mercoledì 27 marzo 2013

Gentry Day, London.


Londra again….  ma questa volta con un obiettivo in più, quello di trascorrere una giornata meravigliosa in compagnia dei tifosi del Preston North End!
Quando mesi fa prenotai l’aereo sapevo bene che il 16 marzo 2013 si sarebbe giocata a Londra la partita Brentford-Pne, ma ancora non sapevo che proprio in occasione di quel match i tifosi del North End avrebbero poi successivamente organizzato il favoloso e leggendario Gentry Day!
Magia del calcio, magia del Preston North End o forse, chi lo sa, un regalo dei tifosi che leggendo ed intuendo su FB o sul forum Pne On-Line il mio entusiasmo per il prossimo viaggio a Londra per assistere a quel match hanno voluto organizzare il Gentry Day proprio in occasione della trasferta londinese.
Non lo saprò probabilmente mai, mi piace pensarlo, ma più probabilmente è stato un regalo o forse un premio del destino per la mia passione verso questo meraviglioso Club!
Fatto sta che, per un motivo o l’altro, a Londra, oltre a passare una grande vacanza, avrei potuto vivere la fantastica esperienza non solo di partecipare ad una trasferta dei tifosi Northenders, ma addirittura vivere con loro le emozioni di una giornata così importante e particolare!
Il Gentry Day viene organizzato da qualche anno con cadenza annuale in occasione di una partita in trasferta per ricordare gli amici tifosi del PNE o ex giocatori del Club purtroppo scomparsi negli ultimi dodici mesi; pur essendo una ricorrenza molto seria e sentita, la giornata si trasforma sempre in momenti di festa e di aggregazione, forse perchè è giusto ricordare gli amici con serenità e ricordando in questo modo i momenti felici passati insieme, ma anche perchè questa particolare giornata è un’occasione unica per ogni tifoso per incontrarsi e per bere della birra insieme in un clima di armonia e tranquillità.
Il nome Gentry viene utilizzato grazie all’ex manager Alan Ball snr che negli anni 70 definì la tifoseria del Pne la migliore usando queste parole “Preston Fans are the best, They’re the Gentry”. 
Proprio per il fatto di essere stati definiti in questo modo i tifosi del North End usano indossare una bombetta, “bowler hat”, soprattutto in occasione del Gentry Day.
E così anch’io, con la mia bella bombetta acquistata proprio a Londra, a Camden Town, proprio un anno fa e proprio nella speranza di indossarla un giorno in occasione di un Gentry Day, mi sentivo pronto a vivere quello che avrebbe potuto diventare uno dei giorni più belli della mia vita!
Prima della partenza mi ero sentito tramite Facebook con alcuni tifosi inglesi del PNE, ormai diventati amici “virtuali”, per poterci incontrare ed in particolare con Trevor che gentilmente aveva procurato i biglietti per me e per mia moglie Silvia… alla quale avevo più volte sconsigliato di venire alla partita ;) immaginandomi la scena di Fever Pitch quando il nostro mitico Colin Firth porta allo stadio in piena terrace la fidanzata… ve la ricordate la scena con lei che viene spintonata di qua e di là? Ecco… io mi immaginavo precisamente quella scena!

Venerdì sera partiamo, pieno di attese e speranze, ma anche con un po’ di emozione e tensione pensando a quella giornata che si annunciava intensa e piena di emozioni!
Da una parte la grande voglia di stare insieme a quei tifosi… a quei tifosi che rappresentano l’anima vera del Pne, a quei tifosi che riempiono la Town End ogni sabato a Deepdale, a quei tifosi che seguono la squadra con passione e fedeltà in giro per l’Inghilterra, a quei tifosi che sfidano freddo, neve, pioggia per essere sempre vicini e sostenere i ragazzi.
Dall’altra parte un po’ di preoccupazione…. Sono tutte persone che conosco solo per via delle foto su Facebook… e soprattutto parlano inglese!

Comunque durante il viaggio in aereo penso solo alla partita, al Gentry Day e a Londra, la sua bellezza, la sua gente, le sue strade, i suoi monumenti, i suoi negozi… i suoi stadi, ed in particolare il Griffin Park… Griffin Park, Brentford, ma soprattutto Preston North End, almeno per stavolta… Preston North End, la Gentry, le bombette, l’allegria, la voglia di stare insieme, di stare insieme per il Preston North End, di stare insieme e cantare Take my hand take my whole life too For I can't help falling in love with you, The North End… di stare insieme per sostenere sempre e comunque la squadra, la squadra che amiamo, la squadra per cui tifiamo, la squadra del nostro cuore. Il Preston North End. Proud Preston.

