Il racconto di un altro meraviglioso viaggio all'insegna del Preston North End e della voglia di conoscere sempre di più ogni parte di questa affascinante Terra, la Gran Bretagna, un racconto che parla di nuove esperienze, di nuovi amici, di tanti momenti bellissimi passati insieme a mia moglie Silvia ed a persone fantastiche che hanno contribuito a rendere tutto perfetto ed indimenticabile.
"The best trip ever", già... il migliore probabilmente, grazie ai rapporti con i tifosi del North End che migliorano sempre di più ed alla loro disponibilità e voglia di conoscerci e di aiutarci a conoscere posti nuovi, persone nuove, grazie, appunto, alle tante città visitate, a nuovi stadi esplorati ed a ben tre partite dei magici Lilywhites di cui una in trasferta.
Ogni vacanza ed esperienza in quelle Terre lascia in me fantastici ricordi, non posso dimenticare la prima volta a Preston, a Deepdale, e le successive, i tanti viaggi a Londra, le fantastiche città visitate, in particolare, per i miei gusti, Chester, York e Bath, ma soprattutto conservo di quelle esperienze i momenti passati con tante persone che attraverso i miei viaggi ho avuto il piacere di conoscere... è come un lungo romanzo durante il quale, oltre ai protagonisti, intervengono vari personaggi che possono avere ruoli anche solo fugaci, ma per me comunque importanti... ci sono persone con le quali ho scambiato solo poche battute, ma delle quali ho ancora piacevoli ricordi, così come ce ne sono altre con le quali, attraverso il tempo, sono riuscito ad instaurare dei rapporti bellissimi e dei quali sono orgoglioso e contento.
La migliore vacanza forse anche perchè è la più recente o forse semplicemente perchè è stata la più lunga, dieci giorni, e durante la quale ho visto più posti, ho incontrato più persone ed ho visto più partite, ma credo che non sia solo questo... di questa vacanza porterò con me per sempre davvero tante emozioni, troppe per poter essere dimenticate, troppe per poter essere messe da parte... non serviranno le tante foto per tenere vivi in me quei ricordi che resteranno per sempre impressi nella mia mente e nel mio cuore.
E pensare che questa vacanza non la dovevamo nemmeno fare.... lo avevo già annunciato ai miei amici... quest'estate niente Inghilterra, niente Preston..
già, questo era il patto, eravamo stati a Bristol e Bath ad aprile ed avevo promesso a Silvia che ad agosto saremmo andati al mare, come fanno tutte (o quasi) le coppie "normali", sarebbe stato giusto, lo sapevo, e quindi non mi ero ostinato e non avevo insistito per tornare nelle Terre che amo.
Beh.. ma alla fine, non so come, ci siamo andati anche stavolta... sarà stato il fatto che ormai mi conosce troppo bene, sarà il fatto che involontariamente non esprimevo esattamente quello che si chiama entusiasmo all'idea di una vacanza sotto l'ombrellone, sarà che il richiamo del Preston North End era troppo forte nonostante la delusione per la mancata promozione in Championship.
E così eccoci ancora lì davanti al PC a prenotare un volo, rigorosamente dopo l'uscita dei calendari del campionato, si pensava ai canonici 5-6 giorni, ma tra combinazioni di volo, prezzi più convenienti e, soprattutto, per il fatto che il PNE avrebbe giocato per due partite consecutive a Deepdale contro Oldham e Sheffield Utd, alla fine abbiamo prenotato per dieci giorni! Non riuscivo a crederci, quasi mi sentivo in colpa, mi sembrava troppo, troppo bello, troppo tanto, troppo tutto... non mi rendevo conto, dieci giorni là, dieci giorni in giro per l'Inghilterra, dieci giorni che sapevo già sarebbero stati meravigliosi ed indimenticabili..
Abbiamo cominciato ad informarci meglio su città e luoghi da visitare nei pressi di Preston, che sarebbe stata la nostra base per tutta la durata della vacanza, ed, anche su consiglio di amici inglesi, abbiamo pianificato la nostra lunga vacanza organizzandola giorno per giorno.
