Londra again…. ma questa volta con un obiettivo in
più, quello di trascorrere una giornata meravigliosa in compagnia dei tifosi
del Preston North End!
Quando mesi fa prenotai l’aereo
sapevo bene che il 16 marzo 2013 si sarebbe giocata a Londra la partita
Brentford-Pne, ma ancora non sapevo che proprio in occasione di quel match i
tifosi del North End avrebbero poi successivamente organizzato il favoloso e
leggendario Gentry Day!
Magia del calcio, magia del
Preston North End o forse, chi lo sa, un regalo dei tifosi che leggendo ed
intuendo su FB o sul forum Pne On-Line il mio entusiasmo per il prossimo
viaggio a Londra per assistere a quel match hanno voluto organizzare il Gentry
Day proprio in occasione della trasferta londinese.
Non lo saprò probabilmente mai,
mi piace pensarlo, ma più probabilmente è stato un regalo o forse un premio del
destino per la mia passione verso questo meraviglioso Club!
Fatto sta che, per un motivo o
l’altro, a Londra, oltre a passare una grande vacanza, avrei potuto vivere la
fantastica esperienza non solo di partecipare ad una trasferta dei tifosi
Northenders, ma addirittura vivere con loro le emozioni di una giornata così importante
e particolare!
Il Gentry Day viene organizzato
da qualche anno con cadenza annuale in occasione di una partita in trasferta
per ricordare gli amici tifosi del PNE o ex giocatori del Club purtroppo
scomparsi negli ultimi dodici mesi; pur essendo una ricorrenza molto seria e
sentita, la giornata si trasforma sempre in momenti di festa e di aggregazione,
forse perchè è giusto ricordare gli amici con serenità e ricordando in questo modo i
momenti felici passati insieme, ma anche perchè questa particolare giornata è
un’occasione unica per ogni tifoso per incontrarsi e per bere della birra insieme in un clima
di armonia e tranquillità.
Il nome Gentry viene utilizzato
grazie all’ex manager Alan Ball snr che negli anni 70 definì la tifoseria del
Pne la migliore usando queste parole “Preston Fans are the best, They’re the
Gentry”.
Proprio per il fatto di essere stati definiti in questo modo i tifosi
del North End usano indossare una bombetta, “bowler hat”, soprattutto in
occasione del Gentry Day.
E così anch’io, con la mia bella
bombetta acquistata proprio a Londra, a Camden Town, proprio un anno fa e proprio
nella speranza di indossarla un giorno in occasione di un Gentry Day, mi
sentivo pronto a vivere quello che avrebbe potuto diventare uno dei giorni più
belli della mia vita!
Prima della partenza mi ero
sentito tramite Facebook con alcuni tifosi inglesi del PNE, ormai diventati
amici “virtuali”, per poterci incontrare ed in particolare con Trevor che
gentilmente aveva procurato i biglietti per me e per mia moglie Silvia… alla
quale avevo più volte sconsigliato di venire alla partita ;) immaginandomi la
scena di Fever Pitch quando il nostro mitico Colin Firth porta allo stadio in
piena terrace la fidanzata… ve la ricordate la scena con lei che viene
spintonata di qua e di là? Ecco… io mi immaginavo precisamente quella scena!
Venerdì sera partiamo, pieno di
attese e speranze, ma anche con un po’ di emozione e tensione pensando a quella
giornata che si annunciava intensa e piena di emozioni!
Da una parte la grande voglia di
stare insieme a quei tifosi… a quei tifosi che rappresentano l’anima vera del
Pne, a quei tifosi che riempiono la Town End ogni sabato a Deepdale, a quei
tifosi che seguono la squadra con passione e fedeltà in giro per l’Inghilterra,
a quei tifosi che sfidano freddo, neve, pioggia per essere sempre vicini e
sostenere i ragazzi.
Dall’altra parte un po’ di
preoccupazione…. Sono tutte persone che conosco solo per via delle foto su
Facebook… e soprattutto parlano inglese!
Comunque durante il viaggio in
aereo penso solo alla partita, al Gentry Day e a Londra, la sua bellezza, la
sua gente, le sue strade, i suoi monumenti, i suoi negozi… i suoi stadi, ed in
particolare il Griffin Park… Griffin Park, Brentford, ma soprattutto Preston
North End, almeno per stavolta… Preston North End, la Gentry, le bombette,
l’allegria, la voglia di stare insieme, di stare insieme per il Preston North
End, di stare insieme e cantare Take my hand take my whole life too For I can't
help falling in love with you, The North End… di stare insieme per sostenere
sempre e comunque la squadra, la squadra che amiamo, la squadra per cui
tifiamo, la squadra del nostro cuore. Il Preston North End. Proud Preston.