Londra ci accoglie con la tipica dolce pioggerellina che mi fa subito sentire bene e che mi fa sentire a casa.. siamo a Londra, e Londra per me significa libertà, significa football, significa pub, significa vivere un’atmosfera per me magica che difficilmente si può spiegare, forse qualcuno di voi mi può capire.. anche se solo per pochi giorni..
Da Stansted arriviamo a Liverpool Street e da lì un black cab ci porta a Russel Square nel nostro solito B&B di fiducia, caldo e accogliente come sempre.

La mattina del sabato piove e fa abbastanza freddo, ma l’unica cosa che sento è l’emozione e la tensione perché so bene che dopo poche ore mi sarei trovato a Brentford in mezzo a tanti tifosi del PNE!
La pioggia che mi bagna, il freddo e il vento che mi accarezza... eppure io sento solo il richiamo del footy, la voglia di Preston NE...
Si va a Covent Garden, ma la testa è già là, Griffin Park, Brentford… Preston North End ed i suoi tifosi, la Gentry… lo stadio, i cori, la partita, i pub, i famosi pub che stanno agli angoli del vecchio Griffin Park, i colori delle due tifoserie, le birre, gli amici… in una parola, il football.
Sono felice, ma teso, emozionato, ansioso… non so perché… dovrei solo essere felice, ed invece penso di non riuscire ad integrarmi con i tifosi, temo di essere visto solo come un estraneo… del resto tra di loro i tifosi che vanno in trasferta si conoscono tutti, però alla fine capisco anche che questo è il Gentry Day, un’occasione di aggregazione, un’occasione per stare tutti insieme nel nome dell’amicizia, nel nome degli amici scomparsi, nel nome del football, nel nome del Preston North End, e allora capisco che questo sarà anche per me il Gentry Day, sarà un Gentry Day che vivrò con gli altri tifosi, ma che vivrò anche dentro me stesso, perché vivrò fortissime emozioni, e allora indosso la mia bombetta e mi avvio deciso verso Griffin Park sicuro che sarà una grande giornata e che tutte le paure scompariranno alla prima birra, al primo Northender che avrò il piacere di salutare.

Così a mezzogiorno si parte dalla stazione di Waterloo in direzione Brentford, venti minuti di treno ed io e Silvia arriviamo a destinazione.
Alla fine è venuta anche lei… ok, sono certo che sarà una giornata di festa, una giornata tranquilla e senza nessun tipo di tensione…. Ma l’immagine di Fever Pitch ce l’ho ancora bene impressa in mente!!
Siamo già stati due volte a Deepdale, ma so bene che in trasferta l’atmosfera è completamente diversa ed ogni tifoso cercherà di far sentire il suo supporto alla squadra ancora più forte, ancora con più convinzione, ancora con più voglia di farsi sentire… sarà un’esperienza fantastica!
Abbiamo portato alcune sciarpe ed adesivi dei GBS con l’intento di regalarli o scambiarli con i tifosi, sia per far conoscere sempre di più il Branch, sia per cercare di far capire quanto ci teniamo ad allacciare rapporti di amicizia con loro.
Ovviamente ho anche la mia bombetta, ma mancano ancora i tickets per la partita!
Sarà il mio amico Trevor a portarceli, speriamo di riuscire a trovarlo in mezzo al casino che ci sarà allo stadio e nei famosi quattro pub !
Non piove, ma fa abbastanza freddo e cosi sono obbligato ad indossare il mio montgomery che mi impedisce di sfoggiare il bellissimo giubbetto “The North End” regalatomi da Trevor! Un giubbetto, forse più definibile felpa che comunque indosso orgogliosamente sotto al montgomery..

Dalla stazione ci avviamo a piedi verso lo stadio e si vedono i primi gruppetti di tifosi in arrivo da Preston, facilmente riconoscibili per la mitica bombetta che portano in testa!
Chi mi vede capisce che sono un tifoso del PNE grazie alla bombetta, mi saluta e io ricambio con entusiasmo, siamo solo all’inizio, ma già sono emozionato e non vedo l’ora di tuffarmi in questa giornata, non vedo l’ora di mischiarmi con loro, loro, i tifosi Lilywhites, loro, i Northenders, loro, quelli che arrivano da Preston, loro, anzi, noi, i tifosi del Preston North End FC! Orgogliosi di esserlo, Proud Preston.

Lo stadio non è lontano, è ancora presto e si vedono pochi tifosi in strada, o forse sono già chiusi dentro nei pub a bere in attesa del kick off.
Noi esploriamo un po’ la zona, arriviamo al Griffin Park, giriamo tutti i lati e vediamo i quattro pub, poi ci fermiamo davanti all’ingresso principale dello stadio per qualche foto, c’è qualche tifoso del Brentford, ma anche piccoli gruppetti del PNE, anche se non riconosco nessuno.