L'attesa è stata lunga, il lavoro faticoso, la voglia di andarci aumentava sempre di più e poi è arrivato, è arrivato quel venerdì mattina, quando tutto è ufficialmente iniziato!
Venerdì 22 agosto 2014 si parte da Bergamo a Manchester con in valigia tutto il necessario, ma con in corpo tutta l'adrenalina possibile, la curiosità di vedere posti nuovi, l'emozione di rivedere vecchi amici e di conoscerne possibilmente nuovi, la voglia di tornare a respirare l'atmosfera da stadio britannico, di vivere il Preston North End, di vivere le partite come fanno loro, i tifosi che a Deepdale ci vanno ogni sabato, andandoci per due volte consecutive, vivendo per dieci giorni nella loro città, sentendomi a tutti gli effetti come loro, almeno per quei giorni.
In valigia ho anche il mio libro (Il Preston North End per Me) con l'intenzione di regalarlo al Club, e tre sciarpe del Fans Club (PNE GBS) promesse ad amici, ma soprattutto ho un giglio bianco attaccato al quale c'è un cartoncino plastificato sul quale ho scritto una dedica particolare "A Lilywhite for you, ciao Sir Tom" ovviamente dedicata a Sir Tom Finney, scomparso, come noto, lo scorso 14 febbraio; avevo promesso a me stesso che la prima volta che sarei tornato a Deepdale, non essendo riuscito ad andarci in occasione dei funerali, avrei posto un giglio bianco (Lilywhites è il soprannome storico del PNE) sulla sua statua a Deepdale ed avrei detto una preghiera per lui e pensato a quanto avrei voluto conoscerlo ed essere presente nel momento dell'ultimo saluto ad un uomo leggendario.
Arrivati a Manchester aspettiamo il treno che ci porterà a Preston e per ingannare l'attesa acquisto il classico numero di agosto della rivista "Four Four Two" che presenta la nuova stagione ed ascolto della buona musica, perfettamente compatibile con i luoghi in cui mi trovo... e vai di Stone Roses e Courteeners!
Dal finestrino del treno rivedo con piacere i paesaggi che già in passato avevo ammirato attraverso quello stesso percorso, cerco di scrutare stadi o altri particolari.. ah, quando l'areo è atterrato abbiamo sorvolato sopra ad uno stadio, ci avevo già fatto caso altre volte, è probabile che sia l'Edgerley Park dello Stockport County!
E poi rieccomi a "casa", appena vedo la stazione di Preston ho questa strana, ma non troppo, sensazione, mi sento veramente nel posto in cui vorrei essere, mi sento esattamente a casa, mi sento vicino ad amici e vicino al North End, la mia squadra.. Till I Die!
Stanchi, ma contenti, per il viaggio ci concediamo cinque minuti di riposo nella bellissima camera del Premier Inn Preston Central, ci eravamo già stati lo scorso anno e ci eravamo trovati molto bene nonostante solitamente io preferisca alloggiare nei più classici, ospitali e tradizionali B&B.
Solo cinque minuti perchè c'è da correre a Deepdale prima che shop e ticket office chiudano ... devo assolutamente comprare la nuova maglia e ritirare i biglietti prenotati on line per la partita del giorno dopo e per quella successiva, ma devo anche mantenere la mia promessa, la promessa fatta a me stesso ed a Sir Tom!
Ed allora dal centro a Deepdale ci andiamo in taxi, appena lo intravedo, Deepdale, mi regala sempre le solite emozioni anche se, devo ammetterlo, la prima volta è sempre la migliore, queste sono emozioni diverse, è un impatto bello, ma diverso, sapevo già quello che mi aspettava, fantastico, ma non un impatto devastante come accadde quella prima volta..
Vorrei correre verso la statua di Sir Tom, che intravedo in lontananza, ma a volte bisogna tenere a freno le emozioni e ragionare... quindi siamo andati subito al ticket office ed allo shop che sarebbero chiusi circa mezz'ora dopo.