Londra ci accoglie con la tipica
dolce pioggerellina che mi fa subito sentire bene e che mi fa sentire a casa..
siamo a Londra, e Londra per me significa libertà, significa football,
significa pub, significa vivere un’atmosfera per me magica che difficilmente si
può spiegare, forse qualcuno di voi mi può capire.. anche se solo per pochi
giorni..
Da Stansted arriviamo a Liverpool
Street e da lì un black cab ci porta a Russel Square nel nostro solito B&B
di fiducia, caldo e accogliente come sempre.
La mattina del sabato piove e fa
abbastanza freddo, ma l’unica cosa che sento è l’emozione e la tensione perché
so bene che dopo poche ore mi sarei trovato a Brentford in mezzo a tanti tifosi
del PNE!
La pioggia che mi bagna, il freddo e il vento che mi accarezza... eppure io sento solo il richiamo del footy, la voglia di Preston NE...
Si va a Covent Garden, ma la
testa è già là, Griffin Park, Brentford… Preston North End ed i suoi tifosi, la
Gentry… lo stadio, i cori, la partita, i pub, i famosi pub che stanno agli
angoli del vecchio Griffin Park, i colori delle due tifoserie, le birre, gli
amici… in una parola, il football.
Sono felice, ma teso, emozionato,
ansioso… non so perché… dovrei solo essere felice, ed invece penso di non
riuscire ad integrarmi con i tifosi, temo di essere visto solo come un
estraneo… del resto tra di loro i tifosi che vanno in trasferta si conoscono
tutti, però alla fine capisco anche che questo è il Gentry Day, un’occasione di
aggregazione, un’occasione per stare tutti insieme nel nome dell’amicizia, nel
nome degli amici scomparsi, nel nome del football, nel nome del Preston North
End, e allora capisco che questo sarà anche per me il Gentry Day, sarà un
Gentry Day che vivrò con gli altri tifosi, ma che vivrò anche dentro me stesso,
perché vivrò fortissime emozioni, e allora indosso la mia bombetta e mi avvio
deciso verso Griffin Park sicuro che sarà una grande giornata e che tutte le
paure scompariranno alla prima birra, al primo Northender che avrò il piacere
di salutare.
Così a mezzogiorno si parte dalla
stazione di Waterloo in direzione Brentford, venti minuti di treno ed io e
Silvia arriviamo a destinazione.
Alla fine è venuta anche lei… ok,
sono certo che sarà una giornata di festa, una giornata tranquilla e senza
nessun tipo di tensione…. Ma l’immagine di Fever Pitch ce l’ho ancora bene
impressa in mente!!
Siamo già stati due volte a
Deepdale, ma so bene che in trasferta l’atmosfera è completamente diversa ed
ogni tifoso cercherà di far sentire il suo supporto alla squadra ancora più
forte, ancora con più convinzione, ancora con più voglia di farsi sentire… sarà
un’esperienza fantastica!
Abbiamo portato alcune sciarpe ed
adesivi dei GBS con l’intento di regalarli o scambiarli con i tifosi, sia per
far conoscere sempre di più il Branch, sia per cercare di far capire quanto ci
teniamo ad allacciare rapporti di amicizia con loro.
Ovviamente ho anche la mia
bombetta, ma mancano ancora i tickets per la partita!
Sarà il mio amico Trevor a
portarceli, speriamo di riuscire a trovarlo in mezzo al casino che ci sarà allo
stadio e nei famosi quattro pub !
Non piove, ma fa abbastanza
freddo e cosi sono obbligato ad indossare il mio montgomery che mi impedisce di
sfoggiare il bellissimo giubbetto “The North End” regalatomi da Trevor! Un
giubbetto, forse più definibile felpa che comunque indosso orgogliosamente
sotto al montgomery..
Dalla stazione ci avviamo a piedi
verso lo stadio e si vedono i primi gruppetti di tifosi in arrivo da Preston,
facilmente riconoscibili per la mitica bombetta che portano in testa!
Chi mi vede capisce che sono un
tifoso del PNE grazie alla bombetta, mi saluta e io ricambio con entusiasmo,
siamo solo all’inizio, ma già sono emozionato e non vedo l’ora di tuffarmi in
questa giornata, non vedo l’ora di mischiarmi con loro, loro, i tifosi
Lilywhites, loro, i Northenders, loro, quelli che arrivano da Preston, loro,
anzi, noi, i tifosi del Preston North End FC! Orgogliosi di esserlo, Proud
Preston.
Lo stadio non è lontano, è ancora
presto e si vedono pochi tifosi in strada, o forse sono già chiusi dentro nei
pub a bere in attesa del kick off.