                                             

                               


                                     

Ad un certo punto arrivano i giocatori di casa a piedi, bella atmosfera, grande tranquillità e tanta voglia di football!




Più tardi decido di andare alla ricerca di un Pub nel quale Geoff, il Chairman del PSG, mi aveva detto che si sarebbero fermati a pranzare i tifosi in arrivo con dei pullman organizzati da Preston… purtroppo cerco questo famoso Brewery Tap Pub senza risultato… trovo High Street, mi ero segnato da casa la via, ma del pub non c’è traccia… chiedo informazioni ad un paio di tifosi del Brentford, ma nessuno riesce a darmi indicazioni precise e desisto… immaginando che comunque parecchi tifosi li avrei trovati nei pub vicini allo stadio ed in particolare nel pub che si trova nel lato del settore ospiti.
Ci avviamo così nuovamente verso lo stadio e nel frattempo, preoccupato per i miei tickets, mando un messaggio a Trevor… che però si trova in un pub a Putney con altri tifosi arrivati da Preston in treno… spero che arrivi in tempo per il match!!
Faccio un giro veloce nello shop del Brentford ed acquisto il match programme, non potevo perdermelo!


L’iniziale delusione per non aver trovato Geoff e Trevor si cancella quando, ormai arrivato in prossimità del Griffin Pub, sento una voce che mi chiama… ovviamente con il mio nickname… e sento “Conor, Conor!”…. incredibile, mi hanno subito riconosciuto!
A quanto pare Facebook serve a qualcosa… a chiamarmi infatti è Gemma, una ragazza, diciamo così, abbastanza esuberante che subito mi presenta ad un gruppo di tifosi, alcuni dei quali mi riconoscono, ed ai quali spiega che sono un tifoso italiano del PNE.
Vengo accolto da tutti con entusiasmo e sorpresa… molti mi chiedono i motivi per cui tifo North End, altri mi chiedono da quale parte dell’Italia arrivo, altri vogliono sapere quando andrò a Deepdale… tutto bellissimo, facciamo delle foto, regalo parecchi adesivi dei GBS ed una sciarpa e ovviamente entro al pub per bere una Guinness… Nel pub trovo John, un altro ragazzo conosciuto tramite FB, ed uno degli organizzatori del Gentry Day, è bello conoscersi di persona, scambiare qualche battuta… anche se una mi preoccupa un po’… infatti quando dico a John che i miei biglietti li ha Trevor lui mi guarda divertito e mi dice… “Trevor? Oh… good luck!”….. intuisco che l’amico Trevor non deve essere tra le persone più affidabili che potevo trovare… ma sono certo che arriverà! Allo stadio dovrà pur arrivare e dovrà entrare dal settore ospiti!
Per sicurezza lo chiamo al telefono…. Beh… non è che sia molto rassicurante sentire il casino che c’è dall’altra parte e le risate di persone diciamo… allegre, ma comunque Trev mi rassicura dicendomi che sta per arrivare, io gli indico il nome del pub in cui mi trovo, speriamo in bene.. anche perché ormai non manca moltissimo all’inizio della partita!
Non mi preoccupo perché comunque gli devo anche dei soldi per i biglietti, ma anche per del materiale che mi aveva spedito a casa qualche settimana prima, tra cui il giubbetto di cui ho parlato sopra…. E poi sento di potermi fidare, sento di non dovermi preoccupare, sento di dovermi solo divertire e godermi in pieno questi fantastici momenti insieme ai tifosi, questi fantastici momenti che da tempo sognavo!
E così io e Silvia usciamo dal pub e ci godiamo lo spettacolo dei tifosi che cantano, inneggiano alla squadra e alla Gentry, cerco di fare qualche foto e qualche filmato, ma preferisco vivere in pieno questi momenti mischiandomi con loro, cercando di sentirmi veramente uno di loro…
A volte penso che forse sarebbe stato meglio non essere nemmeno riconosciuto come italiano… fingermi uno di loro e basta, senza dover per forza sentirsi al centro dell’attenzione, fingere che per me essere lì sia la normalità, fingere di essere un tifoso come gli altri… in fondo è così, non mi sento di certo diverso da loro o più particolare per il solo fatto di essere italiano, ma è comunque bello vedere il loro entusiasmo e la loro incredulità nel venire a sapere dell’esistenza di un Fans Club italiano della loro squadra!
Molti conoscono già i GBS grazie alle pagine FB e twitter, grazie al blog, grazie all’articolo comparso tempo fa sul sito ufficiale, grazie al forum Pne On-Line, grazie alla premiazione durante la quale, la scorsa estate a Deepdale, consegnai una targa a Will Hayhurst premiato dal Branch come miglior giovane della scorsa stagione, ma naturalmente conoscersi di persona, vedere il mio entusiasmo e la mia voglia di sentirmi uno di loro, credo che li abbia colpiti.
Sono sensazioni bellissime, sono certo che questi sono momenti che mi porterò per sempre dentro nel cuore, momenti da immortalare come in una foto, momenti di gioia e condivisione di qualcosa di meraviglioso come il tifo e la passione per il Club che amiamo e che ci accomuna… inglesi o italiani, poco importa, è il PNE che ci unisce.. è questa passione che ci nasce da dentro e che non può fermarsi davanti a niente, è questa passione che ci porta a bere, cantare, ridere insieme nonostante sia la prima volta che ci vediamo, è questa passione che ci porta a cercare la libertà non solo nei novanta minuti di gioco, ma anche in questi attimi di pazza gioia, è questa passione che ci fa prendere un aereo o un treno per seguire la nostra squadra di calcio fin dove ci porta il cuore, è questa passione che ci fa stare lì, in piedi, magari al freddo o sotto la pioggia, a sostenere questa nostra squadra… ah, quanto mi piacerebbe poterlo fare ogni sabato, ah, quanto mi mancherà questa atmosfera quando questa meravigliosa giornata sarà finita, ah, quanto vorrei provare queste emozioni più spesso, ah, quanto vorrei perdere la voce, sentire freddo, bagnarmi, saltare, cantare, stare con loro, loro, i tifosi del Preston North End… quanto vorrei …