Grande emozione nel ritirare quei tickets, i lasciapassare per un sogno!
Di corsa allo shop, nuova maglia d'obbligo, una polo, un portachiavi, il match programme della partita del giorno dopo, ma anche un dvd con libro annesso dedicati a Sir Tom ad edizione limitata e che avevo chiesto ai ragazzi del negozio di tenere da parte per me.
Con orgoglio indosso subito la maglia, per il terzo anno consecutivo è la numero 24 del mio "pupillo" Will Hayhurst, resistendo alla tentazione di prendere quella di Joey Garner, il nostro bomber, ascoltando quello che mi diceva il cuore e l'affetto per il giovane Will che in questa stagione dovrà riuscire a fare il classico e definitivo "salto di qualità" dopo l'esperienza in prestito a York nella passata stagione, e con Silvia mi avvicino alla statua di Sir Tom portando con me il giglio bianco con la dedica.
C'è emozione, c'è commozione vera, non sono sentimenti finti o "preparati" per l'occasione, questo era un momento che attendevo da circa sei mesi, lo avevo promosso e mantengo la promessa.. niente di eclatante, un gesto semplicissimo, forse per alcuni poco significativo, forse per qualcuno un gesto per mettermi in mostra, ma io so che non è così e mi basta, non mi interessano i pareri degli altri, voglio vivere questo momento serenamente e non nel caos del sabato prima della partita... non c'è praticamente nessuno a Deepdale, ogni tanto passa qualcuno, ci sono due bambini che corrono in bicicletta, ma c'è tranquillità, solo il rumore delle macchine che passano nella strada adiacente, qualcuno suona il clacson in segno di saluto, ma sono concentrato ed in quel momento penso solo a Sir Tom Finney ed al rammarico di non averlo più tra noi, mi sarebbe piaciuto conoscerlo un giorno, non succederà, ma sono comunque contento d essere lì a rendere omaggio alla sua memoria con quel giglio bianco e con quella dedica... getto il giglio nell'acqua che scorre sotto alla sua statua e lo lascio lì... sarà il vento a portarlo via, magari, chissà, finirà lassù in cielo, più vicino a lui.. un'illusione, lo so, più probabilmente lo porterà via qualche inserviente addetto alle pulizia, ma a me piace pensare che sarà il vento a condurlo nel posto giusto..
Decidiamo poi di rilassarci qualche minuto nel parco che c'è di fronte allo stadio attraversando la strada ed infine, contenti e soddisfatti, torniamo in albergo già con il pensiero al giorno dopo, il "matchday"!
Alla mattina, dopo la classica abbondante English Breakfast, ci dedichiamo allo "shopping", per prima cosa, come già organizzato, si va in Fylde Road dove da qualche mese è stato aperto il negozio "Modern Casual" uno dei tre presenti in tutta la Gran Bretagna (gli altri sono a Birmingham ed a Glasgow), riservato alla moda, appunto, Casual, e quindi ad abbigliamento tipico dei ragazzi che frequentavano le terraces soprattutto negli anni '80.
Negozio meraviglioso nel quale acquisto una polo ed un tracktop della Fila, scambio qualche battuta con i ragazzi del negozio che vogliono una foto con me da pubblicare in Facebook in ricordo della visita di un italiano al loro piccolo, ma interessantissimo negozio!
Contento per gli acquisti e per l'accoglienza riservatami, io e Silvia ci dirigiamo verso il centro attraversando la zona della UCLAN, l'Università del Lancashire, e cercando di scoprire nuove zone di questa città fino ad ora purtroppo poco esplorata.
Contento per gli acquisti e per l'accoglienza riservatami, io e Silvia ci dirigiamo verso il centro attraversando la zona della UCLAN, l'Università del Lancashire, e cercando di scoprire nuove zone di questa città fino ad ora purtroppo poco esplorata.
