, l'ultima delle quali in casa davanti a 10.125 spettatori per 2-0 contro il Crewe Alexandra che certificò il ritorno in Terza Divisione.
Il Cardiff vinse anche la Welsh Cup battendo in Finale il Wrexham per 2-0 ottenendo dopo undici anni l'accesso alla Coppa delle Coppe.
Nell'estate successiva venne ceduto all'Oxford United uno dei giocatori migliori, Mike Ford, ma la coppia d'attacco formata da Gilligan e Bartlett riuscì a fare molto bene fino a quando quest'ultimo venne ceduto al WBA.
Il Cardiff terminò il campionato con un deludente sedicesimo posto, nella Coppa delle Coppe i Bluebirds eliminarono il Derry City, grazie ad una tripletta di Gilligan, ed affrontarono poi i danesi dell'Aarhus venendo eliminati.
La stagione successiva fu disastrosa, vennero ceduti diversi giocatori e Burrows accettò un 'offerta del Portsmouth, la squadra venne nuovamente affidata ad Ashurst, ma alla fine della stagione rassegnò le sue dimissioni dopo la retrocessione in Quarta Divisione.
Grazie all'intervento del benefattore Rick Wright, che prese il controllo della parte finanziaria societaria, il Club riuscì a cancellare i debiti e lanciando alcuni giovani come Jason Perry, Damon Searle e Nathan Blake il futuro sembrava finalmente più luminoso.
Eddie May fu nominato nuovo manager e vennero acquistati alcuni giocatori d'esperienza come Dale, Ramsey e Brazil che contribuirono a portare il Cardiff a conquistare la Welsh Cup battendo in Finale l'Hednesford.
In Europa i Bluebird vennero eliminati dagli austriaci dell'Admira Wacker dopo un pareggio in Galles ed una sconfitta in Austria.
La stagione 1992-93 vide finalmente il Cardiff vincere il campionato assicurandosi il ritorno in Terza Divisione spinto soprattutto da Robbie James e Kevin Ratcliffe.
Per il secondo anno consecutivo il Cardiff conquistò la Welsh Cup battendo in Finale il Rhyl per 5-0 con tripletta di Stant.
In Coppa delle Coppe questa volta furono i belgi dello Standard Liegi ad eliminare la squadra gallese.
Ma non tutto fu positivo, i tifosi ed alcuni giocatori cominciarono ad avere problemi con Wrigh che sembrava intenzionato a vendere il Club, alcuni di loro, come Ratcliffe e Ramsey, lasciarono il Cardiff, ma questo non impedì ai Bluebirds di scrivere una pagina importante nella sua storia quando in FA Cup riuscirono nell'impresa di battere ed eliminare il Manchester City grazie ad un gol di Blake ed ad un rigore parato da Grew.


Blake

Il Cardiff ricadde nuovamente in Quarta Divisione, ci furono diversi avvicendamenti societari al termine dei quali Samesh Kumar assunse la presidenza del Club nominando Kenny Hibbitt come direttore sportivo e Phil Neal come allenatore.
Ma la stagione fu disastrosa, il Cardiff si classificò terz'ultimo e Hibbitt, assistito da Osman, prese il posto di Neal in panchina.
Guidato da giocatori come Steve White, Jeff Eckhardt ed il giovane attaccante Simon Haworth il Cardiff si qualificò per i play offs dove però venne sconfitto dal Northampton nelle semifinali.
I Bluebirds continuavano ad essere discontinui e nella stagione successiva si classificarono quart'ulitmi.
Kumar decise di richiamare a guidare la squadra Frank Burrows che aveva lasciato il Cardiff nel 1989 e che rinunciò ad un lavoro al West Ham per tornare a Ninian Park.
Burrows cercò di cambiar volto alla squadra portando a Cardiff  Richard Carpenter, Mark Bonner e Mark Delaney che si unirono ad una squadra esperta che comprendeva Jon Hallworth, Kevin Nugent e il promettente Jason Fowler. Arrivarono poi anche Andy Legg e Jason Bowen dal Reading, insieme all'ex centrocampista degli Spurs, Danny Hill.
La stagione 1998-99 fu molto positiva, il Cardiff mancò la promozione automatica per un solo punto classificandosi terzo dopo che per parte della stagione sembrava che potesse vincere il campionato.
Ma ancora una volta nella stagione successiva venne nuovamente retrocesso in Terza Divisione, Kumar si dimise ed al suo posto subentrò Steve Borley.