Noi esploriamo un po’ la zona,
arriviamo al Griffin Park, giriamo tutti i lati e vediamo i quattro pub, poi ci
fermiamo davanti all’ingresso principale dello stadio per qualche foto, c’è qualche tifoso
del Brentford, ma anche piccoli gruppetti del PNE, anche se non riconosco
nessuno.
Ad un certo punto arrivano i
giocatori di casa a piedi, bella atmosfera, grande tranquillità e tanta voglia
di football!
Più tardi decido di andare alla
ricerca di un Pub nel quale Geoff, il Chairman del PSG, mi aveva detto che si
sarebbero fermati a pranzare i tifosi in arrivo con dei pullman organizzati da
Preston… purtroppo cerco questo famoso Brewery Tap Pub senza risultato… trovo
High Street, mi ero segnato da casa la via, ma del pub non c’è traccia… chiedo
informazioni ad un paio di tifosi del Brentford, ma nessuno riesce a darmi
indicazioni precise e desisto… immaginando che comunque parecchi tifosi li
avrei trovati nei pub vicini allo stadio ed in particolare nel pub che si trova
nel lato del settore ospiti.
Ci avviamo così nuovamente verso
lo stadio e nel frattempo, preoccupato per i miei tickets, mando un messaggio a
Trevor… che però si trova in un pub a Putney con altri tifosi arrivati da
Preston in treno… spero che arrivi in tempo per il match!!
Faccio un giro veloce nello shop
del Brentford ed acquisto il match programme, non potevo perdermelo!
L’iniziale delusione per non aver
trovato Geoff e Trevor si cancella quando, ormai arrivato in prossimità del Griffin Pub,
sento una voce che mi chiama… ovviamente con il mio nickname… e sento “Conor,
Conor!”…. incredibile, mi hanno subito riconosciuto!
A quanto pare Facebook serve a
qualcosa… a chiamarmi infatti è Gemma, una ragazza, diciamo così, abbastanza
esuberante che subito mi presenta ad un gruppo di tifosi, alcuni dei quali mi
riconoscono, ed ai quali spiega che sono un tifoso italiano del PNE.
Vengo accolto da tutti con
entusiasmo e sorpresa… molti mi chiedono i motivi per cui tifo North End, altri
mi chiedono da quale parte dell’Italia arrivo, altri vogliono sapere quando
andrò a Deepdale… tutto bellissimo, facciamo delle foto, regalo parecchi
adesivi dei GBS ed una sciarpa e ovviamente entro al pub per bere una Guinness…
Nel pub trovo John, un altro ragazzo conosciuto tramite FB, ed uno degli
organizzatori del Gentry Day, è bello conoscersi di persona, scambiare qualche
battuta… anche se una mi preoccupa un po’… infatti quando dico a John che i
miei biglietti li ha Trevor lui mi guarda divertito e mi dice… “Trevor? Oh…
good luck!”….. intuisco che l’amico Trevor non deve essere tra le persone più
affidabili che potevo trovare… ma sono certo che arriverà! Allo stadio dovrà
pur arrivare e dovrà entrare dal settore ospiti!
Per sicurezza lo chiamo al
telefono…. Beh… non è che sia molto rassicurante sentire il casino che c’è
dall’altra parte e le risate di persone diciamo… allegre, ma comunque Trev mi
rassicura dicendomi che sta per arrivare, io gli indico il nome del pub in cui
mi trovo, speriamo in bene.. anche perché ormai non manca moltissimo all’inizio
della partita!
Non mi preoccupo perché comunque
gli devo anche dei soldi per i biglietti, ma anche per del materiale che mi
aveva spedito a casa qualche settimana prima, tra cui il giubbetto di cui ho
parlato sopra…. E poi sento di potermi fidare, sento di non dovermi
preoccupare, sento di dovermi solo divertire e godermi in pieno questi
fantastici momenti insieme ai tifosi, questi fantastici momenti che da tempo
sognavo!
E così io e Silvia usciamo dal
pub e ci godiamo lo spettacolo dei tifosi che cantano, inneggiano alla squadra
e alla Gentry, cerco di fare qualche foto e qualche filmato, ma preferisco
vivere in pieno questi momenti mischiandomi con loro, cercando di sentirmi
veramente uno di loro…
A volte penso che forse sarebbe
stato meglio non essere nemmeno riconosciuto come italiano… fingermi uno di
loro e basta, senza dover per forza sentirsi al centro dell’attenzione, fingere
che per me essere lì sia la normalità, fingere di essere un tifoso come gli
altri… in fondo è così, non mi sento di certo diverso da loro o più particolare
per il solo fatto di essere italiano, ma è comunque bello vedere il loro
entusiasmo e la loro incredulità nel venire a sapere dell’esistenza di un Fans
Club italiano della loro squadra!