Ad un certo punto, mentre canto e chiacchiero un po’ con Adam, Dougie, Ben, Gemma e gli altri, sento John che mi chiama… “Conor, Trev is in the pub!” e allora io e Silvia andiamo subito a conoscere Trev… che gran personaggio… Trevor sta naturalmente bevendosi una pinta, ci presentiamo, io gli consegno subito una confezione di tabacco che mi aveva chiesto di prendergli al duty free in aeroporto, lui ricambia con adesivi vari, ma soprattutto adesivi creati appositamente per i GBS, con il classico disegno del pugno e la scritta Italian Whites G.B.S. al posto del solito North End Soul… bellissimi, questo mi fa capire ancora una volta la straordinaria gentilezza di questa gente, mi hanno accolto come uno di loro, e, se devo essere sincero, in quei momenti mi sentivo proprio così… uno di loro!
Non potrò mai andare come loro a Deepdale ogni volta, non potrò mai, ma la mia è una passione forte e sincera, la mia passione è tifo, indipendentemente da dove vivo, indipendentemente da quello che posso vivere, indipendentemente dalle volte che riuscirò ad andare allo stadio… io so che ci sarò con il cuore e so che sarò là a casa a seguire i ragazzi come potrò, davanti ad un pc, pronto esattamente come loro a sostenerli ed a soffrire, sperare e gioire.
Restiamo al pub con Trevor e John, si parla, si fanno foto, si beve e…. finalmente ho tra le mani i preziosi tickets… terrace, che bello, finalmente…
Regalo alcuni adesivi ed una sciarpa dei GBS a Trev ed a John, entrambi apprezzano moltissimo, le sciarpe, effettivamente, sono davvero belle!
Sono orgoglioso e felice di regalarle proprio a loro, due persone che stimo e che anche oggi, cosi come successo tramite i social network, si stanno dimostrando disponibili e simpatici.
Pago i tickets a Trev che però non vuole assolutamente nulla per il materiale che mi aveva spedito a casa, insisto, ma non c’è niente da fare, incredibile, altro esempio di disponibilità e generosità che quasi mi commuove…





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John si avvia verso la stadio, noi restiamo ancora un po’ con Trev, ma ormai è tardi e poco dopo anche noi andiamo all’entrata del settore ospiti in Brook Road.Emozione pura, passiamo i tornelli, io e Trev lasciamo qualche adesivo di ricordo appiccicato qua e là, entriamo, la partita è già iniziata, ma ad accogliermi c’è lo spettacolo del settore ospiti gremito, festante, chiassoso e pieno di entusiasmo!
Ci sono ragazzi come me, ma anche adulti, anziani, donne, bambini, e c’è anche la bandiera del Norwegian Branch, e ci sono le bombette, e ci sono i cori, e ci sono facce rilassate, divertite, orgogliose e ci siamo noi, io e Silvia, due italiani, lì in mezzo a loro, a loro, i tifosi del Preston North End FC. Orgogliosi. Proud Preston.