Arriviamo poi in centro dove si estende la via dedicata allo shopping con i centri commerciali Fishergate e St George's, la libreria Waterstone's, ma anche con tanti altri negozi interessanti.
Ma come sempre accade nei giorni del football la mia testa comincia presto a pensare a Deepdale, al North End ed agli amici che dopo poche ore avrei finalmente incontrato; l'appuntamento con molti di loro è al Club St. Gregory's, ma per le 12.30 dovremo essere allo stadio dove all'entrata dei giocatori ci aspetta Janice.
E così la mattinata scorre veloce e mezzogiorno arriva in un lampo, andiamo in albergo a cambiarci, la maglia comprata ieri allo shop è d'obbligo, tra l'altro molto bella in stile polo, proprio come piace a me, e molto semplice... ah, per chi ancora non lo sapesse le mode britanniche impongono il primo bottone allacciato... ed ovviamente io non manco (del resto lo faccio sempre... anche in Italia..) nemmeno con questa maglia..
In pochi minuti arriviamo a Deepdale con il taxi e dopo qualche tradizionale foto (davanti alla facciata principale con la gigantografia di Sir Tom, davanti alla sua statua ed al cartello indicante la partita del giorno) andiamo nel punto dell'appuntamento con Janice, all'ingresso dei giocatori.
Ad aspettarci ci sono Kim, Robert, David ed altri tifosi in attesa dell'arrivo dei loro beniamini, tutti equipaggiati di telefoni cellulari per le foto e di carta e penna per gli autografi... proprio prima di partire per venire allo stadio ho avuto l'idea di far autografare il mio libro ai giocatori.. penso che sia meglio così, l'idea di regalarlo al Club era altrettanto interessante, ma essendo scritto in italiano non ero sicuro di quanto avrebbero potuto apprezzarlo e così ho deciso di optare per riportarlo a casa con le firme dei ragazzi.
Il momento del saluto con vecchi amici già conosciuti durante i miei precedenti viaggi è bellissimo, l'accoglienza è sempre fantastica, Janice arriva poco dopo in carrozzina, a causa di un incidente sul lavoro, accompagnata da Marc e come al solito ha un regalo per noi, ovvero una felpa del PNE autografata dai giocatori!
Poco più tardi cominciano ad arrivare i giocatori, ognuno con il proprio mezzo e quindi, non essendo tutti insieme in gruppo, c'è il tempo di fare una foto, scambiare un paio di battute con ognuno di loro, facendo anche naturalmente autografare il libro.
Arriva anche Andy, un tifoso del Preston che vive proprio ad Oldham, che ho conosciuto tramite FB e che mi ha spedito a casa molto gentilmente tantissimi preziosi vecchi oggetti riguardanti il North End come fanzines, match programmes, spille, foto, giornali... mi dice che ha lasciato per me un pacco al Premier Inn con altri gadgets... sono contento, ma già in panico per il peso delle valigie pensando al viaggio di ritorno in aereo! E' a lui che regalo una delle tre sciarpe che ho portato con me.
Cominciano poi ad arrivare i primi giocatori.. alcuni li avevo già incontrati lo scorso anno, ma molti di loro ancora non c'erano.. James, Wiseman (molto simpatico e disponibile), Woods, King e Wright. E' poi il turno dei giovani Browne e Brownhill, entrambi sono amici in FB e ci seguiamo a vicenda su Twitter ed Instagram, mi riconoscono e sono molto simpatici, arriva poi Keane e il Capitano SuperTommyClarke, grande emozione vederlo e fare una foto con colui che un anno fa decise con un gol all'87° il derby contro il Blackpool... gli dico che quella sera c'ero anch'io, sorride soddisfatto pensando ancora a quel momento così emozionante...
Poi altro entusiasmo quando si avvicina a noi anche Joey Garner, il nostro grande bomber, quello che ha firmato il rinnovo di contratto nonostante le offerte di vari Club di Championship, foto anche qui d'obbligo, stavolta anche Silvia vuole farsi immortalare con il grande Joey!