Molti conoscono già i GBS grazie
alle pagine FB e twitter, grazie al blog, grazie all’articolo comparso tempo fa
sul sito ufficiale, grazie al forum Pne On-Line, grazie alla premiazione
durante la quale, la scorsa estate a Deepdale, consegnai una targa a Will
Hayhurst premiato dal Branch come miglior giovane della scorsa stagione, ma
naturalmente conoscersi di persona, vedere il mio entusiasmo e la mia voglia di
sentirmi uno di loro, credo che li abbia colpiti.
Sono sensazioni bellissime, sono
certo che questi sono momenti che mi porterò per sempre dentro nel cuore,
momenti da immortalare come in una foto, momenti di gioia e condivisione di
qualcosa di meraviglioso come il tifo e la passione per il Club che amiamo e
che ci accomuna… inglesi o italiani, poco importa, è il PNE che ci unisce.. è
questa passione che ci nasce da dentro e che non può fermarsi davanti a niente,
è questa passione che ci porta a bere, cantare, ridere insieme nonostante sia
la prima volta che ci vediamo, è questa passione che ci porta a cercare la
libertà non solo nei novanta minuti di gioco, ma anche in questi attimi di
pazza gioia, è questa passione che ci fa prendere un aereo o un treno per
seguire la nostra squadra di calcio fin dove ci porta il cuore, è questa
passione che ci fa stare lì, in piedi, magari al freddo o sotto la pioggia, a
sostenere questa nostra squadra… ah, quanto mi piacerebbe poterlo fare ogni
sabato, ah, quanto mi mancherà questa atmosfera quando questa meravigliosa
giornata sarà finita, ah, quanto vorrei provare queste emozioni più spesso, ah,
quanto vorrei perdere la voce, sentire freddo, bagnarmi, saltare, cantare,
stare con loro, loro, i tifosi del Preston North End… quanto vorrei …
Ad un certo punto, mentre canto e
chiacchiero un po’ con Adam, Dougie, Ben, Gemma e gli altri, sento John che mi
chiama… “Conor, Trev is in the pub!” e allora io e Silvia andiamo subito a
conoscere Trev… che gran personaggio… Trevor sta naturalmente bevendosi una
pinta, ci presentiamo, io gli consegno subito una confezione di tabacco che mi
aveva chiesto di prendergli al duty free in aeroporto, lui ricambia con adesivi
vari, ma soprattutto adesivi creati appositamente per i GBS, con il classico
disegno del pugno e la scritta Italian Whites G.B.S. al posto del solito North
End Soul… bellissimi, questo mi fa capire ancora una volta la straordinaria
gentilezza di questa gente, mi hanno accolto come uno di loro, e, se devo
essere sincero, in quei momenti mi sentivo proprio così… uno di loro!
Non potrò mai andare come loro a
Deepdale ogni volta, non potrò mai, ma la mia è una passione forte e sincera,
la mia passione è tifo, indipendentemente da dove vivo, indipendentemente da
quello che posso vivere, indipendentemente dalle volte che riuscirò ad andare
allo stadio… io so che ci sarò con il cuore e so che sarò là a casa a seguire i
ragazzi come potrò, davanti ad un pc, pronto esattamente come loro a sostenerli
ed a soffrire, sperare e gioire.
Restiamo al pub con Trevor e
John, si parla, si fanno foto, si beve e…. finalmente ho tra le mani i preziosi
tickets… terrace, che bello, finalmente…
Regalo alcuni adesivi ed una
sciarpa dei GBS a Trev ed a John, entrambi apprezzano moltissimo, le sciarpe,
effettivamente, sono davvero belle!
Sono orgoglioso e felice di
regalarle proprio a loro, due persone che stimo e che anche oggi, cosi come
successo tramite i social network, si stanno dimostrando disponibili e
simpatici.
Pago i tickets a Trev che però
non vuole assolutamente nulla per il materiale che mi aveva spedito a casa,
insisto, ma non c’è niente da fare, incredibile, altro esempio di disponibilità
e generosità che quasi mi commuove…
John si avvia verso la stadio,
noi restiamo ancora un po’ con Trev, ma ormai è tardi e poco dopo anche noi
andiamo all’entrata del settore ospiti in Brook Road. Emozione pura, passiamo i
tornelli, io e Trev lasciamo qualche adesivo di ricordo appiccicato qua e là,
entriamo, la partita è già iniziata, ma ad accogliermi c’è lo spettacolo del
settore ospiti gremito, festante, chiassoso e pieno di entusiasmo!
Ci sono ragazzi come me, ma anche
adulti, anziani, donne, bambini, e c’è anche la bandiera del Norwegian Branch,
e ci sono le bombette, e ci sono i cori, e ci sono facce rilassate, divertite,
orgogliose e ci siamo noi, io e Silvia, due italiani, lì in mezzo a loro, a
loro, i tifosi del Preston North End FC. Orgogliosi. Proud Preston.