Siamo in piedi, ci sistemiamo e poi, dopo esserci goduti lo spettacolo dei tifosi Whites on tour, iniziamo anche a guardare la partita… sembra strano… posso finalmente rivedere il PNE dal vivo, ma sembro più interessato a guardare lo spettacolo sugli spalti.. il nostro settore non smette mai di cantare e di incitare la squadra, questo è il Gentry Day e tutti vogliono esserci e farsi sentire e lo stesso vale per me!
La partita non si sblocca dallo 0-0, i padroni di casa giocano forse meglio, ma i ragazzi, contro una delle squadre più forti del campionato, si comportano benissimo, forse non brillano come invece successo nelle ultime partite, ma non si soffre nemmeno più di tanto.
Purtroppo è fuori per infortunio Will Hayhurst, peccato davvero, mi sarebbe piaciuto rivederlo dopo averlo premiato la scorsa estate ed averci scambiato qualche battuta, mi sarebbe piaciuto vederlo giocare adesso che, con il nuovo manager Grayson, sta giocando con continuità e sta giocando pure molto bene avendo anche segnato tre gol nelle ultime partite… peccato davvero, noi GBS siamo stati tra i primi a dargli la fiducia che merita, mi sarebbe piaciuto molto vederlo in campo, incitarlo e, magari, avere la possibilità di scambiare ancora con lui qualche battuta..
I Northenders sono pieni di entusiasmo per questa giornata, ma anche per l’andamento della squadra che da quando è arrivato Grayson sembra essersi trasformata e sta facendo molto bene.
Simon Grayson is a White, cantiamo, il nuovo manager è già entrato nel cuore dei tifosi!
Ma tra i tanti cori è certamente Can’t help falling in love quello che più mi fa emozionare, Take my hand take my whole life too, For I can't help falling in love with you, The North End… è il coro con il quale I tifosi del North End si fanno sempre riconoscere, è l’inno che si canta prima dell’inizio delle partite a Deepdale (anche se nell’era Westley era stato sostituito da un’altra canzone… chissà perché..), è il coro che per me ha sempre rappresentato questo Club, questa tifoseria, anche se so che non siamo gli unici a cantarlo, ma per me è così, per me rappresenta solo il North End!












Il primo tempo finisce senza gol e nell’intervallo molti tifosi vogliono conoscermi e finalmente arriva anche Geoff, è un onore ed un piacere per me fare la sua conoscenza, ci presentiamo e scambiamo qualche battuta, io mi tolgo la sciarpa dei GBS  che ho al collo e gliela regalo, lui è molto contento e mi regala la sua sciarpa… bellissima, una sciarpa che chissà quante volte ha portato con sé al collo  a Deepdale ed in giro per l’Inghilterra! Un regalo che apprezzo tantissimo, un regalo vero, un regalo importante e che non dimenticherò! 
Parliamo per un po’ insieme, ma poi anche altri tifosi vogliono parlare con me e facciamo qualche foto, io mostro anche la bandiera dei GBS che piace molto a tutti… è blu con una croce bianca all’interno della quale c’è scritto “Preston North End Italian Branch” e nei quattro spazi ci sono rappresentati il nostro logo, quello del PNE, dei Gigli Bianchi ed un tifoso White a bordo di una lambretta.. simbolo italiano certamente apprezzato anche nel Regno Unito.. che molti osservano con simpatia e divertimento..
Mi diverto anche perché gli inglesi non riescono a pronunciare la “gl” e quindi Gigli per loro diventa Gighli… cerco di far capire la pronuncia esatta, ma è inutile!
E’ tutto bellissimo, un tifoso mi regala una spilla, un altro un adesivo, alcuni intonano il coretto “Italia Italia” anche se probabilmente non sanno del mio amore per le loro Terre, per la Gran Bretagna, per l’Inghilterra!



Quasi mi dispiace che inizi il secondo tempo…. Saluto Geoff che torna al suo posto, ci diamo appuntamento a Deepdale… il prima possibile!
Mi spiace solo di non essere riuscito a conoscere i tifosi norvegesi, anche con loro avevo avuto dei contatti tramite facebook, ma il settore ospiti è veramente pieno e c'è parecchia confusione!
Sono felicissimo, spero ci saranno altre occasioni, altre partite, altre trasferte, ma le prossime volte vorrei tanto sentirmi veramente uno di loro, a me non interessa essere riconosciuto come “l’italiano che tifa il Preston”, certo, fa molto piacere vedere l’ammirazione e la curiosità e sorpresa dei tifosi inglesi, ma a me piacerebbe arrivare ad un punto in cui per loro sia normale vedermi lì, mi piacerebbe bere una birra parlando normalmente della squadra, parlando della partita, senza necessariamente sentirmi in qualche modo al centro dell’attenzione.
Beh, forse dire al centro dell’attenzione è esagerato, probabilmente la maggior parte dei tifosi non mi conosce e non si è nemmeno accorta di me, ma comunque, in ogni caso, è stato bello vedere l’entusiasmo e la gentilezza di chi ho avuto l’occasione di conoscere!