Dopo Buchanan e Huntington, però, arriva lui, Will Hayhurst, non posso negarlo, il mio giocatore preferito nonostante la sua giovane età e nonostante il fatto che debba ancora dimostrare il suo vero valore a Deepdale, il mio rapporto con lui è continuato attraverso qualche messaggio tramite i social e gli ho fatto sempre sentire il mio sostegno anche nei momenti in cui non giocava e il mio appoggio quando è andato a giocare allo York.
Ci fermiamo a scambiarci i saluti, lui sapeva del mio arrivo, gli mostro il mio libro all'interno del quale parlo a lungo di lui grazie anche ad un'intervista che mi aveva gentilmente concesso, è soddisfatto di vedere che sono riuscito a pubblicarlo, gli auguro di giocare oggi e, dopo le foto di rito anche con Janice, lo lascio andare!
L'arrivo dei giocatori prosegue con Gallagher, Hugill, Kevin Davies, Humphrey, Welsh, Little e Kilkenny, tutti hanno autografato il libro e non posso che essere pienamente soddisfatto!
Ci dirigiamo poi al St.Gregory's con Janice e Marc, sulla strada chiedo a Janice se andrà a Middlesbrough martedì, il PNE ci giocherà per la il Secondo Turno della League Cup, mi risponde affermativamente dicendomi che anche io e Silvia dovremo venire... sono tentato ovviamente, ma non voglio costringere mia moglie e vedere addirittura tre partite in una settimana per giunta in una trasferta di un paio di ore di macchina.. Janice ci dice però che in pratica è tutto già organizzato, ha già procurato i tickets ed organizzato il viaggio in macchina con Dave, un ragazzo che lavora negli uffici del PNE e che incontriamo proprio in quel momento.. sono contentissimo, Silvia accetta ... e la cosa è fatta!
We're going to Middlesbrough!! Non ci credo, non ho ancora visto la partita contro l'Oldham e già sto pensando a quella di martedì al Riverside quando potrò vivere l'emozione di una trasferta vera con i tifosi del North End!
Al Gregory's, un Club in cui si ritrova parte dei tifosi, è una festa, un susseguirsi di persone che vogliono conoscermi... ho l'occasione di rivedere alcuni tifosi che avevo conosciuto a Bristol come John, Harry, Davis, Jodie e Louise alla quale, come avevo promesso, regalo una sciarpa per suo papà che me l'aveva richiesta parecchio tempo fa , ma rivedo anche Geoff, il Presidente del PSG (Preston Supporters Group) con il quale avevo scambiato la sciarpa a Griffin Park al Gentry Day di due stagioni prima, oltre alla famiglia di Will, suo papà, sua sorella Gemma e sua mamma Moe, ma ho anche l'occasione di conoscere altri tifosi di persona come Ian, Darren, Mick, David con i quali ero in contatto attraverso Facebook o il forum PNE on Line..
Mi offrono da bere, mi chiedono dei motivi per i quali è nata la mia passione per il Preston, ma soprattutto sono contenti di vedermi lì tra loro ed io sono contento altrettanto, consapevole anche del fatto che li rivedrò il prossimo sabato e magari anche a Middlesbrough!
E' un'ora intensa che passa veloce e piena di emozioni, addirittura un tifoso, Steve, mi dice che, vedendomi sempre impegnato, non mi ha voluto disturbare e mi da quindi appuntamento alle 17 al pub "The Sumners"...
A pochi minuti dall'inizio del match ci rechiamo a Deepdale, è un classico qui entrare allo stadio all'ultimo momento, una tradizione che amo!
Entriamo nella Town End, il settore riservato alla tifoseria più calda dove ci siederemo vicino a John, come nelle precedenti occasioni.
Lo spettacolo di vedere Deepdale, il suo terreno di gioco perfetto, i suoi spalti e lo spettacolo dei tifosi è sempre un colpo d'occhio indescrivibile, manca davvero poco all'inizio della partita e faccio appena in tempo a sentire le note di Can't Help Falling in Love e poco di This is the One degli Stone Roses che accompagna le squadre in campo.