Siamo in piedi, ci sistemiamo e
poi, dopo esserci goduti lo spettacolo dei tifosi Whites on tour, iniziamo
anche a guardare la partita… sembra strano… posso finalmente rivedere il PNE
dal vivo, ma sembro più interessato a guardare lo spettacolo sugli spalti.. il
nostro settore non smette mai di cantare e di incitare la squadra, questo è il
Gentry Day e tutti vogliono esserci e farsi sentire e lo stesso vale per me!
La partita non si sblocca dallo
0-0, i padroni di casa giocano forse meglio, ma i ragazzi, contro una delle
squadre più forti del campionato, si comportano benissimo, forse non brillano
come invece successo nelle ultime partite, ma non si soffre nemmeno più di
tanto.
Purtroppo è fuori per infortunio
Will Hayhurst, peccato davvero, mi sarebbe piaciuto rivederlo dopo averlo
premiato la scorsa estate ed averci scambiato qualche battuta, mi sarebbe
piaciuto vederlo giocare adesso che, con il nuovo manager Grayson, sta giocando
con continuità e sta giocando pure molto bene avendo anche segnato tre gol
nelle ultime partite… peccato davvero, noi GBS siamo stati tra i primi a dargli
la fiducia che merita, mi sarebbe piaciuto molto vederlo in campo, incitarlo e,
magari, avere la possibilità di scambiare ancora con lui qualche battuta..
I Northenders sono pieni di
entusiasmo per questa giornata, ma anche per l’andamento della squadra che da
quando è arrivato Grayson sembra essersi trasformata e sta facendo molto bene.
Simon Grayson is a White,
cantiamo, il nuovo manager è già entrato nel cuore dei tifosi!
Ma tra i tanti cori è certamente
Can’t help falling in love quello che più mi fa emozionare, Take my hand take
my whole life too, For I can't help falling in love with you, The North End… è
il coro con il quale I tifosi del North End si fanno sempre riconoscere, è
l’inno che si canta prima dell’inizio delle partite a Deepdale (anche se
nell’era Westley era stato sostituito da un’altra canzone… chissà perché..), è
il coro che per me ha sempre rappresentato questo Club, questa tifoseria, anche
se so che non siamo gli unici a cantarlo, ma per me è così, per me rappresenta
solo il North End!
Il primo tempo finisce senza gol
e nell’intervallo molti tifosi vogliono conoscermi e finalmente arriva anche
Geoff, è un onore ed un piacere per me fare la sua conoscenza, ci presentiamo e
scambiamo qualche battuta, io mi tolgo la sciarpa dei GBS che ho al collo e gliela regalo, lui è molto
contento e mi regala la sua sciarpa… bellissima, una sciarpa che chissà quante
volte ha portato con sé al collo a
Deepdale ed in giro per l’Inghilterra! Un regalo che apprezzo tantissimo, un
regalo vero, un regalo importante e che non dimenticherò!
Parliamo per un po’
insieme, ma poi anche altri tifosi vogliono parlare con me e facciamo qualche
foto, io mostro anche la bandiera dei GBS che piace molto a tutti… è blu con
una croce bianca all’interno della quale c’è scritto “Preston North End Italian Branch” e nei
quattro spazi ci sono rappresentati il nostro logo, quello del PNE, dei Gigli
Bianchi ed un tifoso White a bordo di una lambretta.. simbolo italiano
certamente apprezzato anche nel Regno Unito.. che molti osservano con simpatia e divertimento..
Mi diverto anche perché gli inglesi non
riescono a pronunciare la “gl” e quindi Gigli per loro diventa Gighli… cerco di far capire la pronuncia esatta, ma è inutile!
E’ tutto bellissimo, un tifoso mi
regala una spilla, un altro un adesivo, alcuni intonano il coretto “Italia
Italia” anche se probabilmente non sanno del mio amore per le loro Terre, per
la Gran Bretagna, per l’Inghilterra!
Quasi mi dispiace che inizi il
secondo tempo…. Saluto Geoff che torna al suo posto, ci diamo appuntamento a
Deepdale… il prima possibile!
Mi spiace solo di non essere riuscito a conoscere i tifosi norvegesi, anche con loro avevo avuto dei contatti tramite facebook, ma il settore ospiti è veramente pieno e c'è parecchia confusione!
Sono felicissimo, spero ci
saranno altre occasioni, altre partite, altre trasferte, ma le prossime volte
vorrei tanto sentirmi veramente uno di loro, a me non interessa essere
riconosciuto come “l’italiano che tifa il Preston”, certo, fa molto piacere
vedere l’ammirazione e la curiosità e sorpresa dei tifosi inglesi, ma a me
piacerebbe arrivare ad un punto in cui per loro sia normale vedermi lì, mi
piacerebbe bere una birra parlando normalmente della squadra, parlando della
partita, senza necessariamente sentirmi in qualche modo al centro
dell’attenzione.