La partita inizia, cerco di viverla nel miglior modo possibile e mi faccio trascinare dall’entusiasmo, canto con loro, gioisco e soffro con loro, salto e alzo la bombetta con loro, mi diverto con loro, spero con loro, ed alla fine mi dispero con loro per il rigore assegnato al Brentford al 93° minuto…e poi sono triste con loro per il gol delle Bees, ma subito poco dopo ritorno ad essere felice ed orgoglioso con loro, torno a cantare come se nulla fosse con loro, ringrazio i giocatori all’uscita dal campo con loro, applaudo e continuo a cantare anche dopo la fine con loro, continuo a cantare con loro fino a quando non esce l’ultimo di loro, l’importante per me è aver vissuto tutto questo, tutte queste emozioni con loro, loro, i tifosi del Preston North End FC. Orgogliosi. Proud Preston.

La partita finisce cosi con la grande delusione di aver perso a causa di un rigore, tra l’altro dubbio, nei minuti di recupero, ma nemmeno la sconfitta potrà togliere un po’ della gioia che provo, oggi si va oltre il risultato, oggi c’è solo gioia, soddisfazione ed entusiasmo per me.
Ma quello che più di tutto ho provato è libertà. In quei minuti mi sentivo libero, libero di non pensare a niente, libero solo di divertirmi e di godermi quei momenti.
E c’è la convinzione, la convinzione di essere uno di loro, perché il tifo non ha confini, perché il tifo va oltre, perché il tifo non si giudica da quante partite vedi… soprattutto se tifi una squadra inglese e vivi in Italia…





Saluto Trevor, forse non sono ancora del tutto pago, vorrei stare ancora con loro, forse mi aspettavo di ritrovarmi ancora in qualche pub con loro, ma alla fine i tifosi si dirigono ognuno verso i pullman, i treni o le macchine, Preston è lontana e un lungo viaggio di ritorno li attende.
Non sono deluso, ma mi dispiace che sia finita questa grande giornata, sarebbe stato bello proseguirla, ma è ovvio che loro debbano tornare.. e allora anche noi ci dirigiamo verso la stazione, entriamo ancora in un pub, ma ci sono pochi tifosi del PNE, mischiati senza problemi a quelli del Brentford, anche qualcuno di loro mi sorride, mi saluta… che bella atmosfera, che belle giornata di football.

Ce ne andiamo, forse con un po’ di tristezza, ma un’ultima sorpresa questa grande giornata ha deciso di darmela ancora… magia del football britannico, magia della Football League.. io e Silvia camminiamo ed intravediamo due ragazzi con la felpa del Preston N.E., uno di loro ci sorride e si ferma per salutarci… è lui, non ci posso credere, è proprio lui, Will Hayhurst!
Destino forse.. io credo sia la magia del caro footy…
Will si ricorda ancora di noi e della premiazione dello scorso agosto, sorride per la mia bombetta e si meraviglia di trovarmi lì. Facciamo una foto insieme, mi congratulo con lui per i gol che ha segnato nelle ultime partite e per le belle prestazioni e mi informo sulle sue condizioni che non gli hanno permesso di scendere in campo oggi… gli auguro di continuare così, lui mi dice ancora qualcosa, ma per l’emozione e probabilmente per il suo inglese veloce non capisco perfettamente… poi ci salutiamo.. è stato un bellissimo incontro, beh, mi rendo conto di non essere un ragazzino, ma io ho molto a cuore il futuro da calciatore di Will, credo molto in lui e dopo la famosa premiazione si è creata da parte di mia una particolare simpatia per questa giovane promessa del PNE, un local lad, che spero possa restare a lungo con i Lilywhtes e che possa avere una carriera piena di soddisfazione con la maglia bianca del Preston North End FC!
Sono stupito dal fatto che sia stato lui a riconoscermi ed a volermi fermare per strada, è una stata una bella sensazione!
E così la giornata di football si chiude con questa piacevole ed inaspettata sorpresa, possiamo ora dirigerci verso la stazione più rilassati e con un bellissimo ricordo in più!