Il 25 agosto 2000 l'ex proprietario del Wimbledon, Sam Hammam, acquisì il controllo del Cardiff City assumendo Bobby Gould nel ruolo di manager e Billy Ayre, che aveva sostituito in precedenza Burrows, come sue assistente.
Vennero spesi parecchi soldi nel mercato estivo per portare a Ninian Park giocatori importanti come Scott McCulloch, Leo Fortune-West, Danny Gabbidon, Rhys Weston e David Hughes, oltre ad apportare ulteriori modifiche sul lato della gestione della squadra: Alan Cork, proveniente dal Brighton & Hove Albion, venne assunto come assistente per poi essere messo a capo del team di selezione con Bobby Gould in un ruolo consultivo.


Alan Cork

Fu finalmente una stagione positiva, il Cardiff si classificò in seconda posizione ottenendo la promozione in Division Three
Nella stagione 2001/02 vennero investiti ancora molti soldi per migliorare la squadra ed arrivarono il portiere Neil Alexander (Livingston, £ 130.000), il difensore Spencer Prior (Manchester City, £ 700.000), ed il centrocampista Graham Kavanagh (Stoke City, £ 1.000.000).

Alan Cork venne nominato ufficialmente manager nel giugno 2001, venne acquistato per la cifra record del Club di £ 1.750.000 Peter Thorne dallo Stoke City nel settembre 2001.

Il 4 gennaio 2002 Lennie Lawrence venne nominato Direttore Sportivo.
Due giorni dopo, il Cardiff City sconfisse la squadra leader in Premiership, il fortissimo Leeds United di Kewell e Viduka per 2-1 a Ninian Park nel terzo turno di FA Cup, con i gol di Kavanagh e di Scott Young, diventato l'eroe del match per aver segnato il gol decisivo di fronte ad una folla di 22.009 spettatori.
Fu probabilmente il gol più importante nella storia del Club dopo quello realizzato al Real Madrid tanti anni prima.







Il mese successivo, dopo un 4-0 al Wigan, Lawrence venne assunto da Cork come manager, i Bluebirds terminarono il campionato in quarta posizione qualificandosi per i Play-Off; nelle semifinali, però, dopo aver vinto 2-1 in casa dello Stoke City nella gara di andata, vennero sconfitti per 2-0 in casa nella gara di ritorno fallendo così la promozione.
La vittoria nella Finale di FAW Premier Cup (competizione riservata alle squadre gallesi impegnate nei campionati inglesi che si giocò tra il 1997 e il 2008)  per 1-0 contro i rivali dello Swansea grazie ad un gol di Graham Kavanagh fu solo una piccola consolazione.



Le presenze medie nelle partite casalinghe era ormai salito a 12.522 e la stagione successiva (2002/03) il City sembrava uno dei candidati principali per la promozione automatica, ma invece si classificarono solo al sesto posto dopo un finale deludente. Robert Earnshaw segnò al termine della stagione regolare trentuno gol in campionato, un nuovo record per il club, realizzandone trentacinque in totale (comprese le Coppe), nessun giocatore Cardiff City aveva mai raggiunto queste cifre in una stagione.

Il sesto posto significò per i Bluebirds i play-off ed in semifinale ebbero la meglio del Bristol City grazie ad un gol di Peter Thorne che diede il vantaggio per 1-0 nella partita d'andata. Una grande prestazione difensiva di Ashton Gate nella gara di ritorno, con il portiere Neil Alexander in forma eccezionale, ha regalato lo 0-0 che ha portato il Cardiff in Finale ad affrontare il Queens Park Rangers.
Al Millennium Stadium, davanti a 66.036 spettatori (compresi i 36.000 tifosi del City) il Cardiff ha ottenuto una grande vittoria per 1-0 grazie a Andy Campbell, entrato in sostituzione di Earnshaw proprio per segnare il gol decisivo a sei minuti dal termine dei tempi supplementari.

Campbell


Campbell, Lawrence e Hammam

Il City si ritrovò così nella categoria più alta in diciotto anni, e nella stagione 2003/04 terminò a metà classifica in Division One (oggi Championship) con una media spettatori in casa di 15.569.
Ma per gran parte della stagione 2004/05 i Bluebirds si ritrovarono più vicini alle posizioni della zona retrocessione che a quelle della promozione; tornarono i problemi finanziari a causa dei quali si dovettero cedere Earnshaw al West Bromwich Albion e Kavanagh al Wigan.