Beh, forse dire al centro
dell’attenzione è esagerato, probabilmente la maggior parte dei tifosi non mi
conosce e non si è nemmeno accorta di me, ma comunque, in ogni caso, è stato
bello vedere l’entusiasmo e la gentilezza di chi ho avuto l’occasione di
conoscere!
La partita inizia, cerco di
viverla nel miglior modo possibile e mi faccio trascinare dall’entusiasmo,
canto con loro, gioisco e soffro con loro, salto e alzo la bombetta con loro,
mi diverto con loro, spero con loro, ed alla fine mi dispero con loro per il
rigore assegnato al Brentford al 93° minuto…e poi sono triste con loro per il
gol delle Bees, ma subito poco dopo ritorno ad essere felice ed orgoglioso con loro,
torno a cantare come se nulla fosse con loro, ringrazio i giocatori all’uscita
dal campo con loro, applaudo e continuo a cantare anche dopo la fine con loro,
continuo a cantare con loro fino a quando non esce l’ultimo di loro,
l’importante per me è aver vissuto tutto questo, tutte queste emozioni con
loro, loro, i tifosi del Preston North End FC. Orgogliosi. Proud
Preston.
La partita finisce cosi con la
grande delusione di aver perso a causa di un rigore, tra l’altro dubbio, nei
minuti di recupero, ma nemmeno la sconfitta potrà togliere un po’ della gioia
che provo, oggi si va oltre il risultato, oggi c’è solo gioia, soddisfazione ed
entusiasmo per me.
Ma quello che più di tutto ho provato è libertà. In quei minuti mi sentivo libero, libero di non pensare a niente, libero solo di divertirmi e di godermi quei momenti.
E c’è la convinzione, la
convinzione di essere uno di loro, perché il tifo non ha confini, perché il
tifo va oltre, perché il tifo non si giudica da quante partite vedi…
soprattutto se tifi una squadra inglese e vivi in Italia…
Saluto Trevor, forse non sono
ancora del tutto pago, vorrei stare ancora con loro, forse mi aspettavo di
ritrovarmi ancora in qualche pub con loro, ma alla fine i tifosi si dirigono
ognuno verso i pullman, i treni o le macchine, Preston è lontana e un lungo
viaggio di ritorno li attende.
Non sono deluso, ma mi dispiace
che sia finita questa grande giornata, sarebbe stato bello proseguirla, ma è
ovvio che loro debbano tornare.. e allora anche noi ci dirigiamo verso la
stazione, entriamo ancora in un pub, ma ci sono pochi tifosi del PNE, mischiati
senza problemi a quelli del Brentford, anche qualcuno di loro mi sorride, mi
saluta… che bella atmosfera, che belle giornata di football.
Ce ne andiamo, forse con un po’
di tristezza, ma un’ultima sorpresa questa grande giornata ha deciso di darmela
ancora… magia del football britannico, magia della Football League.. io e
Silvia camminiamo ed intravediamo due ragazzi con la felpa del Preston N.E.,
uno di loro ci sorride e si ferma per salutarci… è lui, non ci posso credere, è
proprio lui, Will Hayhurst!
Destino forse.. io credo sia la
magia del caro footy…
Will si ricorda ancora di noi e
della premiazione dello scorso agosto, sorride per la mia bombetta e si
meraviglia di trovarmi lì. Facciamo una foto insieme, mi congratulo con lui per
i gol che ha segnato nelle ultime partite e per le belle prestazioni e mi
informo sulle sue condizioni che non gli hanno permesso di scendere in campo
oggi… gli auguro di continuare così, lui mi dice ancora qualcosa, ma per
l’emozione e probabilmente per il suo inglese veloce non capisco perfettamente…
poi ci salutiamo.. è stato un bellissimo incontro, beh, mi rendo conto di non
essere un ragazzino, ma io ho molto a cuore il futuro da calciatore di Will,
credo molto in lui e dopo la famosa premiazione si è creata da parte di mia una
particolare simpatia per questa giovane promessa del PNE, un local lad, che
spero possa restare a lungo con i Lilywhtes e che possa avere una carriera
piena di soddisfazione con la maglia bianca del Preston North End FC!
Sono stupito dal fatto che sia
stato lui a riconoscermi ed a volermi fermare per strada, è una stata una bella
sensazione!
E così la giornata di football si
chiude con questa piacevole ed inaspettata sorpresa, possiamo ora dirigerci
verso la stazione più rilassati e con un bellissimo ricordo in più!