Sul treno ripenso a questa incredibile giornata… Silvia non ha fatto la fine della fidanzata di Colin in Fever Pitch, ma è comunque stanca e “provata” da queste emozioni e da tutto questo entusiasmo! Non penso che insisterà ancora per accompagnarmi in una trasferta del PNE!
Riavvolgo tutti i momenti vissuti con i tifosi, ricordo ognuno di loro, le loro facce simpatiche, il loro entusiasmo, la loro passione e la loro voglia di stare insieme.
Sono felice ed orgoglioso, sono soddisfatto e non vedo l’ora di ripetere questa fantastica esperienza.. la partita, ma soprattutto i tifosi, farsi trascinare in quella marea di entusiasmo bianco e blu è stata la cosa più bella, dimenticarsi di tutto per quella mezza giornata, dimenticarsi di tutto e pensare solo al PNE, pensare solo a passare una giornata memorabile, una giornata che resterà in modo indelebile nella mia testa e soprattutto nel mio cuore, una giornata all’insegna del Gentry Day, una giornata all’insegna dell’amicizia, una giornata all’insegna del divertimento, ma anche del ricordo, una giornata che rappresenta molto per me, una giornata da tifoso del Preston North End, una giornata all’insegna del Preston North End FC, sono orgoglioso, Proud Preston.

Oltre alla felicità personale provo anche soddisfazione per i GBS, il Fans Club dopo questa giornata sarà ancora più conosciuto e credo anche più rispettato.
Credo che chi abbia potuto conoscere i GBS abbia anche potuto capire che i GBS fanno sul serio, che i GBS vogliono crescere, che i GBS ci credono veramente, che i GBS vogliono instaurare rapporti sinceri di amicizia e di collaborazione con il PNE ed i suoi meravigliosi tifosi.
Penso che questa possa essere una giornata davvero importante per il Branch, non per merito mio, ma per merito della nostra passione e della nostra voglia di condividere con sempre più persone questo fantastico tifo per questo fantastico Club!
La giornata all’insegna del football è veramente finita.. arriviamo a Waterloo, torniamo a Russel Square e dopo un breve riposo andiamo a mangiare alla Steak House in Leicester Square, non abbiamo pranzato ed una bella bistecca ci vuole proprio, accompagnata ovviamente da una pinta.
Stanchi per la giornata intensa torniamo al B&B e, da puro malato di calcio, resto sveglio per godermi The Football League Show appena iniziato un TV sulla BBC ONE.
Ecco, la giornata di football non era ancora finita  a quanto pare..

Il giorno dopo andiamo a Covent Garden e da lì prendiamo il bus che ci porta al Tower Bridge, sempre meraviglioso vederlo, sempre così imponente.. piove, fa abbastanza freddo, ci rifugiamo, dopo aver scattato qualche foto alla Torre di Londra, nel suo shop pieno di libri storici interessanti e più tardi in un comodo Starbucks a scaldarci con una cioccolata.





Più tardi proseguiamo la passeggiata oltrepassando anche il London Bridge, e ci fermiamo per pranzo al pub The Anchor che, nella giornata in cui gli irlandesi festeggiano il St.Patrick Day, è addobbato per l’occasione.
Per me Bangers and Mash (Salsicce con purè di patate) e la solita Guinness; ci rilassiamo in un ambiente davvero accogliente e ci gustiamo con calma il pranzo.






     

Continuiamo a passeggiare e ci fermiamo ad osservare e fotografare il Globe, il teatro di Shakspeare e poi torniamo al B&B per un breve riposo prima di fiondarci nello shopping a Carnaby Street. 







Proprio a Carnaby Street, però, la grossa delusione… non ci sono più i negozi di Merc, Luke ed Henri Lloyd… incredibile.. entro da Ben Sherman, ma la nuova collezione non mi entusiasma ed alla fine mi “accontento” di una maglia anni 70 dei Rangers da Soccer Scene… niente male direi! A Covent Garden non c'è più nemmeno il negozio della Baracuta... sfortuna pura..