Earnshaw

L'ex manager dei Wolves, Dave Jones,  sostituì Lennie Lawrence alla fine del mese di maggio del 2005, vennero ceduti altri giocatori come Peter Thorne al Norwich City, Danny Gabbidon e James Collins al West Ham United.
Jones dovette così fare una profonda ristrutturazione della squadra, ed il Cardiff ottenne alla fine della stagione 2005/06 una buona undicesima posizione.
Per la stagione 2006/07 vennero acquistati il difensore Glenn Loovens e l'attaccante Michael Chopra dal Newcastle United.


Chopra


L'inizio della stagione 2006/07 fu positivo, ma poi in seguito a crescenti preoccupazioni finanziarie, Sam Hammam si dimise dal suo ruolo di proprietario / presidente nel dicembre 2006 e fu Peter Ridsdale, ex presidente del Leeds , a diventare il nuovo Presidente del Cardiff City.
Il primo colpo di mercato di Ridsdale fu quello di portare a Cardiff il Nazionale Inglese Under 21 Peter Whittingham, prelevato dall'Aston Villa nel gennaio 2007 , ma la stagione dei Bluebirds fu negativa con un deludente tredicesimo posto in classifica.

Nel maggio 2007 le fasi finali della pianificazione e degli accordi per il nuovo stadio proposto per il Club a Leckwith  vennero completati, e la costruzione iniziò poco dopo con il completamento previsto per l'estate del 2009.

Gli ex nazionali Robbie Fowler (Inghilterra) e Jimmy Floyd Hasselbaink-(Olanda) furono tra i principali nuovi acquisti per la stagione 2007/08.
Nonostante il dodicesimo posto in classifica finale i Bluebirds raggiunsero incredibilmente la finale di FA Cup per la prima volta dalla leggendaria edizione del 1927 quando il Cardiff sconfisse l'Arsenal.
Le vittorie contro Chasetown (3-1 in trasferta), Hereford (2-1 in trasferta), Wolves (2-0 in casa) e Middlesbrough (2-0 in casa) portarono il Cardiff ad affrontare il Barnsley in semifinale a Wembley, dove nel primo tempo un gol di Joe Ledley davanti 82.752 regalò ai Bluebirds un viaggio di ritorno a Wembley per affrontare il Portsmouth in finale il 17 maggio 2008.


Ledley

E così il Cardiff City si ripresentò a Wembley per uno degli appuntamenti più importanti della sua storia per giocarsi la FA Cup contro i Pompeys davanti a 89.892 spettatori.

Jones schierò la seguente formazione:

Enckelman, McNaughton, Johnson, Loovens, Capaldi, Ledley, Rae, McPhail, Whittingham, Hasselbaink, Parry

In panchina, tra gli altri, anche un giovanissimo Aaron Ramsey.


Ramsey

Mike Dean, arbitro di quella Finale, diede il via ad un match che vide il Portsmouth uscire vincitore per 1-0 grazie al gol realizzato dal nigeriano Kanu al 37°.
Fu naturalmente una grande delusione per i Bluebirds che però potevano comunque ritenersi soddisfatti per essere riusciti ad arrivare fino a quella prestigiosa finale, impresa fino a quel giorno riuscita al Club soltanto nel 1927.



La stagione 2008/09, l'ultima a Ninian Park, sembrava poter essere positiva con il Cardiff ormai certo della qualificazione ai play off, ma decisiva e disastrosa fu la clamorosa sconfitta per 6-0 a Deepdale contro il Preston North End che pregiudicò tutto lanciando invece i Lilywhites verso il sesto posto. 
L'ultima partita a Ninian Park vide il City perdere 3-0 contro l'Ipswich Town, un addio deludente dopo 99 anni di storia!
Un'altra sconfitta per 1-0 a Hillsborough contro lo Sheffield Wednesday all'ultima giornata significò la mancata qualificazione ai Play-Off, l'obiettivo stagionale.

Ninian Park


Ma la nuova casa portò nuovo entusiasmo, il Cardiff City Stadium venne inaugurato il 22 luglio 2009 con un match amichevole contro gli scozzesi del Celtic che terminò sul risultato di pareggio per 0-0.







La prima partita nel nuovo stadio in campionato vide il Cardiff battere per 4-0 lo Scunthorpe United l'8 agosto 2009 con i gol di Michael Chopra, alla sua seconda esperienza con il Club, autore di una doppietta, Jay Bothroyd, che sarebbe diventato il primo giocatore del Cardiff a giocare con la Nazionale Inglese esordendo come sostituto contro la Francia nel 2011,  e Whittingham.