Sul treno ripenso a questa
incredibile giornata… Silvia non ha fatto la fine della fidanzata di Colin in
Fever Pitch, ma è comunque stanca e “provata” da queste emozioni e da tutto
questo entusiasmo! Non penso che insisterà ancora per accompagnarmi in una
trasferta del PNE!
Riavvolgo tutti i momenti vissuti
con i tifosi, ricordo ognuno di loro, le loro facce simpatiche, il loro
entusiasmo, la loro passione e la loro voglia di stare insieme.
Sono felice ed orgoglioso, sono
soddisfatto e non vedo l’ora di ripetere questa fantastica esperienza.. la
partita, ma soprattutto i tifosi, farsi trascinare in quella marea di
entusiasmo bianco e blu è stata la cosa più bella, dimenticarsi di tutto per
quella mezza giornata, dimenticarsi di tutto e pensare solo al PNE, pensare
solo a passare una giornata memorabile, una giornata che resterà in modo
indelebile nella mia testa e soprattutto nel mio cuore, una giornata
all’insegna del Gentry Day, una giornata all’insegna dell’amicizia, una
giornata all’insegna del divertimento, ma anche del ricordo, una giornata che
rappresenta molto per me, una giornata da tifoso del Preston North End, una
giornata all’insegna del Preston North End FC, sono orgoglioso, Proud Preston.
Oltre alla felicità personale
provo anche soddisfazione per i GBS, il Fans Club dopo questa giornata sarà
ancora più conosciuto e credo anche più rispettato.
Credo che chi abbia potuto
conoscere i GBS abbia anche potuto capire che i GBS fanno sul serio, che i GBS
vogliono crescere, che i GBS ci credono veramente, che i GBS vogliono
instaurare rapporti sinceri di amicizia e di collaborazione con il PNE ed i
suoi meravigliosi tifosi.
Penso che questa possa essere una
giornata davvero importante per il Branch, non per merito mio, ma per merito
della nostra passione e della nostra voglia di condividere con sempre più
persone questo fantastico tifo per questo fantastico Club!
La giornata all’insegna del
football è veramente finita.. arriviamo a Waterloo, torniamo a Russel Square e
dopo un breve riposo andiamo a mangiare alla Steak House in Leicester Square,
non abbiamo pranzato ed una bella bistecca ci vuole proprio, accompagnata
ovviamente da una pinta.
Stanchi per la giornata intensa
torniamo al B&B e, da puro malato di calcio, resto sveglio per godermi The
Football League Show appena iniziato un TV sulla BBC ONE.
Ecco, la giornata di football non
era ancora finita a quanto pare..
Il giorno dopo andiamo a Covent
Garden e da lì prendiamo il bus che ci porta al Tower Bridge, sempre
meraviglioso vederlo, sempre così imponente.. piove, fa abbastanza freddo, ci
rifugiamo, dopo aver scattato qualche foto alla Torre di Londra, nel suo shop
pieno di libri storici interessanti e più tardi in un comodo Starbucks a
scaldarci con una cioccolata.
Più tardi proseguiamo la
passeggiata oltrepassando anche il London Bridge, e ci fermiamo per pranzo al
pub The Anchor che, nella giornata in cui gli irlandesi festeggiano il
St.Patrick Day, è addobbato per l’occasione.
Per me Bangers and Mash (Salsicce
con purè di patate) e la solita Guinness; ci rilassiamo in un ambiente davvero
accogliente e ci gustiamo con calma il pranzo.
Continuiamo a passeggiare e ci
fermiamo ad osservare e fotografare il Globe, il teatro di Shakspeare e poi
torniamo al B&B per un breve riposo prima di fiondarci nello shopping a
Carnaby Street.
Proprio a Carnaby Street, però, la grossa delusione… non ci
sono più i negozi di Merc, Luke ed Henri Lloyd… incredibile.. entro da Ben
Sherman, ma la nuova collezione non mi entusiasma ed alla fine mi “accontento”
di una maglia anni 70 dei Rangers da Soccer Scene… niente male direi! A Covent Garden non c'è più nemmeno il negozio della Baracuta... sfortuna pura..
La serata è fantastica: abbiamo
appuntamento a London Bridge con Guido (The Lions88) e Massimiliano, il
leggendario conduttore della trasmissione radiofonica “Anglocalcio”… un
grandissimo piacere ed onore per me poterli finalmente conoscere di persona!
Entrambi vivono a Londra da qualche mese e stanno proseguendo il grande lavoro
di Marco (Hibees1875) con Londra Calcistica.
Inizialmente infatti li avevo
invitati a Griffin Park, ma entrambi erano in “missione” in qualche campo di
non league, appunto, per conto di Londra Calcistica.