La serata è fantastica: abbiamo appuntamento a London Bridge con Guido (The Lions88) e Massimiliano, il leggendario conduttore della trasmissione radiofonica “Anglocalcio”… un grandissimo piacere ed onore per me poterli finalmente conoscere di persona! Entrambi vivono a Londra da qualche mese e stanno proseguendo il grande lavoro di Marco (Hibees1875) con Londra Calcistica.
Inizialmente infatti li avevo invitati a Griffin Park, ma entrambi erano in “missione” in qualche campo di non league, appunto, per conto di Londra Calcistica.
Andiamo insieme in un pub, serata davvero piacevole, tra chiacchiere riguardanti il football, ma non solo; Guido mi aiuta a cercare di convincere Silvia ad andare a St.Albans il giorno dopo, ma credo che questa volta non l’avrò vinta..
E’ un grande piacere passare la serata in compagnia di due persone così simpatiche… sono contento per Guido che si è ambientato davvero bene a Londra ed alla vita londinese, sono felice di ascoltare i racconti di Massimiliano, uno che parlava di calcio inglese in Italia quando ancora in ben pochi lo seguivano… grande tifoso del WBA, mi trovo subito benissimo con entrambi!
Parliamo molto, il tempo scorre veloce e in tarda serata ci salutiamo, ognuno va per la sua direzione con la felicità di aver trascorso delle ore veramente piacevoli.




Il giorno dopo è dedicato allo shopping… rinuncio a St.Albans e Oxford… le avrei visitate molto volentieri, ma effettivamente il tempo non è molto e dato che domenica non eravamo riusciti ad acquistare niente decidiamo di riscattarci il lunedì… Camden Town, Covent Garden, Carnaby Street, Regent Street… facciamo parecchi acquisti ..  Lyle & Scott, Fred Perry, Barbour… e, grazie ad una segnalazione dell’amico Mc.Millan, troviamo anche il negozio della Weekend Offender… una marca casual molto in voga.




Si pranza al Pub The Sussex, dove mi gusto un favoloso sidro della Magners… lo sponsor del PNE tra l’altro, e dove possiamo riposare in un clima tranquillo ed amichevole.




Giriamo tutto il pomeriggio per Piccadilly Circus, Oxford Street, Leicester Square… piove, ma ci possiamo ritenere fortunati dato che da casa giungono notizie che in Italia sta nevicando…
La sera mangiamo alla Steak House e restiamo un po’ in giro a goderci lo stupendo spettacolo della Londra notturna…

Martedì mattina ci si sveglia con il solito malumore dell’ultimo giorno… ma decisi a passare nel migliore dei modi le ultime ore a Londra sfruttando ogni singolo secondo.
La prima cosa che facciamo è andare a Sheperd’s Bush al negozio Stuart London dove acquisto una polo ed una camicia della Merc, poi, senza perdere tempo, torniamo in zona Carnaby e torniamo da Weekend Offender per acquistare un giubbetto per l’amico Mc.Millan… ne approfitto per scambiare qualche battuta con il commesso parlando di football, lui è un tifoso del Cardiff e subito gli chiedo cosa ne pensa del cambiamento dei colori sociali e del crest e lui mi dice che per lui quello non è il vero Cardiff e che non segue più la squadra anche a causa del suo trasferimento a Londra per gestire il negozio.
Io gli spiego del mio tifo per il North End… sempre bello parlare di footy!


                 


L’ultima ora a disposizione, prima di pranzare, la dedichiamo alla libreria Waterstone’s… reparto… football tanto per cambiare.. trovo tanti libri che già conoscevo grazie ad Amazon e mi compiaccio della mia collezione, dato che molti dei libri presenti sono già nella mia libreria!
Inizia a piovere e ne approfittiamo per fermarci al pub Leicester Arms dove posso gustarmi un ultimo fish & chips ed una gustosa birra… il nostro tavolino è situato proprio vicino ad una finestra dalla quale possiamo vedere la vita fuori dal pub…la pioggia cade sui vetri e li bagna dolcemente, il suono della pioggia che picchia sui vetri mi sembra musica bellissima, tutto mi sembra fantastico … capisco che la vacanza sta per finire e la nostalgia sta cominciando a far breccia nel mio cuore.. è sempre bello arrivare a Londra, ma è anche sempre doloroso lasciarla, abbandonare quei luoghi che amo, quella folla nella quale vorrei perdermi, questa città che ogni volta ti lascia sorpreso come se fosse la prima volta…questa città infinita e colorata, questa città che nasconde mille misteri, mille sorprese, questa città così carica di fascino e di storia… questa è Londra, e lasciandola non si pensa mai ad un addio, ma ad un arrivederci, non potrei mai immaginare di non tornarci più, una città che è sempre nei miei pensieri, una città che è un punto di riferimento, una città che è di milioni di persone, ma che sento mia più di ogni altro posto al mondo.




                   


E arriva poi il momento… il momento di salutarla, il momento di salire su un treno che ti porta a Stansted, il momento delle valigie, il momento di guardar fuori dal finestrino con malinconia, il momento di far trascorrere il tempo ascoltando della musica e leggendo qualcosa, il momento di prendere un aereo che ti riporta in Italia, il momento di dirle arrivederci, goodbye..

Conor Adam

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