Fu una grande stagione per il Cardiff che raggiunse il quinto turno di FA Cup, dopo aver battuto Bristol City e Leicester City, venendo eliminato solo dal fortissimo Chelsea perdendo per 4-1, ma facendo comunque un'ottima figura.
I Bluebirds si qualificarono per i play off alla fine del campionato classificandosi al quarto posto in classifica guidati soprattutto dai gol di Whittingham; nelle semifinali il Cardiff eliminò il Leicester City vincendo 0-1 fuoricasa grazie ad un gol proprio di Whittingham ed ottenendo la qualificazione alla finale dopo i calci di rigore nonostante la sconfitta interna per 2-3 dopo i supplementari (gol di Chopra e Whittingham).

Nella Finale giocata a Wembley davanti a 82.244 il Cardiff venne però sconfitto per 3-2 dal Blackpool fallendo così ancora una volta la promozione in Premier League.
Chopra portò in vantaggio i Bluebirds dopo soli nove minuti di gioco, i Tangerines pareggiarono quattro minuti più tardi con Adam, ma Ledley riportò avanti il Cardiff segnando il gol del 1-2 al 37°.
A questo punto però arrivò la rimonta del Blackpool che prima pareggiò al 41° con Taylor-Fletcher e poi trovò il gol vittoria allo scadere del primo tempo con Ormerod.


Il gol decisivo di Ormerod


Whittingham
Nel maggio 2010 il Cardiff City venne acquistato dal businessman malese Vincent Tan, venne acquistato in prestito dal Manchester City Craig Bellamy, ma anche nella stagione 2010-11 arrivò ad un passo dalla promozione perdendo la semifinale play off, dopo essersi classificato quarto, contro il Reading che si impose per 0-3 in Galles dopo lo 0-0 della partita di andata.
Alla fine della stagione Jones venne esonerato ed al suo posto venne assunto Malky Mackay, ma il risultato nella stagione successiva fu lo stesso: dopo il sesto posto in classifica il Cardiff perse ancora nella semifinale play off venendo sconfitto dal West Ham che si impose per 0-2 al Cardiff City Stadium e vincendo nettamente per 3-0 ad Upton Park.


L'estate del 2012 fu molto movimentata a Cardiff: Tan Vincent infatti annunciò clamorosi cambiamenti che andarono a toccare la storia e le tradizioni del Club oltre che il cuore di ogni tifoso.
Il 6 giugno 2012 infatti vennero cambiati ufficialmente i colori ed il crest del Cardiff City; il colore della divisa della squadra divenne infatti il rosso, mentre il crest venne rappresentato da un drago e non più dal "Blue Bird".
Furono decisioni che scatenarono grosse polemiche e dettati da motivi certamente legati al business ed alla promozione del "marchio Cardiff" in Asia, molti non li accettarono mai, ma la maggior parte dei tifosi, forse entusiasta per le ottime aspettative che la squadra regalava e per i soldi investiti nel mercato da parte della Società, comprò senza problemi la nuova maglia rossa riempendo e colorando lo stadio di quel colore.
Nell'agosto 2012 fu sancito anche il ritorno di Bellamy, acquistato a titolo gratuito.





Bellamy e Mackay

Nonostante tutto infatti la stagione fu trionfale e storica: il Cardiff vinse il campionato conquistando finalmente la promozione in Premier League spinta dai gol di Whittingham, Gunnarsson ed Helguson.
La promozione fu matematica già il 16 aprile dopo un pareggio per 0-0 contro il Charlton che riportò ufficialmente il Cardiff nella massima divisione dopo 51 anni.
Un trionfo, ma a che prezzo? Vendendo la propria storia, i propri colori, la propria identità e le proprie tradizioni?




Bellamy

Vincent Tan

La prima stagione in Premier League, la 2013-14, fu molto negativa, il Cardiff terminò il campionato in ultima posizione vincendo solo sette delle trentotto partite giocate e retrocedendo così immediatamente in Championship.
La stagione successiva fu abbastanza deludente con il Cardiff sempre a metà classifica, ma divenne storica il 9 gennaio 2015 quando il Club annunciò, dopo varie contestazioni da parte dei tifosi, il ritorno al tradizionale colore blu in modo permanente e l'utilizzo di un nuovo crest a partire dalla nuova stagione.
Per il finale di stagione venne quindi utilizzata la divisa da trasferta blu, ma finalmente nell'estate del 2015 è stata presentata la nuova divisa blu ed il nuovo crest.









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Sarà l'inizio di una nuova era, ma allo stesso tempo un gradito ritorno alle origini, questo è per tutti noi il vero Cardiff, quello blu, quello chiamato "The Bluebirds".






















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