Atmosfera magica, saliamo di corsa verso il nostro posto dove John, con le sue piccole figlie, ci accoglie con entusiasmo.
Siamo nella fila più alta ai posti 106-107 come sempre, non abbiamo nessuno dietro di noi e possiamo assistere al match sempre in piedi, così come piace a me.
Si canta e si incita la squadra, lo stadio non è pienissimo, molta gente è ancora in ferie e probabilmente l'avversario di oggi, l'Oldham, non ha attirato gli spettatori che non hanno sottoscritto un abbonamento annuale.
Il North End ci regala presto la soddisfazione del gol, ci pensa Jack King a portare in vantaggio i Whites, esplodiamo in salti di gioia, abbracci e braccia al cielo, essere lì per me è già importante, ma il momento del gol è sempre qualcosa di particolare che speri sempre di vivere di persona ed averlo fatto subito ci tranquillizza, la partita sembra essere sempre nelle nostre mani e la squadra gestisce il vantaggio senza grossi problemi.
Durante l'intervallo ho l'occasione di salutare un altro amico, Andrew, e di parlare un pò con John che mi riferisce che potrò ritirare in questi giorni presso gli uffici del Club la bandiera dei GBS che gli avevo fatto pervenire nella speranza che potesse essere posta insieme a quella degli altri gruppi di tifosi all'interno di Deepdale.
Il Club ha però deciso, con nostra delusione, di non posizionare le bandiere nello stadio per il rischio che si possano rovinare a causa delle condizioni atmosferiche e perchè avrebbero ostruito le riprese televisive.
Nel secondo tempo la partita diventa un pò noiosa ed anche il pubblico ne risente e l'atmosfera non è ai massimi livelli, di certo non come in quella sera dello scorso anno quando ad accompagnare la squadra verso la vittoria contro il Blackpool c'erano migliaia di tifosi che cantavano ed incitavano a squarciagola per tutti i novanta minuti.
L'Oldham si è fatto pericoloso in un paio di occasioni, ma nel complesso i ragazzi hanno mantenuto il vantaggio senza correre troppi rischi ed hanno così conquistato tre punti importanti regalandomi la gioia di vedere dal vivo la mia squadra vincere.
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A fine partita l'appuntamento con John è per il sabato successivo, ancora qui in questi posti, lui a Middlesbrough purtroppo non potrà esserci, è una bella sensazione sapere di poter tornare così presto!
Dopo aver scattato qualche foto ci dirigiamo verso il Sumners per l'appuntamento con Steve, arriviamo con un pò di ritardo e non lo troviamo, c'è però Ian che ci offre una birra e che ci intrattiene al pub per quasi un'ora durante la quale parliamo del North End, ma anche del calcio in generale, del calcio italiano e di quello inglese, delle tifoserie e di vari stadi.
Una chiacchierata davvero piacevole e molto utile per migliorare un pò il nostro inglese!
Ian ci chiede anche se vogliamo passare la serata con lui, è molto gentile, ma gli dico che siamo molto stanchi... lui si mette a ridere e mi dice che è sicuro che me ne starò in camera d'albergo a guardare Match of The Day! Ehm.. sì.. in effetti sarà così, ma la stanchezza c'è per davvero, è stata una giornata veramente intensa e piena di fantastiche emozioni, ma anche faticosa e con un grande dispendio di energie emotive!
Salutiamo Ian, che ci da quindi appuntamento a Middlesbrough, e torniamo verso il centro con il bus e poi subito al Premier Inn dove ad attenderci c'è il pacco di Andy, contenente come al solito tanto materiale dedicato al PNE tra cui dei fantastici match programmes delle ultime finali play offs giocate (e perse) dai Lilywhites.
Dopo un'ottima cena arriva, come predetto da Ian, il momento di Match of the Day e di The Football League Show, è stata una gran giornata e questo è un gran modo per chiuderla!
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