Andiamo insieme in un pub, serata
davvero piacevole, tra chiacchiere riguardanti il football, ma non solo; Guido
mi aiuta a cercare di convincere Silvia ad andare a St.Albans il giorno dopo,
ma credo che questa volta non l’avrò vinta..
E’ un grande piacere passare la
serata in compagnia di due persone così simpatiche… sono contento per Guido che
si è ambientato davvero bene a Londra ed alla vita londinese, sono felice di
ascoltare i racconti di Massimiliano, uno che parlava di calcio inglese in
Italia quando ancora in ben pochi lo seguivano… grande tifoso del WBA, mi trovo
subito benissimo con entrambi!
Parliamo molto, il tempo scorre
veloce e in tarda serata ci salutiamo, ognuno va per la sua direzione con la
felicità di aver trascorso delle ore veramente piacevoli.
Il giorno dopo è dedicato allo
shopping… rinuncio a St.Albans e Oxford… le avrei visitate molto volentieri, ma
effettivamente il tempo non è molto e dato che domenica non eravamo riusciti ad
acquistare niente decidiamo di riscattarci il lunedì… Camden Town, Covent Garden, Carnaby
Street, Regent Street… facciamo parecchi acquisti .. Lyle & Scott, Fred Perry, Barbour…
e, grazie ad una segnalazione dell’amico Mc.Millan, troviamo anche il negozio
della Weekend Offender… una marca casual molto in voga.
Si pranza al Pub The Sussex, dove
mi gusto un favoloso sidro della Magners… lo sponsor del PNE tra l’altro, e
dove possiamo riposare in un clima tranquillo ed amichevole.
Giriamo tutto il pomeriggio per
Piccadilly Circus, Oxford Street, Leicester Square… piove, ma ci possiamo
ritenere fortunati dato che da casa giungono notizie che in Italia sta
nevicando…
La sera mangiamo alla Steak House
e restiamo un po’ in giro a goderci lo stupendo spettacolo della Londra
notturna…
Martedì mattina ci si sveglia con
il solito malumore dell’ultimo giorno… ma decisi a passare nel migliore dei
modi le ultime ore a Londra sfruttando ogni singolo secondo.
La prima cosa che facciamo è
andare a Sheperd’s Bush al negozio Stuart London dove acquisto una polo ed una
camicia della Merc, poi, senza perdere tempo, torniamo in zona Carnaby e
torniamo da Weekend Offender per acquistare un giubbetto per l’amico Mc.Millan…
ne approfitto per scambiare qualche battuta con il commesso parlando di
football, lui è un tifoso del Cardiff e subito gli chiedo cosa ne pensa del
cambiamento dei colori sociali e del crest e lui mi dice che per lui quello non
è il vero Cardiff e che non segue più la squadra anche a causa del suo
trasferimento a Londra per gestire il negozio.
Io gli spiego del mio tifo per il
North End… sempre bello parlare di footy!
L’ultima ora a disposizione,
prima di pranzare, la dedichiamo alla libreria Waterstone’s… reparto… football
tanto per cambiare.. trovo tanti libri che già conoscevo grazie ad Amazon e mi
compiaccio della mia collezione, dato che molti dei libri presenti sono già
nella mia libreria!
Inizia a piovere e ne
approfittiamo per fermarci al pub Leicester Arms dove posso gustarmi un ultimo
fish & chips ed una gustosa birra… il nostro tavolino è situato proprio
vicino ad una finestra dalla quale possiamo vedere la vita fuori dal pub…la
pioggia cade sui vetri e li bagna dolcemente, il suono della pioggia che picchia
sui vetri mi sembra musica bellissima, tutto mi sembra fantastico … capisco che
la vacanza sta per finire e la nostalgia sta cominciando a far breccia nel mio
cuore.. è sempre bello arrivare a Londra, ma è anche sempre doloroso lasciarla,
abbandonare quei luoghi che amo, quella folla nella quale vorrei perdermi,
questa città che ogni volta ti lascia sorpreso come se fosse la prima volta…questa
città infinita e colorata, questa città che nasconde mille misteri, mille
sorprese, questa città così carica di fascino e di storia… questa è Londra, e
lasciandola non si pensa mai ad un addio, ma ad un arrivederci, non potrei mai
immaginare di non tornarci più, una città che è sempre nei miei pensieri, una
città che è un punto di riferimento, una città che è di milioni di persone, ma
che sento mia più di ogni altro posto al mondo.
E arriva poi il momento… il
momento di salutarla, il momento di salire su un treno che ti porta a Stansted,
il momento delle valigie, il momento di guardar fuori dal finestrino con
malinconia, il momento di far trascorrere il tempo ascoltando della musica e
leggendo qualcosa, il momento di prendere un aereo che ti riporta in Italia, il
momento di dirle arrivederci, goodbye..
Conor Adam